Nietzsche: Divenire, Superuomo e la Critica alla Cultura Occidentale
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Spiegazione dei Termini Sottolineati
Unità
Il termine Unità significa che la realtà, il mondo, è un unico principio dal quale tutto deriva. Mentre i nostri sensi possono percepire molte cose diverse, in realtà, tutte sono ridotte a un'unica entità, chiamata physis (natura), sostanza, ecc. Tutti i filosofi che credono nell'unità negano la realtà del movimento, che è precisamente ciò che viene espresso con il concetto di Divenire.
Divenire
Il Divenire è un termine che designa l'essere come un processo, e che comprende ogni cambiamento: movimento, trasformazione, generazione, corruzione. Nella filosofia greca, si parla dell'essere come sempre in opposizione al concetto di essere statico. L'affermazione del divenire, dell'essere mutevole, si identifica con una concezione dinamica della realtà, una visione unica che, secondo Nietzsche, assume la sua vera natura storica.
Analisi Tematica del Testo
In questo estratto da "Il crepuscolo degli idoli", Nietzsche pone le basi della sua critica alla metafisica e alla cultura occidentale in generale. A partire da Platone, la filosofia ha istituito una doppia struttura della realtà:
- Un mondo soprasensibile, il mondo delle Idee, durevole, immutabile e divino.
- Un mondo sensibile, erroneo e mutevole.
Il primo mondo era considerato reale, il secondo una copia imperfetta del mondo delle Idee.
Nel testo viene menzionato Eraclito, il quale, a differenza di quanto sostenuto dalla tradizione filosofica (e in contrasto con la scuola eleatica di Elea, di cui Parmenide era un membro prestigioso), non fu ingiusto verso i sensi. Per Nietzsche, i sensi mostrano solo l'essere vero delle cose, che è puro divenire. L'errore tradizionale non proviene dai sensi, ma dalla ragione, dall'interpretazione che la ragione dà della testimonianza dei sensi, descrivendola come prova di inganno o illusione, e inventando il "mondo reale". Il gioco di Nietzsche con la terminologia platonica è evidente e continuo, ripetendo la dualità tra "mondo apparente" e "mondo reale". Ma lo fa per affermare esattamente il contrario: ciò che finora è stato ritenuto apparente è il vero, mentre il "mondo reale" è pura invenzione.
La Posizione Filosofica di Nietzsche nel Testo
Nietzsche critica la cultura occidentale su tre fronti principali:
- La Metafisica: La critica alla metafisica inizia con Socrate e Platone, che istituiscono l'"errore dogmatico" di credere nell'esistenza di "cose in sé". Questa idea è stata ripresa dal Cristianesimo. Secondo Nietzsche, Socrate e Platone pervertono lo spirito originale greco.
- La Morale: Nella critica morale, le parole "buono" e "cattivo" si riferivano inizialmente, rispettivamente, alle classi nobili e alle classi volgari. Tuttavia, le classi volgari hanno cambiato il significato, attribuendo a "buono" i valori e a "cattivo" i disvalori della classe superiore, in modo che valori come la sofferenza e la povertà sono diventati "buoni". Ciò ha comportato uno squilibrio nel nostro modo di intendere i valori.
- La Scienza: La critica della scienza è diretta al meccanicismo e al positivismo. Nietzsche è contro ogni concezione che pretenda di ridurre la vita a concetti acquisibili. La vita è molto più ampia e complessa.
I contributi di Nietzsche furono molto provocatori e critici. La sua filosofia parte dal concetto di "morte di Dio", che appare in molte delle sue opere come "Così parlò Zarathustra", e il tema è trattato anche in "L'Anticristo". Questo significa che i grandi valori occidentali sono caduti, nessuno crede più nelle promesse dell'Occidente, e Nietzsche critica anche una morale decadente.
Il Nichilismo
Il Nichilismo è la consapevolezza che non c'è una bussola in questa vita, non ci sono valori assoluti. Questo può essere positivo o negativo:
- Negativo: Se si approfitta miseramente della situazione, cadendo nel vuoto e nella disperazione.
- Positivo: In quanto la consapevolezza dell'assenza di valori assoluti è il primo passo per creare un nuovo modo di intendere la vita.
Nietzsche ritiene che il nichilismo negativo sia pericoloso e possa causare guerre ideologiche.
Il Superuomo
Il nichilismo positivo apre la strada al concetto di Superuomo (Übermensch). Secondo Nietzsche, il Superuomo deve essere un superamento dell'uomo attuale, che si trova a metà strada. Il Superuomo dovrebbe essere il vero uomo, colui che impara a dire sì alla vita, contrariamente all'uomo pieno di amarezza. Il Superuomo verrà quando avrà compiuto le tre trasformazioni di cui parla Nietzsche:
- Il cammello diventa leone.
- Il leone diventa bambino.
Il cammello è l'uomo con l'onere morale, il leone è l'uomo capace di affrontare il nichilismo positivo, il bambino è il Superuomo che si associa felicemente alla vita.
La Volontà di Potenza e l'Eterno Ritorno
La prospettiva del Superuomo si esprime come Volontà di Potenza. La Volontà di Potenza è l'impulso all'essere, la forza vitale. Tutto tende a essere, a creare, a vivere. La Volontà di Potenza è l'affermazione del principio della vita.
La Volontà di Potenza è anche creazione e accettazione dell'Eterno Ritorno (concetto fondamentale nella filosofia di Nietzsche). L'Eterno Ritorno è l'idea che tutto si ripeterà esattamente come lo stiamo vivendo adesso. Volere vivere la vita in modo tale che si desideri che tutto si ripeta all'infinito è l'essenza di questa accettazione.