Macroeconomia e Società: Disoccupazione, Inflazione e il Ruolo del Terzo Settore

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Disoccupazione: Definizione, Tassi e Tipologie

Definizione di Disoccupazione

  • Disoccupati: Persone disposte a lavorare a salari correnti ma non assunte a causa di una domanda insufficiente di lavoro.
  • Conseguenze della Disoccupazione:
    • Spreco di Risorse: Utilizzo parziale del fattore produttivo lavoro.
    • Contrazione della Domanda: Diminuzione dei redditi e dei consumi.
    • Tensioni Sociali: Potenziale per crisi sociale ed economica.

Calcolo e Componenti del Tasso di Disoccupazione

  • Formula: Tasso di Disoccupazione (TD) = Disoccupati (Di) / Popolazione Attiva (Pa)
  • Categorie di Disoccupati:
    • Disoccupati in senso stretto: Persone che avevano un'occupazione e l'hanno persa.
    • Persone in cerca della prima occupazione: Principalmente giovani.
    • Altre persone in cerca di lavoro: Disponibili solo a certe condizioni (es. part-time).

Tipologie di Disoccupazione

  • Disoccupazione Tecnologica:
    • Causa: Il progresso tecnologico riduce la domanda di manodopera, aumentando la disoccupazione.
    • Effetto: Maggiore produttività con minore occupazione.
  • Segmentazione del Mercato del Lavoro:
    • Descrizione: Il mercato del lavoro è segmentato e si contrattano prestazioni lavorative diverse, influenzando i tassi di disoccupazione.
  • Disoccupazione Giovanile:
    • Cause:
      • Crisi economica.
      • Lacune del sistema scolastico.
      • Aumento della criminalità organizzata tra i giovani.

Il Fenomeno NEET (Not in Education, Employment or Training)

  • Definizione: Giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non sono iscritti a scuola, università, né a corsi di formazione professionale.
  • Composizione:
    • Giovanissimi che lavorano in nero dopo la scuola dell’obbligo.
    • Diplomati che hanno smesso di cercare lavoro.
    • Laureati con competenze non adeguate alle richieste del mercato.

Relazione tra Disoccupazione e Salari: La Curva di Phillips

La Curva di Phillips mostra una relazione inversa tra il tasso di disoccupazione e il livello dei salari:

  • Bassa Disoccupazione:
    • Forza dei Sindacati: Maggiore; i sindacati possono negoziare salari più alti.
    • Potere delle Imprese: Minore; le imprese devono offrire salari più competitivi per attrarre lavoratori.
  • Alta Disoccupazione:
    • Forza dei Sindacati: Minore; i sindacati hanno meno potere e i salari tendono a stagnare.
    • Potere delle Imprese: Maggiore; le imprese possono mantenere o ridurre i salari a causa dell'abbondanza di candidati.

Inflazione e Fenomeni Correlati

Concetti Fondamentali

  • Inflazione: Aumento generalizzato e continuo dei prezzi.
  • Deflazione: Diminuzione del livello generale dei prezzi, che può portare le imprese a chiudere se i costi superano i ricavi.
  • Svalutazione: Peggioramento del valore della valuta nazionale rispetto ad altre valute.
  • Tasso di Inflazione: Variazione percentuale del livello dei prezzi in un anno.
  • Disinflazione: Diminuzione del tasso di inflazione.

Misurazione dell’Inflazione: Gli Indici di Prezzi

  • Indice dei Prezzi al Consumo: Basato sui prezzi dei beni e servizi acquistati dalle famiglie.
  • Indice dei Prezzi all’Ingrosso: Prezzi praticati tra imprese e le imprese commerciali.

Intensità dell’Inflazione

  • Strisciante: Aumento lento e controllato dei prezzi.
  • Robusta: Aumento dell’incertezza economica.
  • Galoppante: Prezzi raddoppiano o triplicano annualmente.
  • Iperinflazione: Aumento incontrollabile dei prezzi giorno dopo giorno.

Cause dell’Inflazione

  • Eccesso di Moneta: Troppa moneta in circolazione rispetto ai beni disponibili.
  • Inflazione da Costi: Aumento dei costi di produzione spinge le imprese ad alzare i prezzi.
  • Spirale Prezzi-Salari: Aumenti salariali non compensati da un pari aumento della produttività.

Politica dei Redditi e Controllo dell'Inflazione

  • Obiettivo: Bloccare la spirale prezzi-salari.
  • Problemi:
    • Controllo dei Redditi: Presuppone che la quota di salari e profitti resti inalterata.
    • Controllo dei Prezzi: I costi di produzione sono influenzati anche da fattori non controllabili come energia e materie prime.
    • Controllo degli Investimenti: Conflitto tra reinvestimento dei profitti per creare posti di lavoro e libertà imprenditoriale.

Effetti Macroeconomici dell’Inflazione

  • Esportazioni e Importazioni: L'inflazione riduce le esportazioni e aumenta le importazioni.
  • Distribuzione del Reddito:
    • Redditi Fissi: Danno notevole a causa del ritardo nell'adeguamento salariale.
    • Redditi Variabili: Possono adeguare più rapidamente i loro introiti.
  • Creditori e Debitori: L'inflazione avvantaggia i debitori e penalizza i creditori.
  • Indicizzazione: Compensa le variazioni del tasso d’interesse agganciando i redditi a parametri economici.

Stagflazione

  • Definizione: Aumento simultaneo dell’inflazione e della disoccupazione.
  • Politica Monetaria:
    • Restrittiva: Riduce l’inflazione ma aumenta la disoccupazione e riduce il reddito nazionale.
    • Espansiva: Aumenta l’occupazione ma anche il livello dei prezzi e il reddito nazionale.

Il Terzo Settore: Ruolo, Normativa e Tipologie di Enti

Il Terzo Settore tra Stato e Mercato

Limiti e Crisi del Welfare

  • Limiti del Mercato: Il mercato da solo non riesce a soddisfare tutti i bisogni sociali, soprattutto in presenza di disuguaglianze. Per questo, lo Stato interviene per cercare di colmare queste lacune.
  • Crisi del Welfare State: L'espansione del Welfare State ha portato a un eccessivo aumento della spesa pubblica, creando una crisi dello "Stato Sociale". Questo ha stimolato lo sviluppo del Terzo Settore come alternativa per affrontare le carenze del sistema.

Definizione e Riconoscimento Giuridico

  • Né Stato né Mercato: Il Terzo Settore si distingue sia dallo Stato sia dal mercato. È composto da enti privati che operano in vari ambiti come assistenza sociale, tutela ambientale, servizi sanitari e cultura.
  • Riconoscimento Giuridico: In Italia, il Terzo Settore è stato formalmente riconosciuto con il Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117, noto come Codice del Terzo Settore, che stabilisce le norme e le regolamentazioni applicabili.

Caratteristiche e Attività degli Enti del Terzo Settore (ETS)

  • Senza Scopo di Lucro: Gli enti operano senza fini di lucro e devono reinvestire eventuali profitti in attività di interesse generale.
  • Attività di Interesse Generale: Gli enti devono svolgere attività con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
  • Iscrizione al Registro: Devono essere iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

Enti Non Inclusi nel Terzo Settore

Non fanno parte del Terzo Settore:

  • Amministrazioni pubbliche
  • Formazioni e associazioni politiche
  • Sindacati, associazioni professionali e di categoria
  • Associazioni di lavoro

Gestione Economica degli ETS

  • Attività di Interesse Generale: Gli enti devono dedicarsi a attività che rispondono a esigenze sociali e di utilità pubblica.
  • Raccolta di Fondi: Gli enti possono organizzare attività e iniziative per finanziare le proprie attività di interesse generale.
  • Divieto di Distribuire Utili: Gli enti possono generare profitti, ma questi devono essere reinvestiti nelle attività dell’ente e non distribuiti come utili.

Tipologie di Enti del Terzo Settore

Organizzazioni di Volontariato (ODV)

  • Definizione: Composte da persone che, per libera scelta, dedicano tempo e competenze al bene della comunità senza fini di lucro.
  • Normative: Devono essere costituite da almeno 7 persone fisiche o 3 organizzazioni e garantire:
    • Assenza di fini di lucro
    • Democraticità nella struttura
    • Gratuità delle cariche associative
  • Tutela: I volontari devono essere coperti da assicurazione e previdenza, con i costi a carico dell’amministrazione pubblica con cui è stipulata la convenzione.
  • Finanziamento: Possono ottenere risorse tramite:
    • Quote associative
    • Contributi pubblici e privati
    • Donazioni
    • Rendite patrimoniali
    • Attività di raccolta fondi

Associazioni

  • Definizione: Gruppi di persone unite per un interesse comune senza scopo di lucro. Il patrimonio serve per raggiungere gli scopi associativi.
  • Soci: Possono essere persone fisiche o giuridiche (enti, aziende, amministrazioni pubbliche). I soci partecipano direttamente alla gestione e alle attività dell'associazione.
  • Personalità Giuridica: Un’associazione può acquisire personalità giuridica privata ("riconosciuta"), separando la propria identità da quella dei fondatori e amministratori.
  • Organi Principali:
    • Organo Direttivo: Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea.
    • Presidente: Rappresentante legale.
    • Possono esserci anche organi di controllo come il collegio dei revisori.

Fondazioni

  • Definizione: Enti con personalità giuridica privata, creati con un patrimonio destinato a uno scopo specifico di utilità sociale.
  • Patrimonio: Deve essere adeguato allo scopo e non può essere modificato, salvo quanto previsto dallo statuto o in casi particolari.
  • Differenze con le Associazioni:
    • Non hanno soci.
    • L’organo di governo è designato dallo statuto.
    • Non possono cambiare la destinazione del patrimonio a meno che non sia previsto dallo statuto.
  • Organi Principali:
    • Consiglio di Amministrazione: Organo di governo principale.
    • Assemblea: Può essere presente.
    • Organo di Controllo Contabile: Verifica la contabilità e il bilancio.

Voci correlate: