Personaggi e Trama de Il Cavaliere di Olmedo di Lope de Vega
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Personaggi
Ne Il Cavaliere di Olmedo compaiono numerosi personaggi maschili: Don Alonso, Don Rodrigo, Don Fernando, Don Pedro, Tello, il Re Don Juan, il connestabile, il servo Mendo e un contadino. Tuttavia, i personaggi maschili che risultano veramente influenti ai fini della trama sono tre: Don Alonso, Don Rodrigo e Tello.
Don Alonso
Don Alonso, o "El Caballero de Olmedo", è il protagonista dell'opera. Giunge a Medina, dove si innamora perdutamente di Doña Inés. L'autore lo presenta come un cavaliere bello, affascinante e gentile, ma al tempo stesso valoroso e molto coraggioso.
Don Rodrigo
Don Rodrigo è il promesso sposo di Doña Inés e rappresenta l'antagonista del Cavaliere di Olmedo. L'autore lo descrive come una persona vile, che agisce con tradimento nei confronti del suo rivale.
Tello
Tello è il servo di Don Alonso e agisce come complice nella relazione del suo padrone con Doña Inés.
Doña Inés
Il suo personaggio corrisponde al prototipo della dama. È bella e nobile. È l'oggetto del desiderio e si innamora a prima vista di Alonso. Pur essendo sottomessa all'autorità paterna, inganna il padre dicendogli di volersi fare suora per poter incontrare il suo amato. È al centro del conflitto amoroso.
Fabia
Fabia ricorda il prototipo della Celestina: è una mezzana che si occupa anche di vendita di cosmetici. Alonso si rivolge a lei perché, essendo straniero a Medina, ha bisogno che agisca come messaggera. Non è chiaro se utilizzi la stregoneria per far innamorare Inés di Alonso; sembra infatti che la giovane lo avesse già notato. L'opera menziona più volte i suoi presunti poteri. Fabia si reca a casa di Inés senza rivelare le sue vere intenzioni: inizialmente parla con il padre della sua defunta madre, poi gli mostra i prodotti che vende e, infine, riesce a parlare con Inés per conto di Don Alonso. È Fabia che fa cantare la canzone su Don Alonso, che funge da premonizione della sua morte. Tuttavia, Alonso ignora l'avvertimento, e la sua morte per omicidio compie la profezia della canzone.
Leonor
Leonor è la sorella di Inés e la sua confidente, aiutandola a nascondere la relazione con Alonso. È un personaggio che Lope de Vega non approfondisce molto. Non vengono forniti dettagli sul suo amore per Don Fernando, né sulla sua reazione alla condanna a morte di lui. Aiuta la sorella a gestire il padre, ma non approva completamente il modo in cui Inés porta avanti la sua relazione segreta.
Sintesi degli Atti
Primo Atto
Nel primo atto avviene l'incontro a Medina tra Doña Inés e Don Alonso, che si innamora perdutamente di lei. Per poterla contattare, Don Alonso si avvale dell'aiuto di Fabia, una vecchia mezzana. Anche Don Rodrigo è promesso a Inés e cerca di ostacolare l'idillio nascente tra i due giovani. Inizialmente, Don Rodrigo sospetta soltanto che Don Alonso sia interessato a Doña Inés, ma con il progredire dell'azione scenica, i suoi sospetti trovano conferma. Di conseguenza, il padre di Doña Inés si mostra contrariato, poiché ha già promesso la figlia a Don Rodrigo, il quale inizia a manifestarsi come un uomo rancoroso e inadatto a lei.
Secondo Atto
Per superare gli ostacoli emersi nel primo atto, Doña Inés finge di voler diventare suora. Approfittando di questa scusa, Tello e Fabia si introducono in casa sua fingendosi insegnanti. Inés dice al padre che Fabia le insegnerà le pratiche religiose e che Tello, il servo di Don Alonso, le farà da maestro di latino. In questo modo, i due possono agire da intermediari tra gli innamorati, il cui vero piano è quello di fuggire insieme. In questo atto arriva a Medina anche il Re Giovanni II, che, approfittando della sua permanenza in città e conoscendo la fama di Don Alonso, gli conferisce l'abito di cavaliere di un prestigioso ordine. La gelosia di Rodrigo nei confronti di Alonso cresce sempre di più.
Questo atto, come il primo, mantiene un tono più leggero e a tratti comico, in contrasto con il finale tragico. Tuttavia, già compaiono chiari presagi di un esito fatale, come il sogno premonitore di Don Alonso sulla morte di un cardellino alla fine dell'atto. Questo secondo atto rappresenta il punto cruciale dello sviluppo della trama.
Terzo Atto
In quest'ultimo atto si assiste all'epilogo tragico. Don Alonso, dopo aver dimostrato il suo grande valore durante le feste taurine e aver umiliato Don Rodrigo con i suoi successi di fronte al Re, si mette in viaggio per tornare a Olmedo. Tello rimane a Medina nel tentativo di ottenere da Fabia, con l'inganno, parte della ricompensa ricevuta. Questa assenza permette a un umiliato e geloso Rodrigo, insieme all'amico Don Fernando e ai loro servi, di tendere un'imboscata ad Alonso. Lo attaccano a sorpresa e a tradimento sulla strada per Olmedo, uccidendolo per poi fuggire. Tello arriva troppo tardi e, come all'inizio dell'opera, sente una canzone popolare che annuncia la morte del cavaliere:
Che stanotte hanno ucciso il cavaliere,
la gloria di Medina,
il fiore di Olmedo.
Nel frattempo, a casa di Inés, il Re e altri nobili lodano il coraggio di Alonso, e la giovane comunica al padre di aver finalmente accettato di sposarlo. Proprio mentre il padre acconsente, arriva Tello e racconta l'omicidio. I due assassini vengono scoperti e condannati a morte. Inés, distrutta dal dolore, decide di entrare veramente in convento, compiendo così il destino che aveva solo finto di desiderare.