Percezione Visiva e Psicologia della Gestalt: Principi di Raggruppamento e Indizi di Profondità
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Il Fenomeno della Percezione Visiva e la Psicologia della Gestalt
Il fenomeno della percezione visiva è stato studiato a lungo dalla psicologia della forma, la Gestalt. La Gestalt si chiede: “Perché le cose appaiono come appaiono?”. La Gestalt ha dimostrato che la percezione sensoriale, e, in particolare, la percezione visiva, svolge un ruolo creativo. Essa, infatti, non registra passivamente i dati della realtà come sono oggettivamente, ma è attiva: classifica e interpreta le sensazioni.
I Principi di Raggruppamento della Gestalt
Max Wertheimer, fondatore della Gestalt, ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti: si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati che riceviamo attraverso la vista. I principi più importanti sono:
- Principio di Vicinanza: Siamo portati a raggruppare oggetti vicini tra loro.
- Principio di Somiglianza: Siamo portati a raggruppare oggetti simili tra loro.
- Principio di Continuità: Tendiamo a raggruppare gli oggetti che possono essere visti l'uno come continuazione dell'altro.
- Principio di Chiusura: Siamo portati a raggruppare gli elementi in modo che formino una figura chiusa, che tendiamo a completare nonostante le parti mancanti.
- Principio di Pregnanza: Raggruppiamo gli elementi che possono costituire una figura semplice, regolare, simmetrica.
- Principio di Buona Forma: Raggruppiamo gli elementi per ottenere la figura più semplice.
La Percezione della Profondità: Indizi e Meccanismi
Un'altra caratteristica della nostra vista è la percezione della profondità: quando osserviamo un ambiente, infatti, alcuni oggetti ci sembrano più vicini, altri più lontani, altri l'uno a fianco dell'altro. La realtà ci risulta quindi tridimensionale. Quando le immagini arrivano sulla retina dell'occhio sono però appiattite, bidimensionali. Senza che ne siamo consapevoli, il cervello analizza le immagini e, utilizzando una serie di indizi, stabilisce la loro distanza e quindi la profondità. Tali indizi sono i seguenti:
Indizi Fisiologici della Profondità
- Accomodazione: Il cristallino mette a fuoco la luce riflessa dagli oggetti, modificando la propria curvatura a seconda della loro distanza. Il nostro cervello, dalla portata della curvatura e dalla tensione del muscolo ciliare, deduce la prossimità o meno dell'oggetto inquadrato.
- Divergenza Binoculare: I nostri occhi sono distanti tra loro e, per questo, ognuno di essi invia un’immagine diversa al cervello, tanto più diversa quanto più l'oggetto è vicino. Questo dipende dall’angolo che si forma nella visione tra i due occhi. Per calcolare la distanza, la mente compie un tipo di ragionamento inconscio: se le immagini retiniche dell’oggetto “A” sono più simili tra loro delle immagini retiniche dell'oggetto “B”, vorrà dire che l'oggetto “A” è più lontano.
- Convergenza Binoculare: Per mettere a fuoco un oggetto, perché la sua immagine cada sulla fovea (punto di maggior acutezza visiva dell'occhio), gli occhi devono compiere una rotazione verso l'interno proporzionale all'angolo creato dalle due visioni: più l'oggetto è vicino, maggiore sarà la rotazione. Per capire meglio questo fenomeno, toccate col dito la punta del naso e fissatelo: avrete la sensazione di essere strabici, perché le pupille si sono avvicinate molto tra loro. In questo caso, la mente pensa che, siccome gli occhi ruotano molto e l'attenzione dei muscoli oculomotori è maggiore, l'oggetto che guardate è più vicino.
Indizi Pittorici e Prospettici
Oltre agli indizi fisiologici, il cervello utilizza anche indizi visivi presenti nell'immagine stessa per percepire la profondità.
Indizi Pittorici
- Grandezza: Oggetti più grandi sembrano più vicini di oggetti simili, ma più piccoli.
- Interposizione: Viene percepito come più vicino l'oggetto che ne copre un altro, parzialmente o totalmente.
- Ombreggiatura: Appaiono più vicine le parti illuminate di un oggetto e più distanti quelle in ombra.
Indizi Prospettici
- Posizione rispetto all'orizzonte: Sembra più lontano un oggetto posto più in alto rispetto a uno collocato più in basso.
- Prospettiva Lineare: La convergenza di linee in un punto di fuga crea il senso della profondità.
- Prospettiva Aerea: I contorni di cose molto distanti appaiono meno nitidi rispetto a quelli di cose più vicine, come quando vediamo in lontananza le montagne.