Impatto delle politiche neoliberiste sull'economia globale
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La teoria della scelta pubblica e l'inefficienza del settore pubblico
È stato dimostrato che tali politiche non sono riuscite a sollevare i paesi dalla povertà. La teoria della scelta pubblica (Buchanan) mostra gli sprechi che derivano dalla logica di funzionamento del settore pubblico.
Il settore pubblico non funziona secondo il principio della massimizzazione dei profitti, che disciplina il funzionamento dell'economia privata. In molti casi, fornisce servizi in regime di esclusiva e, spesso, non si riceve una variazione di prezzo per i servizi forniti. Di conseguenza, il controllo sulla spesa pubblica non viene dalla disciplina del mercato. Il settore pubblico non dipende dal controllo di questi costi per sopravvivere in un ambiente competitivo. La teoria della Public Choice parte dall'ipotesi che il criterio della massimizzazione dell'utilità individuale valga anche per i processi di scelta democratica. Il risultato finisce per essere una crescita sistematica della spesa pubblica, non per motivi di efficienza economica, ma per la realizzazione degli obiettivi particolari delle persone coinvolte in questo processo.
L'attuazione dell'ideologia neoliberista
Ronald Reagan e Margaret Thatcher hanno eseguito la contro-rivoluzione liberale contro l'interventismo eccessivo dei decenni precedenti, attuando le seguenti misure:
- Riduzione del potere dei sindacati: esemplificata nella rimozione dei sindacati del settore del carbone in Gran Bretagna e nello scontro di Reagan con i controllori di volo statunitensi.
- Ristrutturazione industriale: l'industria pesante, matura, ha visto marginalizzarsi il suo ruolo tradizionale nell'economia.
- Privatizzazione delle imprese pubbliche: il pensiero prevalente degli ultimi anni, unito alle esigenze finanziarie dovute alle pesanti perdite degli stati e al debito causato dalla crisi, ha portato alla vendita, negli anni '80 e '90, della maggior parte delle imprese pubbliche nel mondo sviluppato.
- Deficit e tagli di imposte: il Patto di stabilità dell'Unione Europea impone che il deficit di tutti i paesi della zona euro non superi il 3% del PIL.
- Stretta di politica monetaria.
- Apertura commerciale.
Globalizzazione
Negli anni '70 si è verificata la globalizzazione economica, con l'assoluta libertà di movimento dei capitali e la riduzione generale delle barriere commerciali. Il risultato è stato l'avvento di nuove potenze economiche emergenti (Cina, India, Brasile) che occupano sempre più spazio economico, mentre la capacità del pianeta di fornire le risorse necessarie è sotto stress.