Il Mercantilismo: Politiche Economiche e Sviluppo Capitalistico (XV-XVIII Secolo)
Classificato in Scienze sociali
Scritto il  in 
italiano con una dimensione di 3,04 KB
Il Mercantilismo: Origini e Sviluppo del Pensiero Economico Pre-Capitalistico
L'andamento dell'economia politica borghese e la politica economica degli Stati nell'era dell'accumulazione primitiva di capitale (secoli XV-XVIII) rifletteva gli interessi del capitale commerciale, ancora strettamente legato al capitale industriale.
La Visione Mercantilistica Iniziale
La visione mercantilistica sosteneva che il guadagno si creasse nella sfera della circolazione e che la ricchezza delle nazioni si identificasse con il denaro. Di qui, la politica mercantilistica tendeva ad attrarre nel paese quanto più oro e argento possibile.
I Primi Mercantilisti e la Bilancia Monetaria
I primi mercantilisti (come Stafford e altri) insistevano sul divieto di esportare denaro dal Paese. La loro proposta era di accumulare denaro all'interno del paese con ogni mezzo, principalmente attraverso l'esportazione di merci verso i mercati esteri.
Evoluzione del Mercantilismo: Dalla Bilancia Monetaria alla Bilancia Commerciale
Con la crescita delle forme di economia capitalistica e l'espansione del commercio estero, divenne sempre più evidente l'incoerenza di una politica che mirava a trattenere il denaro dalla circolazione. In contrapposizione a questa politica monetaria, fu introdotta la politica della bilancia commerciale.
I Mercantilisti Successivi e il Saldo Commerciale Attivo
I suoi sostenitori furono i mercantilisti successivi (tra cui T. Mun, A. Serra et al.). Secondo loro, lo Stato doveva perseguire un saldo attivo della bilancia commerciale, assicurandosi che le importazioni di beni non superassero le esportazioni. Era così che si stimolava lo sviluppo dell'industria manifatturiera orientata all'esportazione.
Il mercantilismo considerava la fonte di ricchezza risiedere nel commercio estero. Tuttavia, sebbene fossero gli artigiani a produrre i beni da esportare, si negava la conclusione che fosse essenziale promuovere direttamente la produzione artigianale. La produzione capitalistica era ancora agli albori e le idee mercantilistiche erano condizionate dal livello di sviluppo economico di quel tempo.
Declino del Mercantilismo e la Prospettiva Marxista
Il mercantilismo iniziò a decomporsi a metà del XVII secolo, poiché, con l'avanzare del capitalismo, la via principale per l'aumento della ricchezza divenne la produzione capitalistica stessa.
Secondo la definizione di Marx, il mercantilismo fu la preistoria della politica economica. La moderna economia reale, infatti, ebbe inizio solo quando "l'indagine teorica del processo di circolazione passò al processo di produzione" (Marx).
Il Ruolo Progressista del Mercantilismo
A suo tempo, la politica del mercantilismo fu progressista: contribuì a sviluppare le prime grandi imprese manifatturiere capitalistiche, al progresso della produttività e alla vittoria del capitalismo sul feudalesimo. Il mercantilismo facilitò l'evoluzione del pensiero economico borghese, aprendo la strada alla teoria dei fisiocratici.