Nietzsche: Critica alla Metafisica e al Linguaggio
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Testo 5: Critica Metafisica
Aspetto:
Per i filosofi tradizionali, l'aspetto diventa causa di errore, una mera apparenza. Ciò che deriva dai sensi è considerato poco realistico, poiché la realtà che cambia sembra mostrare l'impossibilità di un vero e stabile. Questi filosofi hanno cercato la verità in un mondo al di là di noi, un mondo reale in contrasto con quello apparente. Questa negazione dell'apparenza è una critica tedesca.
Salvo il diritto:
Il pregiudizio della ragione si riferisce all'egitticismo, all'odio verso il cambiamento e il divenire, che spingono a cercare la stabilità in un mondo immaginario creato da concetti vuoti, dove c'è solo caos ed evoluzione. Anche nella consapevolezza che questo è un errore, ne abbiamo bisogno per il semplice fatto di essere già parte dei concetti linguistici con cui parliamo e pensiamo.
Testo 6: Linguaggio Critico
Sostanza:
Il concetto di sostanza è oscuro (ciò che è di per sé, e non in un altro) e ha diverse interpretazioni. Gli empiristi, tra cui Locke, hanno criticato l'abuso che i razionalisti hanno fatto di questo concetto. Per il filosofo empirista, la sostanza era qualcosa di cui non abbiamo un'impressione, a parte alcune caratteristiche che percepiamo. Nietzsche sembra concordare con Locke nella sua critica della sostanza.
Io:
Questo è un altro caso di concetto creato dalla ragione, ma in realtà è completamente vuoto, perché non vi è una sostanza pensante immutata nel tempo. La metafisica del linguaggio e il feticismo ci inducono in errore, presupponendo il sé come sostanza.
Testo 7: Linguaggio Critico
Concetto di Essere:
Per Nietzsche, i concetti sono il risultato di un processo di astrazione che ignora la peculiarità di ciò che cerca di descrivere. In questo testo, si riferisce specificamente al concetto che pretende di riferirsi alla realtà nel suo complesso e trasformarsi in un ente che non ammette il cambiamento e l'individualità.
Ragione:
La ragione, facoltà umana che ci distingue dagli animali, così lodata dai razionalisti, è per Nietzsche un "ingannatore femminile", che non ha idee innate, che ci inganna, reinterpretando l'evidenza dei sensi, fuorviandoci e creando mondi privi di verità.
Testo 8: Critica Metafisica
Mondo Apparente / Mondo Reale:
Per Nietzsche, il mondo apparente è il mondo percepito dai sensi, l'unico reale. Tuttavia, la metafisica tradizionale ha immaginato un altro mondo, chiamato verità, immutabile e perfetto. Ma queste caratteristiche non corrispondono a nulla. La ragione per la creazione di questo mondo è il risentimento verso la vita, la decadenza e il disprezzo per i valori di questa.
Decadente vita o discendente:
Un tratto distintivo della cultura occidentale è la difesa di valori antitetici alla vita e la fede in un mondo reale come base di questi valori. Questo declino è stato seguito da diversi periodi, dall'armonia tra il dionisiaco e l'apollineo del mondo greco antico al presente, che ci offre l'opportunità di superare il platonismo.