Infiammazione: Meccanismi, Sintomi e Tipologie
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La Risposta Infiammatoria: Un Approfondimento
L’infiammazione (o flogosi) è una risposta aspecifica che fa parte della seconda linea di difesa.
Si scatena ogni volta che si verifica la lesione di un tessuto.
Può essere innescata da: (1) traumi fisici; (2) ustioni; (3) sostanze chimiche irritanti; (4) infezioni da virus, batteri o funghi.
L’infiammazione può essere:
- Acuta, se viene prodotta come risposta immediata e di breve durata al danno tessutale;
- Cronica, se s’instaura in caso di permanenza dell’agente lesivo nei tessuti.
I segni/sintomi comuni alle infiammazioni acute sono: arrossamento; calore; edema; dolore; limitazione funzionale. Tutti questi effetti dipendono dalla liberazione di specifiche sostanze -> mediatori chimici dell’infiammazione.
Il processo infiammatorio inizia con un “segnale d’allarme”. Quando i tessuti sono danneggiati, le cellule liberano una serie di sostanze infiammatorie, istamina e chinine, che scatenano:
- Dilatazione dei vasi sanguigni e aumento della permeabilità dei capillari;
- Richiamano fagociti dal sangue circolante con un fenomeno detto chemiotassi positiva;
- Attivano i recettori dolorifici.
Questi effetti inducono altre conseguenze:
- La vaso dilatazione aumenta l’afflusso di sangue, spiegando arrossamento e calore;
- Aumento permeabilità dei capillari, permettendo la fuori uscita del plasma dal sangue agli spazi interstiziali, causando edema.
Entro un’ora dall’inizio del processo infiammatorio i granulociti neutrofili attraversano la parete dei capillari mediante diapedesi.
I neutrofili fagocitano le cellule danneggiate o morte e/o gli agenti patogeni. Prevalgono nei primi stadi ma muoiono rapidamente e vengono sostituiti dai monociti, richiamati per chemiotassi positiva.
Dopo essere entrati nei tessuti, si differenziano in macrofagi.
I macrofagi eliminano detriti cellulari quando l’infiammazione regredisce; e alla fine muoiono.
Proteine della coagulazione (fibrinogeno), vengono attivate e cominciano a delimitare l’area danneggiata con una fitta rete insolubile di fibrina.
Nel giro di qualche giorno, quello che rimane della risposta infiammatoria è un ammasso di cellule morte, detriti cellulari, liquidi e componenti del tessuto morto, che costituisce il pus.
Si distinguono diversi tipi di infiammazione acuta: sierosa (ustioni); fibrinosa; emorragica; catarrale; purulenta.
La Risposta Infiammatoria Cronica
La risposta infiammatoria cronica è un processo di lunga durata, può essere causata da microrganismi o altri corpi estranei (spine) resistenti alla fagocitosi. Caratterizzata dalla proliferazione di macrofagi, che stimolano tramite citochine la proliferazione dei fibroblasti.
L’infiammazione cronica può essere: suppurativa, con pus; granulomatosa, in cui i macrofagi si gonfiano e si ammassano formando un granuloma.