Interpretazione e Struttura della Rima XIII di Gustavo Adolfo Bécquer: Occhi e Natura

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Gustavo Adolfo Bécquer: Rima XIII

Struttura Esterna

Il testo integrale è scritto in versi polimetrici (endecasillabi e, per i primi tre e il quarto, settenari)3, raggruppati in tre quartine. Queste rimano in assonanza a coppie. La struttura metrica è fissa, poiché l'alternanza di settenari ed endecasillabi si ripete in tutto il componimento. Il ritmo è giambico, con l'accento che cade sulla sillaba pari di ogni verso strofico.

Un enjambement (o inarcatura) tenue appare tra i versi 2 e 3: verbo + complemento oggetto (CD).

Il testo è prevalentemente descrittivo.

Struttura Interna

La poesia è organizzata in tre parti. Sebbene tutti e tre i versi si riferiscano agli occhi, l'impressione che il poeta ne riceve è condizionata dall'emozione della persona amata: riso, pianto e presenza (o pensiero).

Tema Centrale

Il tema centrale è l'impressione che gli occhi dell'amata suscitano nel poeta in momenti diversi.

Sintesi

Il poeta, molto innamorato, descrive le sensazioni che prova guardando gli occhi dell'amata in diverse occasioni. Così, quando ride, gli occhi ricordano il blu del mare al mattino. Quando piange (o è in lutto), le sue lacrime sono come la rugiada su una viola. E quando l'amata ha un'idea (o è pensierosa), la luminosità dei suoi occhi ricorda lo splendore di una stella.

Figure Letterarie

  • Iperbato

    Presente nei versi 9 e 10.

  • Parallelismi e Ripetizioni

    I versi 1, 5 e 9 (il primo di ogni strofa) presentano la stessa struttura sintattica: una subordinata temporale avverbiale:

    • “Il tuo occhio è blu e quando si ride,” (V. 1)
    • “chiarezza liscio ...” (V. 2)
    • “E quando piangi, lacrime la chiara” (V. 5-6)
  • Similitudine

    La base della poesia è il confronto tra lo sguardo dell'amata e diversi elementi naturali. In particolare, ne troviamo una nel verso 10.

  • Antitesi

    Presente tra il verso 1 (“quando si ride”) e il verso 5 (“quando piangi”). Il parallelismo è presente anche in questi due versi, poiché sono formati con la stessa struttura sintattica.

  • Epiteto

    Nel verso 2 è presente un epiteto: “luce soffusa”, così come nel verso 6: “lacrime trasparenti”.

  • Sineddoche

    L'autore utilizza “pupilla” (o una parte degli occhi) per riferirsi alla vista nel suo complesso.

Si evidenzia l'uso della seconda persona singolare (tu) in tutta la poesia e il confronto (similitudine) presente in ogni strofa, come già citato.

Conclusione

Questa Rima riflette lo stile tipico dell'autore, collocandosi in una fase che potremmo definire di amore sentito, dove il sentimento verso l'amata è messo in relazione con elementi specifici della natura.

Approfondimento Tematico

In questa Rima, Bécquer si rivolge a una donna dagli occhi azzurri e sorridenti, il cui sguardo è paragonato alla luce scintillante del mattino che si riflette nel mare e nel cielo serale. Il tono della Rima riflette il suo ardente amore e la sua speranza. Questa Rima fu pubblicata per prima da Bécquer. Il tema dell'occhio azzurro (pupilla blu) è ricorrente in Bécquer ed è un motivo tipico della poesia romantica.

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