Motricità e Sviluppo Umano: Approfondimenti sulle Principali Teorie Psicologiche

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Il Ruolo della Motricità nelle Teorie dello Sviluppo Umano

Questo documento analizza il ruolo della motricità all'interno di diverse teorie dello sviluppo umano, esaminando i contributi di importanti autori come Piaget, Wallon, Freud e Gessell. Si approfondirà inoltre l'influenza delle teorie dell'apprendimento e la prospettiva sovietica sullo sviluppo motorio.

Obiettivi

  • Analizzare il ruolo della motilità nelle seguenti teorie dello sviluppo evolutivo:
  • Teoria di Piaget
  • Concezione psicobiologica di R. Wallon
  • Modello psicoanalitico
  • Teoria della maturazione di A. Gessell
  • Teorie dell'apprendimento
  • Prospettiva sovietica

Motricità e Teorie Generali dello Sviluppo Umano

È importante sottolineare che l'interesse principale degli autori citati non era focalizzato esclusivamente sullo studio dello sviluppo motorio (Ds motore). Tuttavia, le loro teorie offrono spunti preziosi per comprendere la relazione tra motricità e sviluppo umano.

Tra gli autori e le teorie considerate troviamo:

  • Piaget e le sue idee sullo sviluppo psicologico dei bambini
  • Gessell e la sua teoria sulla maturazione
  • Freud e gli autori psicoanalitici
  • I teorici del comportamentismo e dell'apprendimento
  • Vygotskij, Leont'ev, Zaporozhets, El'konin e la prospettiva sovietica

2.1. Il Ruolo della Trazione nella Teoria Piagetiana

Jean Piaget si è dedicato a comprendere e spiegare come i bambini acquisiscono la conoscenza. Dal punto di vista di questo argomento, il suo contributo è rilevante perché evidenzia il ruolo fondamentale delle azioni motorie nell'accesso alla conoscenza.

Secondo Piaget, le abilità motorie sono coinvolte a diversi livelli nello sviluppo delle funzioni cognitive: "Il cognitivo si poggia sul motore. Tutti". Anche se l'uomo può pensare senza agire direttamente sugli oggetti, manipolandoli mentalmente, ciò non riduce il ruolo della motricità nello sviluppo umano.

2.1. Le Reazioni Circolari Secondarie

Secondo Piaget, il bambino si muove provocando cambiamenti nell'ambiente circostante. Queste variazioni, a loro volta, stimolano il bambino a muoversi ulteriormente, innescando un ciclo di interazioni che contribuiscono allo sviluppo cognitivo.

Piaget identifica diverse fasi dello sviluppo, caratterizzate da differenti modalità di interazione con l'ambiente e di elaborazione delle informazioni:

  • Intelligenza sensomotoria (0-1 anno)
  • Intelligenza preconcettuale (1,5-4 anni)
  • Intelligenza intuitiva (4-8 anni)
  • Intelligenza operatoria concreta (8-12 anni)
  • Intelligenza formale (dai 12 anni)

In tutte queste fasi, la motricità gioca un ruolo cruciale, seppur con modalità differenti, nello sviluppo delle capacità cognitive.

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