Metafisica e Materialismo: Un Percorso Filosofico tra Essere e Realtà

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Punto 5: La Realtà

1. L'origine del termine metafisica

Il termine appare per la prima volta in forma scritta nell'edizione di Andronico di Rodi delle opere di Aristotele, redatta a Roma, alla fine dell'era antica. La parola dà il nome o il titolo a un insieme di scritti, posti dopo le opere che parlano della physis (o natura), perché "metafisica" significa "ciò che viene dopo la fisica". Alcuni interpreti di Aristotele, come Aubenque, sostengono che questa parola fosse già utilizzata nel Liceo, la scuola fondata da Aristotele, per nominare questi scritti.

2. Cosa si intende per metafisica

  • In effetti, la disciplina tradizionalmente nota come metafisica, oltre ad affrontare la questione dell'essere della realtà, si interroga su altri concetti, come l'essenza delle cose, la nozione di sostanza, la res, la causa, quella di essere... Possiamo dire che la metafisica si occupa dei concetti più astratti usati dalla ragione umana.
  • Un altro significato della metafisica sarebbe lo studio di "ciò che è oltre la physis o natura", ovvero di entità non soggette alle leggi del mondo in cui viviamo, anche se possono influenzare il mondo. Tra queste entità vi sono Dio, gli angeli, le anime, le idee, così come concepite da Platone.

3. Il termine ontologia

Il termine ontologia comprende la parte della metafisica tradizionale che si occupava esclusivamente del concetto di essere e dei concetti a esso collegati, mentre lo studio di Dio, delle anime, ecc., era riservato ad altre branche della metafisica.

4. La nozione di materia

Per il materialismo, ciò che conferisce unità al mondo dei contenuti è la materia stessa.

La nozione di materia è complessa e lontana da alcuni significati ampiamente utilizzati nel linguaggio comune. Primo, perché la materia non è la stessa cosa del corpo, anche se ci sono sempre stati corpi materiali di facile comprensione e diffusione. La materia non è energia, il cui significato è complementare a quello della materia. Sia la materia sia l'energia sono intercambiabili, come due modi di presentarsi della stessa realtà (Einstein).

Una materia che non può essere ricondotta a una specifica forma di presentazione, ma si tratta di un monismo.

5. Il materialismo di Eraclito di Efeso

Eraclito formulò un materialismo radicale, senza concessioni a qualsiasi concetto metafisico, a giudicare dai seguenti testi:

  • Frammento 30: "Questo mondo, che è lo stesso per tutti, nessun dio né uomo ha fatto, ma è fuoco sempre vivo, che si accende e si spegne secondo misura."
  • Frammento 53: "La guerra è padre e re di tutte le cose. Alcuni ha reso dèi, altri uomini; alcuni schiavi, altri liberi."

6. L'atomismo di Democrito

Democrito elaborò una teoria atomistica e materialistica della physis. Egli afferma che la materia è composta da particelle solide, eterne, immutabili, piccole, in molteplici forme, e che danno origine alla nascita e alla morte naturale delle cose attraverso il loro incontro e la loro separazione, chiamate atomi, cioè "indivisibili". Questo movimento degli atomi è incessante e casuale, per cui l'ordine della natura che osserviamo ha la sua origine nel caso e potrebbe essere completamente diverso. Una delle frasi che esprime questa teoria è: "In fondo, tutto è fatto degli stessi atomi."

7. Il materialismo filosofico di Gustavo Bueno

Dottrina sulla struttura della realtà, caratterizzata dalla sua opposizione al monismo materialista (proprio del Diamat) e all'idealismo monistico o allo spiritualismo di stampo teologico. Il materialismo filosofico è un pluralismo di stampo razionalistico, che postula, tuttavia, l'unicità del mondo, sviluppando una materia ontologica generale che non si limita al mondo empirico. Il materialismo filosofico nega, contro il monismo, la continuità e, in conformità con la dottrina della symploké, secondo cui "tutto influenza tutto", e nega, contro l'atomismo pluralista, che "nulla influenzi nulla".

8. I tre tipi di materialità nel materialismo filosofico

Il mondo materiale è stratificato in tre generi (non tre mondi), vale a dire la materia di primo genere (come la materia solida o incorporea, ad esempio le onde elettromagnetiche), la materia di secondo genere (come le operazioni degli individui, i progetti e i piani sociali o politici degli uomini, i ricordi, i desideri o le volontà) e la materia di terzo genere (come le relazioni espresse nei teoremi geometrici, ad esempio il teorema di Pitagora). Il mondo materiale è organizzato in morfologie caratteristiche, il cui studio è l'obiettivo principale dell'ontologia particolare.

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