Ortografia Italiana: Regole di B, V, G e J e Funzioni Sintattiche
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Regole Ortografiche della B
- Si scrivono con la B le parole che iniziano con ben- o bene-: benvenuto, vantaggio.
- Si scrivono con la B i verbi che terminano in -tribuire: distribuire.
- Si scrivono con la B le parole che iniziano o finiscono con bio- (quando significa 'vita'): biologo, microbiologia.
- Si scrivono con la B le parole che iniziano con bi-, bis-, biz- (quando significano 'due', 'due volte'): bisillabo, bisnonno.
- Si scrive B quando precede una consonante o è l'ultima lettera della parola: braccio, blusa, assolvere, club.
- Si scrive B dopo al-: albicocca. Eccezioni: Álvaro, alveolo.
- Si scrivono con la B i verbi che terminano in -bir: ricevere. Eccezioni: bollire, servire, vivere.
- Si scrivono con la B le parole che terminano in -bilità, -bundo, -bunda: possibilità, errabondo. Eccezioni: civiltà e mobilità.
- Si scrive B nelle desinenze dell'imperfetto indicativo dei verbi della prima coniugazione e del verbo andare: -aba, -abas, -ava, -avamo, -avate, -avano.
- Si scrivono con la B le parole che iniziano con bu-, bur-, bus-: sedia, burla, ricerca.
Regole Ortografiche della V
- Si scrivono con la V le parole che iniziano con val-, eva-, evi-, evo-: valutare, evitare, evocare. Eccezione: ebano.
- Si scrivono con la V i verbi che terminano in -olvere: ritornare.
- Si scrivono con la V le forme del presente indicativo, congiuntivo e imperativo del verbo andare: vado, vada, vai.
- Si scrivono con la V gli aggettivi che terminano in -ava, -ave, -avo, -eva, -evo, -iva, -ivo: ottavo, grave, breve, relativo.
- Si scrive V dopo ad- e in-: avverbio, inviare.
- Si scrive V nelle forme dei verbi che non hanno né B né V all'infinito: ebbi (da avere).
Regole Ortografiche della G
- Si scrive G nella sillaba -gen-: gente, agenzia. Eccezioni: assenzio e zenzero.
- Si scrivono con la G i verbi che terminano in -ger, -gir: cogliere, dirigere. Eccezioni: tessitura e rettifica.
- Si scrive G nella sillaba finale -gente: decente. Eccezioni: cassa e orologio.
- Si scrivono con la G le parole che iniziano con gest- e geo-: gesto, geografia.
Regole Ortografiche della J
- Si scrivono con la J le parole che derivano da altre che hanno la J dopo le vocali a, o: cassiere (da cassa).
- Si scrive J nella desinenza -jeria: orologeria.
- Si scrivono con la J tutte le parole che terminano in -aje, -eje: paesaggio, eseguire. Eccezione: egemonia.
- Si scrive J nelle forme dei verbi che non hanno né G né J all'infinito: ho guidato.
Funzioni Sintattiche: Attributo, Complemento Oggetto (CD) e Complemento Indiretto (CI)
Attributo
L'attributo è una frase che accompagna sempre i verbi copulativi e si riferisce al soggetto, con cui concorda in genere e numero.
Complemento Oggetto (CD)
Il complemento oggetto è la parola o il gruppo di parole che si riferisce a una persona, un animale o una cosa su cui ricade l'azione espressa dal verbo e che ne delimita e concretizza il significato.
Complemento Indiretto (CI)
Il complemento indiretto è la parola o il gruppo di parole che rappresentano la persona, l'animale o la cosa a cui si riferisce indirettamente l'azione espressa dal verbo.