Nietzsche: Morte di Dio, Nichilismo e Critica alla Morale

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Il Concetto di Dio e la Morte di Dio

Il Concetto di Dio (Punto 4)

Il concetto di Dio: Nietzsche si riferisce al Dio del cristianesimo, ma anche a tutto ciò che lo può sostituire, perché Dio non è un'entità, ma piuttosto un luogo, una figura possibile del pensiero, rappresenta l'Assoluto. Dio è una metafora per esprimere la realtà che si presenta come la Verità e il Bene, come l'area target presunta che può servire da riferimento per la menzogna al di là di questa esistenza e senso. Tutto ciò che serve agli uomini per dare senso alla vita, ma che comunque proviene al di fuori della vita, è simile a Dio: natura, progresso, rivoluzione, scienza, prese come realtà assolute, sono simili a Dio. Quando Nietzsche dichiarò che Dio è morto, si intende che gli uomini vivono disorientati, non serve più come l'orizzonte ultimo in cui hanno sempre vissuto, che non c'è una luce che possa guidarci in modo completo.

La Continuazione della "Morte di Dio" (Punto 5)

Per Nietzsche, l'uomo può e deve vivere senza l'assoluto, nell'"innocenza del divenire". È la condizione per la comparsa del Superuomo.

Il Nichilismo in Nietzsche

Il Nichilismo e la Decadenza della Vita (Punto I.2.1)

Per Nietzsche, il nichilismo ha diversi significati:

  1. Il nichilismo e la decadenza della vita: La cultura che crede nell'esistenza di una realtà assoluta, una realtà in cui sono collocati i valori oggettivi di Verità e Bene, è una cultura nichilista. Dal momento che nel cristianesimo la realtà assoluta è incentrata sulla figura di Dio, che si oppone al mondo delle cose naturali, la cultura cristiana e tutta la cultura occidentale è nichilista, in quanto dirige tutta la sua passione e speranza verso qualcosa di inesistente (Dio, il mondo cristiano ideale e i filosofi), trascurando così l'unica realtà esistente: la realtà del mondo che offre un certo senso, la realtà della vita.

Il Nichilismo Attivo (Punto I.2.2)

  1. Nichilismo attivo: È anche la filosofia nichilista che cerca di mostrare come i valori dominanti siano un niente, un'invenzione. Nietzsche è nichilista in questo senso, in quanto propone la completa distruzione di tutti i valori esistenti e la loro sostituzione con valori radicalmente nuovi. Questo nichilismo è una fase necessaria per la nascita di un nuovo momento nella storia della cultura, per incontrare di nuovo il "senso della terra", l'emergere di una nuova moralità e un uomo nuovo: il Superuomo.

Il Nichilismo Passivo (Punto I.2.3)

  1. Nichilismo passivo: È una conseguenza della "morte di Dio": appare la coscienza della natura radicalmente infondata della credenza nel soprannaturale, nel mondo dello spirito, della fede religiosa. Per secoli la nostra cultura ha trovato il fondamento dei valori in qualcosa di trascendente e in una visione per cui l'esistenza ha un senso, la vita ha un senso perché qualcosa di esterno ad essa glielo conferisce. Con la morte di Dio subentra la crisi di significato e la convinzione che ogni cosa sia insostenibile, vuota, senza significato. Il "nichilista passivo" non crede in nessun valore, in quanto ritiene che ogni valore sia possibile solo se Dio esiste, e Dio non esiste. Finisce in preda alla disperazione, all'inerzia, alla rinuncia del desiderio, al suicidio.

Critica alla Moralità Tradizionale e alla Religione

La Moralità Tradizionale (Punto III.3)

La moralità tradizionale: Il dogmatismo morale consiste nel credere nell'oggettività e nell'universalità dei valori morali. La moralità tradizionale, dice Nietzsche, è totalmente sbagliata, perché i valori morali non hanno un'esistenza oggettiva, né come dimensione delle cose, né come realtà che sono al di beyond di esse, in un mondo oggettivo: i valori sono creati dagli uomini. La morale tradizionale era anche convinta che le leggi morali si applichino a tutti gli uomini e che se qualcosa è buono, sia buono per tutti. Nietzsche nega questa seconda caratteristica del dogmatismo morale: se davvero i valori esistessero in un mondo reale e la loro oggettività fosse universale, non sarebbero creati dagli uomini. In realtà, i valori sono creati, e quindi cambiano e sono diversi nel tempo e in ogni cultura.

La Religione (Punto III.4)

Lo stato d'animo che promuove il successo delle credenze religiose e l'invenzione di un mondo religioso è il risentimento, il non sentirsi a proprio agio nella vita, il desiderio di nascondere la dimensione tragica dell'esistenza. Nietzsche affronta i seguenti punti della religione cristiana:

  • La "Metafisica Cristiana"

    Il cristianesimo è "platonismo per il popolo": condivide lo stesso spirito vitale che anima Platone, l'incapacità di accettare tutti gli aspetti della vita e il desiderio di trovare qualche conforto al di fuori di questo mondo.

  • La Morale Cristiana

    Il cristianesimo promuove i valori della "morale degli schiavi" (umiltà, sottomissione, povertà, debolezza). Questa moralità volgare è il risentimento dello schiavo contro ciò che è alto, nobile, unico ed eccezionale. Con il cristianesimo si presenta una delle idee più malsane della nostra cultura: l'idea di colpevolezza.

  • Politeismo contro Monoteismo

    Anche se tutte le religioni sono false, alcune sono più adatte di altre. Il politeismo è falso, ma meglio esprime la ricchezza del fatto che il monoteismo non è così radicalmente separato dalla vita.

La Filosofia di Nietzsche: Verso una Nuova Prospettiva

La Morte di Dio: Una Nuova Interpretazione (Punto B.1 / I.1)

Quando Nietzsche predica la morte di Dio, non significa che Dio esisteva e poi è morto (un assurdo). Questa teoria afferma semplicemente che la fede in Dio è morta, per esprimere qualsiasi credenza in entità assolute. Ecco i principali aspetti di questa concezione:

  1. Dio non crea l'uomo, ma l'uomo crea Dio.
  2. La fede in Dio è servita per dare conforto agli uomini dalla miseria e dalla sofferenza in questo mondo. È una conseguenza della vita in declino e incapace di accettare il mondo come una dimensione tragica; l'idea di Dio è un rifugio per coloro che non possono accettare la vita.
  3. La "morte di Dio": Nietzsche ritiene che questo sia un evento in corso, siamo in un momento storico fondamentale, perché ha visto la necessità di porre fine a tale fede.

Voci correlate: