Piani Quinquennali Sovietici e Crisi del '29: Impatto sull'Economia e Ascesa del Totalitarismo
Classified in Storia
Written at on italiano with a size of 3,26 KB.
I Piani Quinquennali per l'Economia Nazionale dell'URSS
I piani quinquennali per l'economia nazionale dell'URSS furono una serie di progetti internazionali per lo sviluppo economico centralizzato dell'Impero Russo in espansione. Questo progetto, sviluppato dalla Commissione di Pianificazione Statale, si basava sulla "teoria delle forze produttive", che faceva parte delle linee guida generali del Partito Comunista per lo sviluppo economico. Il completamento del piano divenne il fiore all'occhiello della burocrazia sovietica. Questi piani consistevano nella pianificazione dell'economia ogni cinque anni. Diversi piani quinquennali non furono portati a termine nel periodo assegnato (alcuni terminarono con successo prima del previsto, mentre altri furono abbandonati).
L'Europa tra le due Guerre: Il Crollo del 1929
Nel 1929, le aziende iniziarono a risentire della sovrapproduzione, che portò alla diminuzione del valore delle azioni e alla riduzione dei profitti aziendali. Si iniziò a vendere le azioni per realizzare un profitto e l'offerta massiccia di titoli portò a un prezzo inferiore e a nuove vendite. Le società crollarono, le banche fallirono e le famiglie andarono in rovina; l'economia crollò e le banche chiusero (Martedì Nero). Il Giovedì Nero (24 ottobre 1929) si verificò il panico degli investitori, in quanto vi erano 13 milioni di azioni in vendita e nessun acquirente, provocando il tracollo di investitori e banche. Il crollo del '29, ovvero il crollo della borsa di New York, portò a una diffusa depressione economica in tutti i settori dell'economia e in tutti i paesi capitalisti. Le banche fallirono perché i debitori non potevano pagare i mutui; la maggior parte delle banche aveva accettato le azioni come garanzia per i finanziamenti; la gente voleva ritirare i soldi dalle banche; le banche non avevano liquidità; si verificò una crisi bancaria e 4.000 banche chiusero, rovinando milioni di famiglie. Questa crisi si aggravò per la mancanza di credito alle industrie e ai consumatori, impedendo i consumi. Nel settore industriale, a causa della riduzione dei consumi, aumentò la produzione (stock) e diminuirono i prezzi. Più di 100.000 aziende chiusero e la produzione industriale scese del 40%. La disoccupazione aumentò e la povertà si diffuse, con conseguente riduzione dei consumi; anche chi non era disoccupato temeva di diventarlo.
Caratteristiche e Principi del Totalitarismo
Lo stato e il partito fascista si identificano. La legge nomina Mussolini capo del governo e gli conferisce tutti i poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario). Viene creata la legge Rocco che vieta i partiti e i sindacati (ad eccezione di quello fascista). Il Parlamento dipende dal Gran Consiglio Fascista che ne elegge i membri. Viene istituita una Camera dei Fasci, che è un organo consultivo. Vengono eletti nuovi funzionari a livello locale e provinciale (eletti dai fascisti). Viene istituita una polizia politica di controllo e repressione fascista (OVRA). Viene firmata la "lettera Pados" e si assiste a una militarizzazione. Viene avviata una campagna per recuperare territori (svizzeri e savoiardi).