Il Pensiero di Kant: Dalla Critica della Ragion Pura all'Illuminismo
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La Filosofia Critica di Immanuel Kant
Critica della Ragion Pura
In quest'opera fondamentale, Kant distingue due usi della ragione: l'uso teoretico (la metafisica) e l'uso pratico (l'etica). La ragione è definita 'pura' quando non è mescolata con elementi empirici, ovvero quando opera a priori.
Sulla possibilità della metafisica come scienza, Kant giunge a una conclusione celebre:
"Io dovetti dunque sopprimere il sapere per far posto alla fede."
La conclusione è che la metafisica kantiana è agnostica sul piano teoretico, ma fonda la sua validità sui postulati della ragion pratica: Dio, la libertà e l'immortalità dell'anima.
Fondazione della Metafisica dei Costumi
Quest'opera tratta di etica e, soprattutto, presenta la triplice formulazione dell'imperativo categorico:
- "Agisci in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere nello stesso tempo come principio di una legislazione universale."
- "Agisci in modo da trattare l'umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo."
- "Agisci in modo che la volontà, in base alla massima, possa considerare contemporaneamente se stessa come universalmente legislatrice." (Questa formulazione sottolinea l'autonomia della volontà e il concetto di un "regno dei fini").
Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?
In questo saggio, Kant presenta le sue idee sul significato dell'Illuminismo, proponendolo come un progetto morale e politico aperto al progresso.
L'Illuminismo è definito come "l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso". Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. L'Illuminismo, quindi, richiede la libertà di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi, senza timore.
Rapporto con Altri Filosofi
L'influenza dell'Empirismo
Kant fu fortemente influenzato dall'empirismo. David Hume, in particolare, lo portò a respingere le pretese della "filosofia dogmatica" del razionalismo, "risvegliandolo dal suo sonno dogmatico".
Dall'empirismo, Kant accetta il principio che ogni conoscenza inizia con l'esperienza. Tuttavia, ne riconosce anche i limiti: l'esperienza non può fondare giudizi universali e necessari, ma solo giudizi particolari e contingenti (i giudizi sintetici a posteriori).
La conoscenza umana, quindi, può applicarsi solo a ciò che viene dato ai sensi (il fenomeno), mentre ciò che è oltre i sensi (il noumeno) è inconoscibile. Questa tesi porta Kant ad affermare che la metafisica non è possibile come scienza teoretica, anche se il mondo morale, attraverso la ragion pratica, apre la via a un rapporto dell'uomo con il soprasensibile.