Max Weber: Azione Sociale, Razionalizzazione e Forme del Potere Legittimo

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Max Weber: Confronto con Marx e Concetti Fondamentali

Max Weber ha negato un diretto parallelismo tra biologia e società, sottolineando che gli uomini sono esseri consapevoli che agiscono secondo un'intenzionalità che non può essere ignorata. Mentre per Marx le condizioni materiali determinano la coscienza, Weber ritiene che questa spiegazione debba essere completata da un'indagine sulla coscienza stessa, per comprendere intellettualmente la situazione sociale.

Per fare ciò, Weber introduce categorie specifiche che spiegano l'intenzionalità dell'azione sociale: i tipi ideali. Questi sono categorie metodologiche soggettive che cercano di comprendere l'intenzionalità dell'attore sociale. Si riferiscono a casi puri o estremi di azione e sono strumenti metodologici essenziali per l'analisi sociologica.

L'Etica Protestante e lo Spirito del Capitalismo

Nel suo celebre lavoro L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Weber sostiene che il capitalismo moderno sia parte integrante di un ampio processo di razionalizzazione, caratteristico della civiltà occidentale moderna. Weber analizza come il tipo ideale dell'etica protestante (caratterizzata da un atteggiamento ascetico volto al successo nel mondo e al lavoro come vocazione) si relazioni causalmente con lo sviluppo dello spirito del capitalismo.

L'Azione Sociale

L'azione sociale, secondo la definizione classica di Weber, esiste ogni volta che uno o più individui agiscono riferendosi all'atteggiamento di altri individui e attribuendo un significato soggettivo al proprio agire. In questa interazione entrano in gioco la visione del mondo, la percezione, l'interpretazione e i valori etici o morali degli attori.

Weber identifica quattro tipi ideali di azione sociale, basati sul loro orientamento:

  • Azione razionale rispetto allo scopo: Orientata al raggiungimento di fini specifici, valutando razionalmente i mezzi, le conseguenze e le alternative.
  • Azione razionale rispetto al valore: Guidata dalla credenza consapevole nel valore intrinseco (etico, estetico, religioso, ecc.) di un determinato comportamento in sé, a prescindere dalle sue conseguenze.
  • Azione affettiva: Determinata da emozioni, sentimenti e stati d'animo attuali dell'attore.
  • Azione tradizionale: Dettata da abitudini acquisite, consuetudini e routine consolidate.

Il Diritto e la Razionalizzazione

Weber definisce il diritto come un ordinamento la cui validità è garantita dall'esterno mediante la possibilità di una coercizione (fisica o psichica) esercitata da un apparato di uomini espressamente disposto a tale scopo. La sua osservanza è quindi legata alla presenza di specialisti e di un meccanismo coercitivo.

Il concetto di diritto si inserisce nel più ampio processo di razionalizzazione della società. In questo processo, i rapporti sociali e quelli tra le persone e il loro ambiente vengono differenziati e coordinati in modo tale che i mezzi impiegati siano prevedibili e adatti al raggiungimento degli scopi proposti.

Weber identifica quattro tipi ideali di diritto, basati sul grado di razionalità e formalità, che aiutano a comprendere lo sviluppo storico del diritto e della procedura legale:

  • Diritto materiale e irrazionale: Decisioni basate su valutazioni etiche, sentimentali o politiche specifiche del caso, senza riferimento a norme generali (es. giustizia del cadì).
  • Diritto materiale e razionale: Decisioni basate su norme generali di carattere etico, utilitaristico o politico, ma non su norme puramente giuridiche (es. diritto teocratico).
  • Diritto formale e irrazionale: Decisioni basate su procedure formali non controllabili razionalmente (es. oracoli, giuramenti, ordalie).
  • Diritto formale e razionale: Decisioni basate sull'applicazione di norme giuridiche astratte e generali a casi specifici, attraverso procedure logiche e controllabili. Questo è tipico del diritto moderno occidentale.

Legittimità del Potere

Weber sostiene che il semplice rispetto esteriore delle norme sociali (conformità) non sia sufficiente per garantire la stabilità delle forme sociali più durature. È necessaria la credenza nella legittimità di un ordine e del potere che lo sostiene. Weber identifica tre tipi puri (ideali) di potere legittimo:

  • Legittimità tradizionale:

    Si basa sulla credenza nel carattere sacro delle tradizioni valide "da sempre" e nella legittimità di coloro che sono chiamati a rivestire un'autorità in base a tali tradizioni. Esempi includono:

    • Gerontocrazia e patriarcalismo primario: L'autorità è esercitata dagli anziani o dal 'pater familias', senza un apparato amministrativo personale del signore e con obbedienza rivolta alla persona in quanto detentrice della dignità tradizionale.
    • Patrimonialismo: Il potere è considerato un possesso personale del signore, che lo amministra tramite un apparato di funzionari a lui legati (servi, familiari, favoriti). L'obbedienza è dovuta al signore in base alla sua discrezionalità, limitata solo dalla tradizione.
  • Legittimità legale-razionale:

    Si basa sulla credenza nella legalità di ordinamenti statuiti e del diritto di comando di coloro che sono chiamati a esercitare il potere (autorità legale) in base a essi. Il potere è esercitato in virtù di regole impersonali e astratte, e l'obbedienza è prestata all'ordinamento impersonale. La forma più pura di questo potere si incarna nella burocrazia.

  • Legittimità carismatica:

    Si basa sulla dedizione straordinaria al carattere sacro, alla forza eroica o al valore esemplare di una persona specifica, e degli ordinamenti rivelati o creati da essa (autorità carismatica). Il carisma è una qualità considerata straordinaria, attribuita a una persona (profeta, eroe guerriero, grande demagogo), che la fa apparire dotata di forze e proprietà sovrumane o eccezionali, non accessibili agli altri. L'obbedienza è dovuta al capo carismatico in quanto tale.

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