Micene e gli Achei: Struttura Sociale, Architettura Ciclopica e Corredi Funerari

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La Città Fortezza

Gli Achei

Intorno al 1600 a.C., la civiltà micenea si sviluppa nel Peloponneso. La società micenea è organizzata secondo una rigida struttura sociale, ai cui vertici stanno un re e le alte gerarchie militari: il comandante dell’esercito e i nobili guerrieri. Non si tratta di uno stato unitario, ma di una serie di piccoli regni basati su città potenti.

Queste sono città-fortezza molto diverse da quelle minoiche: Creta, infatti, non aveva mura difensive, poiché si pensava potesse essere una società pacifica. Nelle città micenee, al contrario, si trovano strutture urbane imponenti e fortificate.

Micene: Architettura e Difesa

La città sorge sulla sommità di un promontorio ed è circondata da mura ciclopiche, dello spessore dai 3 agli 11 metri, realizzate con grandi massi grezzi giuntati a secco e piccole pietre a riempire gli spazi vuoti.

L'Acropoli e la Porta dei Leoni

All’acropoli, la parte più alta della città, fortificata in tre fasi, si accede attraverso un ingresso monumentale, la Porta dei Leoni, collegata al palazzo da una strada lastricata.

  • La porta è impostata sul sistema trilitico, composto da tre monoliti: i due pilastri laterali e l’architrave.
  • Per non caricare il peso dei blocchi di pietra delle mura sull’architrave, viene creato un angolo vuoto, detto triangolo di scarico.

Nella zona adiacente alla porta si sviluppano delle abitazioni nobiliari, un’area di culto e un gruppo di tombe. I quartieri artigianali si trovano verso ovest.

Il Palazzo Reale e il Megaron

Il palazzo reale è il fulcro della città, strutturato in sviluppo assiale intorno al megaron. La sala del trono ha al centro un focolare delimitato da quattro colonne che sorreggono il soffitto.

I Corredi Funebri Micenei

Le Tombe del Circolo Funerario A di Micene

I corredi funebri ritrovati testimoniano la ricchezza e l'importanza dei defunti. Essi comprendono:

  • Diademi, corone, spille, bracciali, centinaia di foglie d’oro e maschere d’oro.
  • Coppe, cofanetti d’oro.
  • Lamine di pugnale raffiguranti scene di caccia o di combattimento.
  • Scettri d’argento dorato con impugnature di cristallo di rocca.

Tecniche di Lavorazione dell'Oro

Gli oggetti d’oro sono lavorati principalmente con due tecniche:

Sbalzo

Nello sbalzo, la modellazione delle figure e degli elementi decorativi avviene lavorando il retro della lamina.

Cesello

La tecnica del cesello, che utilizza un piccolo scalpello dalla punta dura e sottile (di varie fogge a seconda della funzione), viene impiegata per i dettagli e le ultime rifiniture.

Le Maschere Funerarie

I defunti più importanti avevano il volto e il torace ricoperti da maschera e corazza d’oro, utilizzate come protezione da influenze malefiche. Le maschere funebri ritrovate si distinguono per qualche dettaglio naturalistico, quasi a volersi avvicinare al volto vero del defunto.

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