Impianti Domestici: Zone Bagno, Livelli Elettrici e Calcolo Caldaia

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Zone Elettriche nel Bagno: Normativa e Delimitazioni

La normativa definisce diverse zone all'interno del bagno, ognuna con specifiche delimitazioni per l'installazione elettrica, al fine di garantire la sicurezza.

Zona 0

  • È il volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia.
  • Per docce senza piatto, l’altezza della zona 0 è di 10 cm e la sua superficie ha la stessa estensione orizzontale della zona 1.

Zona 1

  • È delimitata:
    • Dal livello del pavimento finito e dal piano orizzontale posto a 2,25 m al di sopra del livello del pavimento finito. Se, tuttavia, il fondo della vasca da bagno o del piatto doccia si trova a più di 15 cm al di sopra del pavimento, il piano orizzontale viene situato a 2,25 m al di sopra di questo fondo.
    • Dalla superficie verticale circoscritta alla vasca da bagno o al piatto doccia.
    • Oppure, per le docce senza piatto, dalla superficie verticale posta a 1,20 m dal punto centrale del soffione agganciato o posto sulla parete o sul soffitto.

Zona 2

  • È delimitata:
    • Dal livello del pavimento finito e dal piano orizzontale situato a 2,25 m al di sopra del livello del pavimento finito.
    • Dalla superficie verticale al bordo della zona 1 e dalla superficie verticale posta alla distanza di 0,60 m dalla superficie verticale precedente e parallela ad essa.
  • Per le docce senza piatto, non esiste una zona 2 ma una zona 1 aumentata a 1,20 m.

Zona 3

  • È delimitata:
    • Dal livello del pavimento finito e dal piano situato a 2,25 m sopra il pavimento.
    • Dalla superficie verticale al bordo della zona 2, o della zona 1 in caso di assenza di piatto doccia, e dalla superficie verticale posta alla distanza di 2,40 m dalla superficie verticale precedente e parallela ad essa.

Livelli Prestazionali degli Impianti Elettrici

La normativa classifica gli impianti elettrici secondo tre gruppi, per ognuno dei quali sono definite le dotazioni minime impiantistiche e funzionali, che ne caratterizzano il livello di prestazione e usabilità.

Livello 1 – Base

Livello minimo previsto. Impianto elettrico essenziale, senza rinunciare a sicurezza ed efficienza.

Livello 2 – Standard

Per unità immobiliari con una maggiore usabilità degli impianti, tenendo anche conto delle altre dotazioni impiantistiche presenti. Prevede un aumento della dotazione e dei componenti rispetto al livello 1, includendo alcuni servizi ausiliari, come il videocitofono e l’anti-intrusione.

Livello 3 – Domotico

Per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie e innovative e, in particolare, la domotica. Oltre a prevedere un ulteriore aumento delle dotazioni rispetto al livello 2, il livello 3 deve gestire almeno 4 funzioni domotiche, quali ad esempio:

  • Anti-intrusione
  • Controllo carichi (per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso di energia elettrica)
  • Gestione comando luci
  • Gestione temperatura
  • Gestione scenari
  • Controllo remoto
  • Sistema diffusione sonora
  • Rilevazione incendio
  • Sistema antiallagamento e/o rilevazione gas

Classificazione degli Impianti di Riscaldamento

Gli impianti di riscaldamento possono essere classificati in base a diversi criteri:

Secondo l'utenza servita

  • Centralizzati (servono più unità abitative)
  • Autonomi (servono una sola unità abitativa)
  • Localizzati (servono un solo locale)

Secondo il fluido termovettore

  • A vapore (a bassa o alta pressione)
  • Ad acqua (a circolazione naturale o forzata tradizionale o forzata con collettore)
  • Ad aria

Secondo il principio di diffusione del calore

  • A conduzione (radiatori)
  • A convezione (termoconvettori, ventilconvettori e aerotermi)
  • A irraggiamento (pannelli, termostrisce o tubi radianti)

Secondo la sorgente di energia

  • Legna
  • Carbone
  • Gasolio
  • Gas
  • Elettricità
  • Sole

Dimensionamento della Caldaia

Il corretto dimensionamento di una caldaia è fondamentale per garantire efficienza e comfort, sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda sanitaria.

Fabbisogno per il Riscaldamento

Indicativamente, in un'abitazione con un isolamento standard e ubicata dove la temperatura esterna invernale media è di -5°C, il fabbisogno per il riscaldamento può essere stimato in 30 - 45 W/mc.

Esempio:

  • Un'abitazione di 100 mq, che corrispondono a 300 mc, per essere riscaldata ha bisogno di:
  • 300 mc x 45 W/mc = 13.5 kW

Produzione di Acqua Sanitaria

Per la produzione di acqua calda sanitaria, si tenga presente che una doccia necessita di circa 9 litri/minuto e richiede un calcolo basato sulla formula:

Kcal = litri/ora x ∆T

Dove ∆T è la differenza di temperatura tra l'acqua di produzione (40°-45°C) e quella entrante di rete (circa 10°C in inverno e 25°C in estate).

Esempio di calcolo:

  • Assumendo ∆T = 40°C - 10°C = 30°C;
  • Kcal = (10 litri/minuto x 60 minuti) x 30°C = 600 litri/ora x 30°C = 18.000 Kcal
  • Per convertire in kW: 18.000 Kcal / 0.86 = 20.93 kW

Si consiglia di utilizzare una caldaia da 24 kW per coprire questo fabbisogno.

Voci correlate: