Cenerai bene o fabullo presso di me tra pochi giorni, sé gli dèi ti Assistono e sé con te porterai una buona e abbondante cena non senza una graziosa ragazza e vino e spirito e ogni sorta di risate sé c'ho porterai dico bello mio cenerai bene Infatti il borsellino del tuo Catullo è pieno di ragnatele Ma in cambio riceverai sentimenti di schietta amicizia o sé vi è qualcosa di più dolce o Soave Infatti ti darò un profumo che alla mia bella donarono Le Veneri e gli amori che tu quando lo annuserai preghierai gli dei affinché ti facciano diventare tutto naso
Oh Veranio, che tra tutti i miei amici per me vieni prima, vali più di 300mila. Sei giunto a casa dai tuoi Penati e dai due fratelli riuniti e dall'anziana madre ?
sei venuto. O per me liete notizie. Ti vedrò sano e salvo incolume e ti ascolterò mentre Descrivi i luoghi, le vicende, le popolazioni degli iberici, 'come è tua abitudine, e attaccandomi al collo bacerò la bocca ridente e gli occhi. O tra tutti gli uomini felici, Che cosa c'è di più lieto e felice di me?
Furio e Aurelio, compagni di Catullo, sia che si avventurera tra gli indiani remoti, dove il litorale è percorso dall'onda orientale che risuona lontana, sia tra gli arcani e gli arabi affemminati, sia tra i saci o i suoi parti armati di saette, sia nelle acque che il Nilo dalle sette foci tinge, sia che si avventurerà al di là delle Alpi per vedere i ricordi del grande Cesare, il regno di Gallia e gli spaventosi e remoti britanni, pronti ed affrontare insieme tutte queste cose, qualunque richiederà la volontà degli Dei, riferite alla mia donna poche e non buone parole.
Viva e stia bene con i suoi amanti che tiene abbracciati 300 insieme, non amando nessuno veramente, sfiancandoli tutti. Non si volti indietro, il mio amore, Che per sua colpa è finito come un fiore sul ciglio di un prato dopo che è stato toccato dall'aratro che passa oltre.