Italo Svevo: Vita e Opere

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Italo Svevo (1861-1928)

Vita e Opere

Italo Svevo nasce a Trieste il 19 dicembre 1861 (all'epoca apparteneva all'Impero austro-ungarico). Italo Svevo è uno pseudonimo, in omaggio alla nazionalità dei genitori (padre tedesco, madre italiana). Il suo vero nome è Ettore Schmitz.

A 18 anni inizia a lavorare in banca (Bank Union di Vienna), dove rimane per circa 20 anni. Nonostante il suo desiderio di scrivere, il padre non condivideva la sua passione, considerandola poco redditizia.

In seguito, il suocero, proprietario di un'attività commerciale di vernici, gli offre un lavoro come dirigente aziendale, e Svevo abbandona la banca.

Nel 1896, Svevo sposa Lidia Veneziani.

Viaggiando molto, ha bisogno di perfezionare il suo inglese e incontra lo scrittore irlandese James Joyce, con cui nasce una lunga amicizia.

Scrive le sue prime due opere (Una Vita e Senilità) mentre lavorava in banca, ma ottengono scarso successo.

Opere più importanti:

  • Una Vita
  • Senilità
  • La Coscienza di Zeno

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'azienda di vernici chiude e Svevo si dedica alla letteratura.

Nel 1923 pubblica La Coscienza di Zeno, inizialmente senza successo.

James Joyce, che viveva in Francia, invia una copia del romanzo al suo salotto letterario parigino, contribuendo alla sua diffusione e al suo successo, maggiore in Francia che in Italia.

In questo periodo, Svevo conosce anche Eugenio Montale.

La Coscienza di Zeno

La Coscienza di Zeno è un'opera moderna per l'epoca. In tutte e tre le opere principali di Svevo si trova la figura dell'inetto, colui che è incapace di scegliere e di vivere.

L'obiettivo di Svevo era rappresentare la vita vera del suo tempo.

Pur non condividendo appieno la psicoanalisi, la considerava uno strumento utile in letteratura per indagare l'io.

Svevo muore nel 1928 a causa di un incidente d'auto.

Trama de La coscienza di Zeno

Il romanzo, ambientato a Trieste, narra le vicende di Zeno Cosini, un uomo insoddisfatto, ossessionato dal vizio del fumo. Zeno, considerato un inetto dal padre, non riesce a terminare gli studi universitari e il padre affida l'azienda di famiglia al signor Olivi.

In punto di morte, il padre schiaffeggia Zeno, generandogli un profondo turbamento e sensi di colpa.

Zeno conosce Giovanni Malfenti, un abile uomo d'affari, e si innamora di sua figlia Ada, ma viene respinto. Chiede in sposa anche Alberta, un'altra figlia di Malfenti, ma viene nuovamente rifiutato. Infine, sposa Augusta, la meno attraente delle figlie, che si rivelerà una figura positiva per lui.

Nonostante il matrimonio, Zeno intraprende una relazione con Carla, una giovane donna povera, che termina a causa dei suoi sensi di colpa.

Zeno fonda un'attività commerciale con il cognato Guido, marito di Ada, che nutre un profondo odio nei suoi confronti.

Dopo il suicidio di Guido, Zeno, ormai anziano, ricorre alla psicoanalisi per smettere di fumare.

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale favorisce inaspettatamente le sue attività commerciali, facendogli sentire realizzato come uomo d'affari e guarito dalle sue nevrosi.

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