Incompatibilità tra Principi di Relatività Galileiana ed Elettromagnetismo di Maxwell
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INCOMPATIBILITA’ TRA LEGGI ELETTROMAGNETISMO E AFFERMAZIONI DI GALILEO
Galileo:
- non si Può determinare la V assoluta dei corpi (nessun esperimento fisico la Determina)
 - legge Della composizione relativa di V (Vr=Va-Vb, differenza vettoriale), la V Relativa si ottiene sottraendo le due velocità rispetto ad un sistema Comune di riferimento
 
elettromagnetismo:
- c=1/√(με)
 
si suppone che Sia la velocità rispetto al proprio mezzo di propagazione (per analogia con le Onde meccaniche), ma non si riesce a concepire fisicamente l’etere perché Dovrebbe avere delle proprietà irrealizzabili, ad esempio la compattezza per Consentire velocità elevatissime e contemporaneamente essere impercettibile per Non influenzare il moto dei pianeti, già spiegato dalla legge di gravitazione Di Newton.
Tra l’etere e Lo spazio assoluto c’è grande affinità poiché entrambi sono stati concepiti Come riferimento per valutare il moto: nel primo caso il moto della luce, nel Secondo il moto accelerato (secchio di newton).
- Einstein: L’etere non esiste poiché le equazioni di Maxwell non si avvalgono di un Particolare riferimento, quindi non serve. (“Rendi tutto il più semplice Possibile ma non più semplice di quanto necessario”).Allora c è velocità assoluta e diventano quindi Incompatibili le proposizioni di Galileo.
 
Al termine dello studio Dell’elettromagnetismo si presentano alcuni esempi di incompatibilità tra i due Principi di Galileo:
1.Supponendo che una stella si stia avvicinando a noi, la Vrel (che non dipende dal moto della Sorgente) sé voglio salvare la 2) è = c+Va
per la 3 e la 4 c è V assoluta, quindi posso ricavare anche la V assoluta della Terra Utilizzando la 2) di Galileo (la differenza tra la V relativa e c mi dà la mia Velocità assoluta). Questo dimostra che sé ritengo valida la legge 2) la 1) Viene contraddetta, poiché sé io continuo ad utilizzare la 2) il fatto di avere Anche una sola V assoluta (c ) mi consente di trovare tutte le altre V assolute.
Dimostro in Questo modo che non posso considerare valide entrambi le proposizioni di Galileo perché il fatto di prendere la 4) come presupposto fa sì che una neghi L’altra.
Einstein Salverà la prima e cambierà il modo di comporre le velocità andando a Modificare i concetti di spazio e tempo.
2.effetto Doppler: sé l’osservatore è in movimento rispetto al mezzo la f” (f percepita) = Vr/λo Mentre sé la sorgente è in moto e l’osservatore fermo f””=Vc/λo’, quindi le due Frequenze sono diverse a seconda che mi muova io o la stella. (Inizialmente il Problema era stato risolto affermando che l’effetto Doppler non contraddiceva Il principio di Galileo perché il moto di sorgente o osservatore non era Assoluto, ma rispetto al mezzo, ora però grazie alle scoperte Dell’elettromagnetismo potrei identificare le V assolute) Sé calcolo le V Seguendo la 2) io sono teoricamente in grado di identificare il moto assoluto, Quindi è negata la 1).
3.Prendendo un filo infinito uniformemente carico avente Una carica q a distanza d, consideriamo un sistema S solidale con filo e q che Sono in quiete , in S Ftot=Fe=λq/ε2πd, prendiamo ora un altro sistema S’ nel Quale la q e il filo hanno uguale velocità relativa e si avvicinano rispetto All’osservatore in S. Ftot=Fe+Fm, sé Fm≠0 significa che a muoversi è il sistema Del filo mentre S’ è fermo,(o sono entrambi in moto a seconda del valore della Fm) sé Fm=0 vuol dire che il filo è fermo ed è il mio sistema a muoversi, posso Quindi distinguere il moto assoluto.
Infatti F’≠F Dal momento che F= Fe=λq/ε2πd mentre si può dimostrare che F’=Fe(1-v²/c²)
Lo dimostriamo In due passi:
●troviamo Fm: Fm=qv ∆ B
Bfilo = μ/2π * I/d = μλv / 2πd poichè I=λV
Fm= Qv * μλv / 2πd = μλq / 2πd * v² = λq / ε2πd * v²/c² visto che ε e μ legati (c=1/√(με))
●calcoliamo F’ : F’=Fe-Fm = λq / ε2πd - λq / ε2πd * v²/c² = Fe (1-v²/c²)