Lutero e la Riforma: Impatto Politico, Sociale e Culturale
Classified in Storia
Written at on italiano with a size of 3,33 KB.
L'Imperatore contro Lutero
Dopo la condanna di papa Leone X (1520), che lo scomunicò con la bolla Exsurge Domine, Lutero si appellò all'imperatore Carlo V, il quale nella Dieta di Worms gli chiese di ritrattare (1521). Il rifiuto del teologo tedesco provocò la condanna di Lutero anche da parte dell'imperatore. Costretto a trovare rifugio nel castello dell'elettore di Sassonia, suo protettore, si dedicò al progetto di tradurre in tedesco la Bibbia; intanto le sue idee iniziarono a diffondersi in molte zone della Germania. Esse fecero presa soprattutto sul proletariato urbano e sui contadini, che richiamandosi al Vangelo si opponevano allo sfruttamento; sulla borghesia, che nella necessità della rassegnazione leggeva un'istanza di ordine sociale; ma anche sui principi, che vedevano nella polemica contro le gerarchie ecclesiastiche un’occasione per impadronirsi delle proprietà terriere della Chiesa; intellettuali ed ecclesiastici, infine, videro nelle idee di Lutero l'occasione per un rinnovamento culturale, morale e religioso.
Una Rivoluzione Culturale
Il radicamento delle idee luterane fu enormemente favorito dallo sviluppo della stampa e dall'impiego della lingua volgare. In questo campo il luteranesimo determinò una vera e propria rivoluzione culturale, perché diede a un vasto numero di lettori la possibilità di confrontarsi direttamente con le idee rivoluzionarie di un riformatore e di leggere la Bibbia senza la mediazione dei sacerdoti. Inoltre, per facilitare un accesso diretto alla Sacra Scrittura, il luteranesimo alimentò la lotta contro l'analfabetismo.
Rivolte e Contestazioni Politiche in Germania
Alla Riforma furono collegati vasti sommovimenti sociali. I cavalieri tedeschi scatenarono una guerra civile (1521-23) che fu duramente repressa dai feudatari laici ed ecclesiastici. Ben più grave fu poi la guerra dei contadini iniziata nel 1524. Di fronte a un peggioramento delle loro condizioni, i contadini tedeschi elaborarono rivendicazioni in cui alle richieste economiche si univa un costante richiamo al Vangelo. Lutero, cui ben presto i contadini chiesero di assumere la guida della rivolta, la condannò duramente (comprendendo che le autorità ne avrebbero approfittato per reprimere anche il movimento luterano). Fu una delusione per quei riformatori come Müntzer che legavano i temi religiosi alla lotta contro le ingiustizie sociali. La reazione dei signori tedeschi stroncò la rivolta contadina con estrema ferocia. Parallelamente alla diffusione del luteranesimo in due terzi della Germania, fu sancita la spaccatura tra i principi tedeschi: i seguaci di Lutero, i cosiddetti protestanti, nel 1531, strinsero un'alleanza militare, la Lega di Smalcalda.
La Riforma in Italia
In Italia la Riforma ebbe una limitata diffusione (in particolare nella declinazione non calvinista ed evangelista) e non diventò mai un movimento popolare, sia per la mancanza della profonda avversione alla Chiesa di Roma che esisteva in altri paesi, sia per la dipendenza dei signori dal papa e dall'imperatore. Grande influenza ebbe Valdés, i cui seguaci furono giustiziati o dovettero emigrare. Questi emigrati ebbero una grande influenza sulla cultura europea, spesso portandovi (è il caso del socinianesimo) idee più radicali di quelle dei luterani e dei calvinisti.