Incidente Stradale Mortale a Garopaba: Richiesta di Risarcimento Danni

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Azione di Indennizzo e di Risarcimento dei Danni Morali

Contro BAR DI FRONTIERA DEI TRASPORTI LTD., persona giuridica di diritto privato, CNPJ ........................, con sede in Via dei Coltelli, 13, Curitiba, Paraná, e PETER PUT BRETON, brasiliano, sposato, autista, RG .............., residente e domiciliato in Rua do Sono, n. 22, Joinville, Santa Catarina, per i seguenti fatti e motivi:

Fatti

Il 20 gennaio di quest'anno, intorno alle 24:00, sulla BR 101, all'altezza della città di Clover, Garopaba, Santa Catarina, si è verificato un grave incidente che ha coinvolto un'auto e un camion, causando la morte di JOHN SMITH, che guidava l'auto. Era sposato con il padre del primo e del secondo attore.

L'altro veicolo coinvolto nell'incidente è di proprietà del primo convenuto, Bar Beiro Trasporti Ltda., ed era condotto dal secondo convenuto, Peter Gee Breton.

Il veicolo guidato da Peter Gee Breton si è scontrato frontalmente con il veicolo guidato da John Smith. Il camion ha invaso la corsia opposta poco dopo il trifoglio di Garopaba, sulla BR 101, come indicato nella relazione tecnica contenuta nell'indagine di polizia.

La relazione indica anche che il conducente del camion, il secondo convenuto, si è addormentato al volante, risultando quindi responsabile dell'incidente.

L'impatto è stato così violento che John Smith ha subito lesioni fatali, morendo sul colpo, come riportato nella relazione tecnica allegata.

L'incidente e i fatti emersi durante l'indagine di polizia dimostrano la colpa del conducente Peter Gee Breton, poiché John Smith non ha avuto alcuna possibilità di difendersi, essendo stato colpito da un camion nella sua corsia di marcia. La collisione è stata inevitabile.

La vittima, John Smith, era padre di un bambino di dodici anni e con il suo lavoro forniva tutto il supporto e le condizioni per una vita agiata al figlio e alla moglie.

Con la morte tragica e violenta del padre di famiglia, il minore attore ha perso la compagnia di un membro indispensabile della sua famiglia, che gli avrebbe garantito l'istruzione e il sostentamento necessari per la vita.

Responsabilità

Il Codice della Strada Nazionale (Legge 9.503/97), all'articolo 28, prevede:

"Il conducente deve, in ogni momento, avere il controllo del suo veicolo, guidare con attenzione e con la necessaria prudenza per la sicurezza del traffico."

In questo caso, appare evidente che il secondo convenuto non ha agito in conformità con le disposizioni del Codice della Strada, causando l'incidente che ha portato alla morte di John Smith, il quale, a sua volta, guidava nel pieno rispetto delle norme stradali.

La relazione di polizia redatta dall'autorità competente e le testimonianze dei testimoni oculari portano a concludere che la colpa dell'evento è esclusivamente del conducente del camion, Peter Gee Breton.

Non vi è dubbio sulla colpa del conducente, poiché lo stesso si è addormentato al volante e ha imprudentemente invaso la corsia opposta, dimostrando la sua incapacità di guidare.

L'incidente si è verificato a causa dell'imprudenza del conducente alla guida del veicolo, non avendo mantenuto un atteggiamento prudente e professionale, causando la collisione.

Di conseguenza, il caso riguarda l'applicazione della responsabilità civile, per condannare i convenuti a risarcire i danni causati agli attori, ai sensi degli articoli 186 e 927 del Codice Civile:

Articolo 186. Chi, con azione od omissione volontaria, negligenza o imprudenza, viola il diritto e causa danno ad altri, anche se solo morale, commette un atto illecito.

Articolo 927. Chi, in forza di responsabilità civile (articoli 186 e 187), causa danno ad altri, è obbligato a ripararlo.

Pertanto, essendo stata dimostrata la colpa del conducente nel causare il danno, sussiste l'obbligo di risarcimento.

Responsabilità del Proprietario del Veicolo

In questo caso, la responsabilità non si limita al solo conducente che ha causato l'incidente, ma si estende anche al proprietario del veicolo, ai sensi degli articoli 932, III e 933 del Codice Civile:

Il proprietario del veicolo è responsabile in solido per i danni causati dal conducente in incidenti stradali, anche in assenza di colpa.

Data l'evidente colpa del conducente del camion, si configura la responsabilità del primo convenuto per i danni da risarcire.

Danno Morale

I danni morali sono irreparabili e si verificano quando vengono lesi i diritti personali degli attori. Il risarcimento funge da misura compensativa.

Il danno morale è garantito dalla Costituzione, all'articolo 5, commi V e X:

"V - è assicurata la risposta, in forma proporzionale all'offesa, oltre al risarcimento del danno materiale, morale o all'immagine; (...)

X - sono inviolabili l'intimità, la vita privata, l'onore e l'immagine delle persone, assicurato il diritto a indennizzo per danno materiale o morale derivante dalla loro violazione."

L'importo del risarcimento per danno morale deve essere equo e determinato dal giudice. È necessario che l'importo della condanna sia tale da inibire la pratica di altri atti di negligenza nel traffico.

Questa funzione inibitoria sarà efficace solo se gli importi stabiliti dalla magistratura saranno effettivamente dissuasivi per nuove infrazioni.

È importante sottolineare che l'incidente, causato dal comportamento imprudente del convenuto dopo essersi addormentato alla guida del suo camion, ha comportato l'invasione della corsia opposta e lo scontro con il veicolo condotto da John Smith, con una violenza tale da provocare la morte immediata della vittima.

In questi casi, il risarcimento del danno morale è ammesso come forma di compensazione per le sofferenze patite dagli attori, per il dolore e la sofferenza causati dalla perdita di una persona cara.

Danno Materiale

Con la morte di John Smith, a seguito dell'incidente causato dal secondo convenuto, gli attori hanno subito anche danni materiali.

Pertanto, i convenuti sono obbligati a risarcire i danni causati dalla perdita del veicolo BMW X6, modello 2011, targa JDS-0001, del valore di R$ 200.000,00 (duecentomila reais), nonché tutte le spese sostenute per i servizi funebri e i certificati di morte, pari a R$ 14.534,26 (quattordicimilacinquecentotrentaquattro reais e ventisei centesimi), come dimostrato dalle fatture allegate.

Ma il risarcimento non si limita a quanto sopra.

Considerando che la vittima era responsabile di tutte le spese domestiche, essendo un famoso chirurgo plastico nella sua zona e mantenendo la sua famiglia da solo.

È evidente che si è verificata una forte diminuzione delle risorse con la morte di John Smith. Analizzando i movimenti finanziari del conto corrente della coppia, si può constatare che la famiglia aveva un costo della vita molto elevato.

La vittima contribuiva al sostentamento del figlio e della moglie con i proventi del suo eccellente lavoro, garantendo loro adeguate condizioni di vita, come vacanze all'estero, corsi di spagnolo e inglese, collaboratrice domestica, casa al mare, circolo ricreativo, tra le altre attività.

La vittima, chirurgo plastico, contribuiva con il 70% (settanta per cento) di R$ 40.000,00 (quarantamila reais) che riceveva mensilmente, garantendo agli attori tutti i comfort e i benefici che il suo reddito permetteva.

Con la morte del padre e marito, gli attori hanno subito una sostanziale riduzione del reddito familiare, fattore determinante per innumerevoli disagi.

Il Codice Civile, all'articolo 948, prevede il diritto al risarcimento patrimoniale mediante la costituzione di una rendita vitalizia mensile pari alla riduzione del reddito percepito regolarmente.

Nel caso in questione, si deve quindi procedere al risarcimento del danno patrimoniale, ricostituendo il reddito familiare mensile diminuito con la morte di John Smith.

Il Ricorso

Ciò premesso, si richiede che i convenuti siano citati per contestare la presente azione entro i termini di legge, pena l'applicazione degli effetti della contumacia.

Si richiede, inoltre, nel merito, che i convenuti siano condannati a risarcire il danno materiale agli attori, pari a R$ 214.534,46 (duecentoquattordicimilacinquecentotrentaquattro reais e quarantasei centesimi), completamente diluito e con gli arretrati, e al pagamento di una rendita vitalizia pari a 2/3 di R$ 40.000,00 (quarantamila reais), nonché alla condanna al risarcimento del danno morale da quantificarsi da V. Eccellenza.

Si richiede che i convenuti siano condannati alle spese processuali e agli onorari di avvocato, calcolati sul 20% (venti per cento) del valore della causa.

Si richiede, infine, l'ammissione di tutti i mezzi di prova consentiti dalla legge, in particolare la prova testimoniale e le deposizioni orali dei testimoni, il cui ruolo sarà presentato a tempo debito, oltre alla documentazione già prodotta.

Si dà alla causa il valore di R$ 214.534,46 (duecentoquattordicimilacinquecentotrentaquattro reais e quarantasei centesimi).

In questi termini,

Si spera deferimento.

Tubarão, 4 aprile 2011.

CAMILA LEONARDO NANDI

OAB/SC

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