Imprenditore Agricolo Individuale: Requisiti, Definizioni e Tipologie
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Definizione di Imprenditore Agricolo Individuale
L'imprenditore agricolo individuale, o datore di lavoro agricolo, è la persona fisica o giuridica che detiene una proprietà e che esercita l'attività economica agricola, assumendosene i rischi e le responsabilità.
La Legge sulla Modernizzazione delle Aziende Agricole (LMEA) definisce l'imprenditore agricolo come la persona "fisica o giuridica che organizza l'attività agricola con criteri imprenditoriali, assumendosi i rischi e le responsabilità derivanti dalla gestione dell'azienda, sia essa civile, sociale o fiscale".
Requisiti del Datore di Lavoro Agricolo
- Esistenza di un'organizzazione agricola, costituita dal datore di lavoro stesso o acquisita da terzi.
- L'organizzazione deve essere imprenditoriale, ovvero orientata al mercato e non al solo autoconsumo dei prodotti agricoli.
- Assunzione di rischi e responsabilità: finanziari, civili, fiscali, sociali e, se del caso, penali.
- Professionalità: esercizio abituale, permanente o sistematico dell'attività agricola, misurata in termini di reddito percepito e tempo dedicato all'azienda.
Definizione di Agricoltore Professionale
L'articolo 9 della Legge sulle Aziende Agricole (LAR) definisce agricoltore professionale colui che "ottiene un reddito annuo lordo da attività agricole superiore al doppio dell'Indicatore Pubblico di Reddito ad Effetti Multipli (IPREM), stabilito con Regio Decreto Legge 3/2004 del 25 giugno, e che dedica a tali attività, in modo diretto e personale, almeno il 25% del proprio tempo di lavoro."
L'IPREM è un indicatore fissato annualmente dalla Legge di Bilancio dello Stato, in consultazione con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, tenendo conto delle previsioni sull'inflazione.
Il Coltivatore Diretto
Il coltivatore diretto è considerato un tipo di agricoltore professionale. Questa figura si caratterizza per l'impiego diretto ed effettivo del proprio lavoro, da solo o con l'aiuto di familiari. Si distingue per la dedizione all'agricoltura, anche se l'azienda non è amministrata direttamente a suo nome. Il coltivatore diretto può avvalersi di personale assunto, purché non pensionato o che richieda la piena esclusività. L'elemento distintivo è la realizzazione dei lavori agricoli da solo o con l'aiuto di familiari conviventi, potendo ricorrere a dipendenti solo in determinate circostanze.
Agricoltore a Titolo Principale (ATP)
L'Agricoltore a Titolo Principale (ATP) è un agricoltore professionale che ottiene almeno il 50% del proprio reddito totale da attività agricole e il cui tempo di lavoro dedicato ad attività agricole non collegate all'azienda è inferiore alla metà del proprio tempo di lavoro totale.
La differenza principale con l'agricoltore professionale è che, per l'ATP, non vengono conteggiate le ore di lavoro dedicate ad attività extra-aziendali. La figura dell'ATP ha una rilevanza minore ai fini dell'ottenimento di aiuti e sovvenzioni individuali. Tuttavia, la sua presenza è considerata prioritaria nelle associazioni di sfruttamento, a condizione che rappresenti i 2/3 della superficie gestita, insieme ad altri requisiti.