Marxismo: Analisi del Capitalismo, Lotta di Classe e Rivoluzione Socialista
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Marxismo: Capitalismo, Sfruttamento e Rivoluzione
Modi di Produzione: Dal Feudalesimo al Socialismo
Marx ed Engels hanno analizzato diversi modi di produzione, tra cui:
- Feudalesimo: Il signore feudale è il proprietario del terreno.
- Capitalismo: Proprietà privata dei mezzi di produzione e forza lavoro salariata. È la società che Marx ed Engels hanno combattuto, analizzandola e giungendo alla conclusione che questo modo di produzione implica lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. Questa situazione, secondo loro, deve essere risolta attraverso la rivoluzione e l'instaurazione del socialismo.
- Socialismo: Proprietà collettiva dei mezzi di produzione. Non esiste la proprietà privata dei mezzi di produzione; il collettivo sociale è il proprietario. Supporta la proprietà privata dei beni di consumo.
Infrastruttura e Sovrastruttura: Il Materialismo Storico
Secondo la teoria marxista, l'infrastruttura economica (i rapporti di produzione) determina la sovrastruttura (credenze, istituzioni, rapporti giuridici, ecc.). Alcuni marxisti interpretano questa relazione come un determinismo economico completo, dove la sovrastruttura è un mero riflesso dell'infrastruttura.
Tuttavia, Marx ed Engels riconoscevano una relativa autonomia agli elementi della sovrastruttura e un'interazione tra infrastruttura e sovrastruttura, sebbene l'infrastruttura mantenga una forte influenza. Engels, ad esempio, sottolineava come lo sviluppo della filosofia non possa essere spiegato esclusivamente dall'economia.
Sfruttamento e Alienazione nel Capitalismo
Nel modo di produzione capitalistico, i lavoratori sono soggetti a sfruttamento economico, in particolare attraverso la massimizzazione del plusvalore (lavoro non retribuito) e l'alienazione. Il plusvalore è la fonte del profitto del capitalista. Se il valore prodotto dal lavoro di un lavoratore gli fosse restituito integralmente, non ci sarebbe profitto. Il plusvalore deriva dal lavoro non retribuito. Per aumentare i profitti, il datore di lavoro cerca di aumentare il plusvalore, comprimendo i salari e allungando la giornata lavorativa.
Il lavoro è comprato e venduto secondo la legge della domanda e dell'offerta. L'interesse del datore di lavoro è che l'offerta di lavoro sia maggiore della domanda, il che significa mantenere un certo livello di disoccupazione, in modo che il lavoro diventi più accessibile (salari più bassi) e i lavoratori siano costretti ad accettare le condizioni imposte. Una disoccupazione parziale è quindi necessaria per il funzionamento del sistema capitalista, e questo produce inevitabilmente miseria.
Lotta di Classe e Rivoluzione Sociale
Le contraddizioni tra lo sviluppo delle forze produttive (aumento della produttività) e i rapporti di produzione (proprietà privata dei mezzi di produzione) diventano il motore della storia, conducendo alla lotta di classe. Questa lotta è uno scontro tra classi antagoniste che lottano per i propri interessi. Le contraddizioni a livello umano sono prodotte dalla diversa posizione di ciascuna classe nel sistema di produzione. La risoluzione di queste contraddizioni può avvenire solo attraverso la lotta.
La rivoluzione sociale implica la distruzione e la trasformazione dei rapporti di produzione esistenti, sostituendo il modo di produzione capitalistico con quello socialista. Questo cambiamento, data l'interdipendenza tra infrastruttura e sovrastruttura, comporta anche un cambiamento nell'ideologia, nelle forme politiche, religiose, ecc.
Comunismo: La Società Senza Classi
Lo scopo della lotta di classe, attraverso la rivoluzione sociale, è la scomparsa delle classi e l'instaurazione del comunismo, una società senza classi, culmine del processo rivoluzionario, dove si raggiunge la massima libertà e vengono eliminati gli elementi alienanti. Questa è la direzione verso cui, secondo Marx, si muove la storia, e il proletariato (la classe operaia) ha il compito di accelerare questo processo attraverso la rivoluzione.
Il nuovo modo di produzione, quello socialista, pone fine all'alienazione e allo sfruttamento capitalistico, permettendo la realizzazione delle potenzialità umane. Alcuni autori hanno visto in questa visione del marxismo una prospettiva utopica della storia. Questa nuova società è basata sull'associazione dei produttori. Il cambiamento fondamentale è l'abolizione della proprietà privata, eliminando l'antagonismo tra le classi. Il comunismo propone una società senza proprietà privata e senza classi.
Insieme all'abolizione della proprietà privata, si deve realizzare l'abolizione dello Stato borghese e del diritto come istituzioni oppressive. L'abolizione dello Stato è il passo finale nel processo rivoluzionario che porta al comunismo; è necessario prima ottenere il potere politico, instaurando la dittatura del proletariato, in cui il popolo prende il potere politico e requisisce i mezzi di produzione. Anche il diritto borghese deve essere abolito progressivamente.