Impronte Dentali di Precisione: Tecniche Avanzate e Portaimpronte per l'Odontoiatria

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Introduzione alle Impronte Dentali di Precisione

Saper prendere impronte dentali perfette e impeccabili è un lavoro di precisione che richiede grande manualità e competenza.

Se l’impronta è eseguita male, la protesi risultante può danneggiare nel tempo le gengive e causare complicazioni o malattie parodontali.

È importante che sia l’odontoiatra che esegue l’impronta sia l’odontotecnico che successivamente svilupperà il modello siano ben preparati, perché dalla qualità delle impronte dentali dipenderà la buona riuscita delle operazioni di implantologia, della costruzione di protesi e apparecchi dentali efficaci.

Preparazione Preliminare per Impronte Dentali

Prima di procedere con la presa delle impronte, è fondamentale accertarsi che tutti i tessuti gengivali siano perfettamente sani. È necessario eseguire preliminarmente esami e indagini radiologiche per valutare lo stato di salute del cavo orale.

Una volta accertato il buono stato di salute delle gengive, l’odontoiatra potrà quindi procedere con la presa delle impronte.

Tecniche di Impronta Dentale

Si possono distinguere due diverse tecniche principali per la rilevazione delle impronte dentali:

Tecniche Monofase

L’impronta è ottenuta con un solo passaggio nel cavo orale del paziente, ovvero il portaimpronte viene utilizzato per una sola rilevazione. Può essere impiegato un solo materiale o due, applicati uno sull'altro.

Tecniche a Due Fasi

L’impronta è rilevata in due fasi:

  • una prima fase in cui si utilizza un materiale da impronta che, una volta indurito, viene estratto dal cavo orale;
  • una seconda fase in cui, sull’impronta così ottenuta, si applica un secondo materiale (generalmente più preciso), con il quale si rileva nuovamente l’impronta.

In pratica, il primo materiale funge da supporto per il secondo.

Dettaglio delle Tecniche Monofase

Tecniche Monofase con Due Materiali

Queste tecniche prevedono l'uso combinato di due materiali con diverse consistenze.

Tecnica Monoimpronta Putty/Wash - Sandwich

Viene utilizzato come materiale di base un putty in combinazione con un materiale light-body.

  • Tecnica Monoimpronta Putty/Wash: il dente preparato viene ricoperto mediante siringa con materiale light-body.
  • Tecnica Monoimpronta Sandwich: il materiale light-body viene applicato come secondo strato sul materiale putty.
Tecnica Monoimpronta Heavy Body/Light Body

Viene utilizzato come materiale di base un heavy-body in combinazione con un materiale light-body.

La tecnica monoimpronta permette una riproduzione molto buona dei margini, ma la riproduzione delle aree profonde nel solco risulta meno precisa.

Tecniche Monofase con Un Materiale

Queste tecniche impiegano un unico tipo di materiale per la rilevazione dell'impronta.

Materiali Comuni per Tecniche Monofase
  • Materiali Light-body: Utilizzati per la loro fluidità e capacità di registrare dettagli fini.
  • Idrocolloidi: Materiali a base acquosa, possono essere reversibili o irreversibili.
  • Materiali Medium-body: Offrono un buon equilibrio tra fluidità e consistenza.
  • Polieteri o VPS (Vinilpolisilossani): Materiali elastomerici che garantiscono impronte molto precise.
  • Idrocolloidi reversibili: Permettono impronte precise. Se in combinazione con alginati, si può utilizzare la tecnica monoimpronta putty/wash, impiegando l’alginato al posto del putty e l’idrocolloide reversibile al posto del light-body.

Per queste tecniche, è consigliabile utilizzare portaimpronte individuali per massimizzare la precisione.

Dettaglio delle Tecniche a Due Fasi

Tecniche Comuni a Due Fasi

  • Tecnica Putty/Wash
  • Tecnica Heavy Body/Light Body

L’impronta iniziale viene rilevata con un portaimpronte standard e un materiale con consistenza putty o heavy body. Dopo aver rilevato la prima impronta, è necessario rimuovere correttamente tutti i sottosquadri e i setti interprossimali. In caso contrario, si verificherà una deformazione del materiale della prima impronta causata dalla pressione del materiale fluido durante la seconda fase e, di conseguenza, inevitabilmente si avranno distorsioni nell’impronta finale.

Vanno creati anche dei canali per permettere lo scorrimento del materiale fluido in eccesso; in caso contrario, si verificheranno deformazioni, con il risultato di restauri non precisi.

Prima della seconda fase, l’impronta deve essere pulita con abbondante acqua (o alcol) e aria, al fine di rimuovere l’eccesso di detriti e residui di saliva.

Considerazioni e Svantaggi delle Tecniche a Due Fasi

Poiché l’impronta viene realizzata in due fasi, tali tecniche rallentano la procedura in studio. Lo svantaggio della doppia impronta è quindi che richiede più tempo rispetto alla monoimpronta e che può essere più facilmente soggetta a deformazioni.

In alcuni casi, la tecnica a due fasi è sconsigliata proprio perché prevede una rimozione dal cavo orale che potrebbe compromettere la precisione. Ad esempio:

  • Impronte di posizione delle strutture metalliche prima della saldatura, che si dislocherebbero uscendo dalla propria sede.
  • Nei casi di implantoprotesi.
  • Impronte dei perni moncone.

In questi casi, si preferisce utilizzare la tecnica monofase per garantire maggiore stabilità e precisione.

Tecnologia CAD/CAM: Un'Alternativa Digitale alle Impronte Tradizionali

È possibile realizzare modelli protesici anche senza l’utilizzo di impronte fisiche, impiegando la tecnologia CAD/CAM (Computer-Aided Design/Computer-Aided Manufacturing). Mediante una piccola “penna-scanner” passata tra i denti, il computer elabora un modello 3D virtuale dell’arcata che verrà utilizzato successivamente dall’odontotecnico per la costruzione delle protesi.

Portaimpronte Dentali: Scelta e Utilizzo

Non esiste un materiale da impronta migliore degli altri in senso assoluto: un materiale può risultare più o meno indicato per una certa tecnica di impronta piuttosto che per un’altra.

Allo stesso modo, per ognuna delle varie tecniche di impronta e per ciascuno dei materiali da impiegare, esistono specifici portaimpronte.

Tipologie di Portaimpronte

I portaimpronte si distinguono principalmente in due categorie:

  • Portaimpronte Standard (o Commerciali)
  • Portaimpronte Individuali (o Funzionali)

Portaimpronte Standard (o Commerciali)

I portaimpronte standard vengono commercializzati nelle due versioni, per l’arcata superiore e per l’arcata inferiore, ognuna delle quali è disponibile in varie dimensioni.

I portaimpronte metallici sono il supporto ideale per rilevare impronte delle arcate dentarie con materiali quali alginati e l'intera gamma degli elastomeri.

Una variante sempre più diffusa è costituita dai portaimpronte metallici non forati, più facilmente igienizzabili, ma che offrono meno ritenzione per il materiale da impronta. Per il loro impiego è quindi raccomandato l’uso di un apposito adesivo che aumenta la tenuta tra portaimpronte e massa da impronte. Generalmente, vengono impiegati con polieteri e VPS.

Attualmente, i più diffusi sono i portaimpronte in metallo forati, le cui caratteristiche principali sono l’indeformabilità e la possibilità di essere riutilizzati più volte, per più pazienti, previa accurata pulizia e sterilizzazione.

Possono essere realizzati in metallo o in materiale plastico, ed essere forati o non forati. Sono indispensabili per la registrazione delle prime impronte, per la rilevazione delle impronte di arcate antagoniste e in tutte le tecniche di impronta che consentono di ottenere da subito il modello master.

Molto simili ai portaimpronte metallici non forati, e provvisti di un sistema di ricircolo del liquido refrigerante, sono i portaimpronte specifici per idrocolloidi reversibili.

Sono presenti in commercio anche portaimpronte standard monouso realizzati in materiale plastico. Tuttavia, la precisione dell’impronta ottenibile non è ottimale. Risultano utili, ad esempio, nella tecnica pick-up in protesi a supporto implantare, per dotare il portaimpronte di un foro che permetta di accedere alla vite passante del transfer implantare.

Portaimpronte Individuali (o Funzionali)

I portaimpronte standard risultano indispensabili per la registrazione delle prime impronte di qualsiasi paziente, per la rilevazione delle impronte di arcate antagoniste e in tutte le tecniche di impronta che consentono di ottenere già da subito il modello master, ovvero il modello su cui viene realizzato il dispositivo protesico.

In alcuni casi, per realizzare il modello master, è necessario servirsi di una seconda impronta rilevata con un portaimpronte molto preciso, realizzato dall’odontotecnico su misura per quello specifico paziente: il portaimpronte individuale o funzionale.

La realizzazione di un portaimpronte individuale può rendersi necessaria nei seguenti casi:

  • Protesi mobile: Per garantire una perfetta adattabilità e stabilità della protesi.
  • Implantoprotesi: Essenziale per la precisione nella rilevazione della posizione degli impianti.
  • Impronte particolarmente dettagliate e precise: Quando è richiesta la massima fedeltà di riproduzione anatomica.

Importanza della Scelta del Portaimpronte

Il portaimpronte è l’elemento fondamentale per ottenere un’impronta precisa, in quanto l’uso di un portaimpronte inadatto può causare difetti nell’impronta stessa, compromettendo la qualità del restauro finale.

Voci correlate: