La Morte di Pompeo
Gli amici del re, che a causa della sua età erano in procura del regno, conosciuti questi fatti, o spinti nel timore, come in seguito dicevano in giro, che Pompeo, sollecitato l'esercito del re, occupasse Alessandria e l'Egitto, o disdegnata la sua malasorte, per il fatto che la maggior parte dei nemici sorgono nella sventura dagli amici, questi che erano stati da lui mandati risponderono cordialmente davanti agli occhi di tutti e ordinarono a lui di recarsi dal re; essi stessi, escogitato segretamente un piano (clam consilio inito), mandarono Achilla, prefetto regio, uomo di straordinaria audacia e Lucio Settimio, tribuno militare per assassinare Pompeo. Lui, salutato da quelli con liberalità e indotto da una certa conoscenza di Settimio, il quale era stato ufficiale nelle sue truppe durante la guerra contro i pirati, salì su una piccola barchetta con pochi dei suoi (naviculam...suis). Lì viene ucciso da Achilla e da Settimio. Per ordine del re viene preso allo stesso modo Lucio Lentulo ed ucciso in carcere.
Cesare racconta come viene ucciso Pompeo dopo la sua fuga da Farsalo senza mostrare un minimo di pietà. Giustifica la morte di Pompeo dicendo che il re Tolomeo era giovane di età e quindi preso dai dubbi dalle voci che giravano su Pompeo e che voleva prendere il suo regno lo uccise.
L'Assedio di Alesia
v1 La cittadella vera e propria di Alesia si trovava sulla cima di un colle, in un luogo tanto elevato che non sembrava che potesse essere espugnata senza un assedio. v2 Due fiumi bagnavano da due parti le pendici di quel colle. v3 Davanti a quella cittadella si estendeva una piana di circa tre miglia in lunghezza. v4 Da tutte le altre parti alcuni colli di pari altezza circondavano la cittadella fortificata. v5 Sotto le mura, le truppe dei Galli avevano riempito tutto il luogo ed avevano fabbricato un fossato ed un muricciolo alto 6 piedi. v6 Il perimetro di quella fortificazione che era stata costruita dai Romani occupava una circonferenza di 10 miglia.
Nel testo: nel 52 a.c Vercingetorige dirige una rivolta contro Cesare, questo si trovava a Roma. Arriva a Gergovia capitale degli Averni dove viene costretto a ritirarsi. Gli Edui abbandonano il loro posto militare affianco ai Romani. La cavalleria di Vercingetorige viene sconfitta da Cesare ed è costretto a rifugiarsi nella città di Alesia, cap dei Mandubi, dove aspetta i soccorsi. Cesare cinge la città con la costruzione di fossati, un terrapieno dove eretta palizzate con parapetti e merli e anche delle torri. La battaglia si conclude con la resa degli avversari e la conquista dei territori della Gallia sottomessa ai Romani
La Società dei Galli
v1 Nell'intera Gallia due sono i generi di quegli uomini che sono tenuti in qualche conto e in considerazione. Infatti la plebe è trattata quasi come gli schiavi, che non chiede niente per sé e non è ammessa a partecipare ad alcuna assemblea. v2 Quando la maggior parte dal denaro è oppressa dal peso dei debiti (aere alieno) o dall'ingiustizia dei più potenti si consegnano in schiavitù, i nobili nei loro confronti hanno tutti i medesimi diritti che i padroni hanno sugli schiavi. v3 Ma di queste due classi l'una è dei Druidi, l'altra è quella dei cavalieri. v4 Quelli (illi, i druidi) partecipano alle cose divine e si prendono cura sia dei sacrifici sia pubblici che privati e interpretano le cerimonie religiose. A questi si rivolgono un grande numero di giovani per apprendere la dottrina, ed e questi sono tenuti in grande onore presso di loro. v5 Infatti in quasi tutte le controversie sia pubbliche sia private, sono i Druidi che prendono decisioni come giudizi, se è stato commesso un crimine o un omicidio, se sorge una controversia riguardo un'eredità o dei confini, loro stessi stabiliscono i risarcimenti o le pene. v6 Se qualcuno, si tratti di un privato o un cittadino o un intero villaggio non si è attenuto alla loro decisione, lo escludono dai sacrifici. Questa considerazione è gravissima.
Testo: Cesare descrive la Gallia come una società tripartita: i plebei non hanno peso politico, vengono definiti come una classe sociale sottomessa ai druidi. I druidi hanno costituito una casta sacerdotale, hanno poteri politici e religiosi, l'attenzione di Cesare viene attirata su di loro per i loro costumi così diversi da quello greco-romano.i da quello greco-romano.