La lotta contro la criminalità organizzata, l'inquinamento e la violenza sulle donne

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La lotta contro la criminalità organizzata

La mafia è un'organizzazione criminale che agisce alle spalle dello Stato per i propri interessi. È un fenomeno che da sempre interessa l'Italia, dove tanti personaggi come Totò Riina hanno creato dei veri e propri imperi basati sulla violenza e sull'illegalità. Purtroppo, sono stati tanti i politici che si sono lasciati attrarre dai boss mafiosi che promettevano denaro e ricchezza.

Ogni giorno sentiamo al telegiornale di alcuni sindaci e politici che si sono lasciati corrompere e hanno collaborato con la mafia per, ad esempio, velocizzare la realizzazione di case, palazzi o per avere più voti alle elezioni politiche.

C'è anche però chi ha sempre cercato di combattere Cosa Nostra, come alcuni giudici famosi: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Carlo Alberto Dalla Chiesa e anche Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale presidente della repubblica.

Possiamo dire che Piersanti Mattarella è stato un uomo che ha sempre svolto il suo compito all'insegna dell'onestà e della trasparenza e che sognava una Sicilia migliore. Un uomo che si è sacrificato per la lotta contro un mondo disonesto, un mondo fatto di omicidi, furti, crudeltà, traffici di droga. Un mondo chiuso, che ha paura di dire no e di pronunciare la parola "basta", che preferisce sopportare piuttosto che combattere.

Piersanti dovrebbe essere da tutti considerato un modello da seguire, perché non si è mai arreso, è sempre andato oltre i confini, corso innumerevoli rischi e cercato in tutti i modi di trovare una soluzione a questo problema. Egli ha sempre sognato un mondo fatto di giustizia e legalità e ha cercato in tutti i modi di realizzarlo, fino al suo ultimo giorno di vita.

Bisognerebbe guardare a questi personaggi della nostra storia come a modelli da seguire: non siamo di certo tutti generali, giudici o poliziotti, ma quotidianamente ci troviamo di fronte a ingiustizie e azioni illegali, che anche nel nostro piccolo dovremmo combattere. Bisognerebbe imparare fin da piccoli ad essere persone giuste e oneste, a rispettare la libertà del prossimo e soprattutto non permettere che qualcuno limiti la nostra. In questo senso è fondamentale conoscere la storia, scegliere dei modelli da seguire, iniziare dalle piccole cose, dal quotidiano. È tramite le scuole e soprattutto le università che si creano processi di formazione e sensibilizzazione che portano alla nascita di una generazione di persone consapevoli della pericolosità del fenomeno mafioso.

Oggi, ci sono diverse associazioni come circoli, giornali, case editrici, cooperative, imprese, centri studi, gruppi parrocchiali, radio, tv, scuole e università che mettono al centro dei loro interessi l'opposizione alla mafia. Sono proprio i giovani a dare il via a queste iniziative. Siamo noi come giovani a possedere le armi per cambiare tutto! Non possiamo pretendere di cambiare il mondo con un solo gesto, ma questo potrebbe essere un punto di partenza per realizzare un mondo migliore per tutti.

La lotta contro l'inquinamento

L'inquinamento è il risultato di ciò che l’uomo getta nell’ambiente e che non si bio-degrada, provocando una serie di effetti nocivi sull'uomo. Il mondo oggi è minacciato da comportamenti umani dannosi, cercando di migliorare le proprie condizioni di vita, si è comportato e continua a comportarsi come se l’ambiente non corresse alcun rischio di essere avvelenato.

Quando sviluppiamo risorse naturali, non pensiamo al domani e dimentichiamo che l'aria, l'acqua, la vegetazione e il suolo circostanti sono vitali per la nostra vita.

I principali tipi di inquinamento sono quello del suolo, quello atmosferico e quello dell’acqua.

L'inquinamento atmosferico è strettamente connesso alla presenza di grandi concentrazioni industriali e impianti che liberano nell'aria enormi quantità di ossido di carbonio, anidride carbonica tutte sostanze inquinanti. Agli scarichi industriali si aggiungono gli scarichi degli impianti di riscaldamento e dei veicoli. Per effetto della luce solare, alcuni di questi gas subiscono delle reazioni chimiche che danno origine allo smog, tali sostanze e ricadono a terra sotto forma di piogge acide.

Molto dannosi per la salute umana sono anche i gas di scarico degli autoveicoli che, contengono sostanze cancerogene.

L'inquinamento atmosferico si presenta il più delle volte come un avvelenamento lento e progressivo, ma è un vero e proprio disastro per la natura.

L'uomo, però ha rovinato anche il suolo con la concimazione e l'irrorazione di sostanze chimiche, con la distruzione della vegetazione, con gli accumuli di rifiuti.

I rifiuti sono aumentati in modo notevolmente e tendono a essere sempre di più. La maniera più tradizionale di smaltire i rifiuti cittadini è la discarica, dove i rifiuti vengono bruciati negli inceneritori. Ma, essendo insufficienti le discariche controllate, buona parte dei rifiuti finiscono, abusivamente, all'aria aperta, nonché con gravi problemi igienici perché costituiscono un rifugio per insetti e topi.

La soluzione migliore e più conveniente, è il riciclaggio cioè la raccolta differenziata dei rifiuti, cioè vetro con vetro, carta con carta, metalli con metalli. Riciclare vuol dire trasformare alcuni rifiuti in altre sostanze utili; così si possono ottenere carta, cartone, tessuti, concimi, per l'agricoltura, quindi addirittura energia.

Tra tutti i rifiuti, c’è la plastica, che viene adoperata per costruire gli oggetti più svariati, sacchetti, bottiglie, ecc. ma nei nostri giorni l’inquinamento da plastica il più pericoloso in assoluto. Gli effetti della plastica sono in grado di causare danni irreversibili al pianeta, con conseguenze alla salute dell’uomo. Gran parte del pianeta sta nuotando nella plastica abbandonata, che sta danneggiando la salute degli animali e, probabilmente, anche quella dell’uomo.

Questo tipo di inquinamento è più evidente nelle nazioni in via di sviluppo come Asia e Africa, dove i sistemi di raccolta dei rifiuti sono inesistenti. La maggior parte della plastica che è nell’oceano arriva dalla terraferma oppure viene trasportata dai fiumi più grandi, che raccolgono immondizia man mano che scendono a valle. Una volta che sono in mare, molti dei rifiuti plastici rimangono in acque costiere oppure possono andare a finire negli oceani. A causa della plastica milioni di animali vengono uccisi. Gli animali muoiono soprattutto di fame o perché intrappolati. La soluzione migliore è fare la raccolta differenziata. Ridurre la plastica nell’ambiente è fondamentale, se si vuole preservare la vita degli ecosistemi e diminuire l’inquinamento da plastica.

L’inquinamento delle acque è dannoso sia per l’uomo, sia per la fauna selvatica. Inoltre le microplastiche, prodotte dal deterioramento dei manufatti, entrano nella catena alimentare. Nel cibo di cui ci nutriamo si trovano tracce delle microplastiche, ormai presenti in quasi tutti i pesci, nelle cozze e nei granchi.

Altra causa di inquinamento sono i concimi chimici e dei pesticidi.

I pesticidi sono tutte quelle sostanze utilizzate in agricoltura per combattere gli insetti dannosi alle colture o agli animali. Queste sostanze, oltre all'inquinamento ambientale, procurano danni alla salute dell'uomo potendo essere addirittura cancerogene e portando alla nascita di tumori.

Tutti noi dobbiamo evitare di distruggere il nostro pianeta, dobbiamo essere più responsabili e rispettarlo, evitando gli sprechi perché la maggior parte delle risorse che abbiamo non sono rinnovabili. Dobbiamo salvaguardare il nostro pianeta perché salvaguardarlo significa salvaguardare il genere umano.

La lotta contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale della Non Violenza nei Confronti della Donna, ma gli omicidi che quotidianamente avvengono in ogni parte del Pianeta rendono necessaria

una riflessione profonda in merito. Le donne vengono uccise, maltrattate, violentate e costrette a subire vessazioni di ogni tipo da parte di uomini che, nella maggioranza dei casi, dovrebbero proteggerle. Siamo di fronte a una situazione drammatica che necessita di un cambiamento radicale e profondo, da parte di tutti: è impossibile ormai restare a guardare.
Nello scorso decennio, in Italia, la media delle donne uccise è stata di circa 140-150 l'anno, tuttavia negli ultimi tre anni, il 2019, il 2020 e il 2021, si è registrato un numero fortunatamente inferiore. Nell'ultimo periodo la situazione è nuovamente peggiorata a causa della pandemia da Covid-19: i lockdown e le quarantene hanno costretto molte donne a una convivenza forzata prolungata, il che è molto pericoloso in caso di rapporti difficili. Le vittime sono di età varia, dall'adolescenza all'età adulta, mentre i carnefici sono quasi sempre gli ex compagni, i mariti o fidanzati, spesso nella fase immediatamente successiva alla rottura del rapporto; nella maggior parte dei casi la violenza trova sfogo tra le mura di casa e questo rende tale realtà ancora più agghiacciante e pericolosa.
Spesso la donna è vittima inconsapevole come nei casi di rapimento a fine di stupro, o anche nei casi di segregazione, quando donne poco più che bambine vengono rapite e tenute in ostaggio per anni dai loro sequestratori-aguzzini che rubano loro il diritto ad una vita normale. Ma, purtroppo, molto più spesso la donna è vittima consapevole, come nella maggior parte di casi di violenze e omicidi domestici che avvengono tra le mura di casa. In questo caso la donna conosce molto bene l'uomo violento e potenziale assassino , ma giustifica e copre ciecamente soprusi, minacce e botte. Le donne vengono continuamente, giornalmente e ingiustamente sottoposte a discriminazioni e abusi anche sui social media: diffusioni di immagini intime senza il loro consenso .Le donne sono stanche di subire gli abusi e i soprusi di uomini che ritengono di poterle trattare come merce. Tutte le donne devono dire basta  a tutto questo orrore, devono trovare il coraggio di denunciare le violenze subite a qualunque costo. La violenza di genere è purtroppo un problema strutturale della società che nonostante le lotte femministe dell' ultimo secolo continua ad essere di stampo patriarcale.  Il femminicidio rappresenta l'estrema conseguenza della disparità di genere presente nel mondo ma ci sono tante forme di violenza a cui ogni donna è sottoposta in famiglia e nel  mondo del lavoro.  Dopo anni di lotte le donne dovrebbero avere gli stessi diritti del genere maschile. 

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