Libertà Medievali e Moderne: Un Confronto Storico-Giuridico

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Libertà Medievali e Moderne: Un Confronto

La pratica medievale raramente riconosceva iura e libertates agli individui in quanto tali, come invece è caratteristica fondamentale del diritto moderno a partire dalle dichiarazioni rivoluzionarie dei diritti. Diritti e libertà nel Medioevo hanno una struttura corporativa: sono il patrimonio di un maniero, di una valle, di una città, di un villaggio, di una comunità e quindi appartengono agli individui solo nella misura in cui sono ben radicati in queste terre, in quelle comunità.

Diritti Radicati nella Storia e Indisponibilità del Potere Politico

I diritti radicati nella storia e nelle cose, con la conseguente indisponibilità da parte di coloro che detengono il potere politico, rappresentano un'ulteriore chiave di lettura per i sostenitori dell'ideologia alla base della costruzione del diritto moderno. Tutto questo è incompatibile con la moderna concezione della libertà e della libera espressione di volontà, e della libertà "positiva". Questa dimensione di libertà, indispensabile nel diritto moderno, si pone in inconciliabile contrapposizione al mondo medievale che, nel momento stesso in cui affida ai diritti e alle libertà l'imposizione dell'ordine naturale delle cose storicamente fondato, impedisce agli uomini di godere dell'essenza della libertà di volere un ordine diverso. È la mancanza di questa libertà, che nella sua radice è il padre delle libertà politiche, il "positivo".

Il Caso Inglese: Continuità tra Libertà Medievali e Moderne

L'Inghilterra, in gran parte, si basa sulla dottrina dell'identità storica e politica, su immagini di continuità tra libertà medievale e moderna. L'Inghilterra ritiene che la storia costituzionale britannica dimostri come sia possibile una transizione graduale, e relativamente indolore, dall'ordine medievale a quello moderno della libertà, indipendentemente dalla presenza di un'elevata concentrazione di potere politico sovrano, capace come tale di definire le aree di autorità e le libertà individuali, le materie prime e quindi dei cittadini.

La Magna Charta e il Modello Storicista

La Magna Charta, apparentemente, è solo uno dei molti contratti di dominazione che si stipulano in Europa. All'articolo 39 della Charta si legge: "Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, o privato dei suoi diritti o proprietà, o messo fuori legge o esiliato, o privato del suo rango in qualsiasi altro modo, né useremo la forza contro di lui, o manderemo altri a farlo, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la legge del paese". I sostenitori del modello storicista, e in particolare della tradizione costituzionale britannica, mettono in evidenza le altre caratteristiche della Magna Charta.

Il modello britannico emancipa, rispetto al resto d'Europa, le libertà medievali, che tendono sostanzialmente a esaurirsi nell'aspetto patrimoniale della sicurezza del possesso dei beni, confermata con l'uso e il tempo.

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