Il Pensiero di John Locke: Conoscenza, Politica e Liberalismo
Classificato in Filosofia ed etica
Scritto il in italiano con una dimensione di 4,64 KB
Il Pensiero di John Locke
Il pensiero di Locke nasce dalla sua preoccupazione per le questioni etiche e politiche, che Locke sottopone a trattamento scientifico. Ma questo progetto richiede che egli delinei le possibilità della nostra conoscenza. Così troviamo in Locke una teoria della conoscenza e una teoria politica.
A differenza dei razionalisti, Locke pensa che la ragione non sia univoca, né onnipotente né infallibile (solo aspira a una conoscenza probabile), ma sia una guida per tutto il sapere.
Teoria della Conoscenza
Non ci sono idee innate; la mente nasce tabula rasa, dato che tutte provengono dall'esperienza. Per determinare la loro origine è necessario studiare i meccanismi psicologici di associazione e la combinazione di idee.
Un'idea è tutto ciò che conosciamo da esperienze esterne (sensazione) o interne (riflessione); è un'immagine o rappresentazione della realtà.
Tipi di Idee
Le idee sono:
- Semplici: quando sono ricevute passivamente e non possono essere scomposte in altre idee. Derivano da esperienze esterne (sensazione) o da esperienza interiore (riflessione), o dal sentire e dal pensare contemporaneamente.
- Complesse: quando la mente le produce da idee semplici, per associazione o combinazione. Sono di tre tipi:
- Sostanze: che rappresentano cose particolari che hanno esistenza in sé; la sostanza in sé non si conosce, ma se ne assume l'esistenza.
- Modi: che rappresentano i modi di essere della sostanza.
- Relazioni: la giustapposizione di idee semplici e complesse che ci permette di percepire il mondo come un tutto organizzato.
Dopo aver analizzato le idee, si studia il linguaggio e le idee espresse in parole. La mente forma idee astratte e generali, che sono rappresentate da termini più generali. Così, ci riferiamo ai generi di cose (genere, specie...). Ma ciò che esiste realmente sono gli individui, non le generalità.
Teoria Politica: Il Liberalismo
Stabiliti i limiti e le possibilità della conoscenza, Locke presenta la sua teoria politica, incentrata sul paradigma del liberalismo.
Stato di Natura e Contratto Sociale
Nello stato di natura c'è una legge naturale che disciplina i rapporti umani, secondo cui siamo tutti uguali e liberi di esercitare il diritto alla vita e alla proprietà. Questo diritto è limitato dal diritto uguale degli altri. Per garantire il rispetto reciproco è necessario un accordo. Questo rispetto reciproco non esclude il diritto di punire le violazioni della legge di natura.
Gli uomini si organizzano in società civile tramite un accordo (il contratto sociale) per evitare la guerra e garantire pacificamente i diritti naturali.
Il Potere Civile
In questa società, la libertà non deve essere esposta a un potere maggiore di quello scelto di comune accordo. Questo potere (il potere civile) non può essere assoluto né arbitrario, per cui è necessaria la separazione tra:
- Potere Legislativo: l'assemblea che vara leggi uguali per tutti.
- Potere Esecutivo: subordinato alle leggi e incaricato di attuarle; prevede anche il potere federativo, che regola i rapporti dello Stato con gli altri Stati.
Il liberalismo politico di Locke limita il potere della monarchia e legittima la separazione tra il re e il parlamento. Il popolo deve essere il giudice dei governanti.
D'altra parte, lo Stato deve tutelare i diritti civili (vita, libertà, proprietà), ma non occuparsi della salvezza dell'anima.
Tolleranza Religiosa
Il potere civile non deve intervenire in materia religiosa, né la Chiesa può intervenire in materia civile o usare la forza.
Etica e Morale
Definito il quadro della convivenza tra gli individui, Locke propone una morale che non si fonda su principi morali universali e innati.
Il bene e il male morale sono definiti dal piacere (ricompensa) e dal dolore (punizione) derivanti dal rispetto o dalla violazione della legge. Questo principio si applica alle leggi esistenti:
- La legge divina: che determina ciò che è peccato e ciò che è dovere.
- La legge civile: che determina il crimine e l'innocenza.
- La legge dell'opinione: basata su ciò che in ogni paese o comunità è considerato vizio o virtù.
La sua teoria del diritto naturale ispirerà la difesa dei diritti umani.