La Metafisica Cartesiana: Esistenza del Mondo, Dualismo e Interazione Anima-Corpo
Classificato in Filosofia ed etica
Scritto il in
italiano con una dimensione di 4,14 KB
L'Esistenza del Mondo Fisico e la Garanzia di Dio
Per risolvere il problema dell'esistenza del mondo fisico, Descartes deve considerare le idee, in questo caso le idee delle cose sensibili. Dio mi ha dato una forte inclinazione a credere che le idee delle cose sensibili provengano dalle realtà sensibili e non da qualsiasi altra realtà. Poiché Dio non è ingannevole (in virtù della sua veridicità), dobbiamo concludere che questa inclinazione che ho a pensare che le cause delle mie idee delle cose sensibili siano cose corporali non è un'illusione, ma una verità. Dunque, queste cose sensibili esistono. Così Dio, in virtù della sua veridicità, diventa una garanzia che le mie idee corrispondano in realtà a qualcosa di extramentale.
Descartes ha dimostrato l'esistenza del mondo sensibile delle cose corporee, ma quanto è sensibile questo mondo? Secondo Cartesio, l'unica cosa che Dio mi ha garantito, l'unica cosa, quindi, che vale come realmente esistente al di fuori del pensiero, è ciò che percepiamo chiaramente e distintamente. Ciò che percepiamo chiaramente e distintamente è l'estensione, il movimento e la forma. Cioè, ciò che è oggetto della geometria.
Le Qualità Cartesiane: Primarie e Secondarie
Cartesio distingue tra due tipi di qualità:
- Qualità Primarie: Sono quelle che costituiscono l'oggetto della geometria (estensione, forma e movimento). Sono le uniche che esistono realmente nei corpi, al di fuori del soggetto pensante.
- Qualità Secondarie: Sono tutto ciò che è diverso da estensione, forma e movimento (suono, colore, luce, gusto, ecc.). Queste non sono nei corpi, ma esistono solo nel soggetto; sono, dunque, soggettive.
Cartesio assume così la distinzione, fatta da Galileo, tra le qualità primarie o qualità matematizzabili (estensione, forma e movimento) e le qualità secondarie o soggettive (colore, luce, suono, ecc.).
Il Dualismo Antropologico Cartesiano
Nell'opera di Cartesio, e in generale in ogni razionalismo, troviamo un uomo profondamente preoccupato per la gestione del proprio comportamento, affinché egli possa vivere una vita del tutto razionale. Cartesio stesso afferma: “Ho sentito il bisogno di continuamente imparare a distinguere il vero dal falso, al fine di vedere chiaramente nelle mie azioni e di camminare in sicurezza in questa vita.”
L'obiettivo di Descartes sarà quello di stabilire la libertà nel giusto ordine per un utilizzo razionale possibile, volto alla felicità umana e alla perfezione.
L'Uomo come Composto di Due Sostanze
Per Cartesio l'uomo è un composto di due sostanze:
- La sostanza pensante (res cogitans).
- La sostanza estesa (res extensa).
Poiché l'intelletto ha un'idea chiara e distinta di ciascuna, è chiaro, secondo Descartes, che ci sono due sostanze indipendenti e autonome, in modo che l'anima possa esistere senza il corpo. L'affermazione che l'anima e il corpo siano sostanze indipendenti ha importanti conseguenze:
- L'affermazione dell'immortalità dell'anima.
- L'affermazione della libertà umana, poiché l'anima, in quanto sostanza pensante, è esclusa dal meccanicismo e dalla necessità, tipica dei corpi (la sostanza estesa).
Interazione Anima-Corpo e il Problema delle Passioni
Tuttavia, nonostante separi l'anima dal corpo, Descartes è consapevole della reale interazione tra di essi, nel caso dell'uomo. Ad esempio, quando il mio corpo subisce un danno, non solo percepisco la ferita tramite l'intelletto, ma percepisco anche il dolore (notare che è l'anima che sente).
La Soluzione Fisiologica: La Ghiandola Pineale
Come conciliare questa interazione con la concezione del corpo e dell'anima come sostanze indipendenti e autonome? Questo è un punto controverso nella filosofia di Cartesio. La sua soluzione fisiologica proposta è che l'anima sarebbe situata in una parte del cervello chiamata ghiandola pineale, attraverso la quale avverrebbero le interazioni tra l'anima e il corpo.