I Pilastri della Filosofia di Nietzsche: Volontà di Potenza, Superuomo ed Eterno Ritorno

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La Proposta Costruttiva di Nietzsche

In questa fase costruttiva, Nietzsche tratta i seguenti argomenti fondamentali: la Volontà di Potenza, il Superuomo e l'Eterno Ritorno del Medesimo.

La Volontà di Potenza e il Superuomo

La volontà non è un potere del singolo individuo, ma la forza da cui tutte le cose provengono e che si manifesta nei soggetti umani. Mentre per Schopenhauer la volontà è desiderio e negazione, per Nietzsche essa è potenza e affermazione. Poiché la potenza è volere di più, essa vuole tutto.

Per Nietzsche, la volontà non è semplicemente una facoltà dell'ego. Non è l'io che fa la volontà, ma, al contrario, è il desiderio di potenza che costituisce l'individuo e lo spinge oltre sé stesso, verso il tramonto (l'auto-superamento).

Pertanto, il Superuomo (Übermensch) di Nietzsche è colui che riesce a volere di più di ciò che ha amato finora, posizionandosi al di là del bene e del male.

Le Tre Metamorfosi dello Spirito

Nietzsche spiega l'immagine dell'uomo attraverso le tre metamorfosi dello spirito:

  1. Il Cammello: simbolo della volontà che sopporta il peso (il "tu devi").
  2. Il Leone: simbolo del coraggio e della volontà di libertà (l'"io voglio").
  3. Il Bambino: che è il Superuomo, Dioniso, colui che crea e distrugge secondo il ciclo dell'Eterno Ritorno.

L'Eterno Ritorno del Medesimo

L'Eterno Ritorno del Medesimo (o dell'Uguale) significa che tutto ciò che è accaduto accadrà nuovamente, infinite volte, esattamente nello stesso modo. Nietzsche lo spiega partendo dall'idea che la forza del mondo è finita, ma il tempo è infinito; pertanto, tutte le combinazioni possibili si ricombineranno nello stesso modo.

Nietzsche pone l'accento su questo pensiero, e la risposta non risiede tanto nel fatto che l'Eterno Ritorno si verifichi, quanto nel volere che accada. Tuttavia, Nietzsche stesso osservò un'incoerenza tra l'Eterno Ritorno e la Volontà di Potenza, ponendo domande come:

  • La Volontà di Potenza può o non può essere più forte dell'Eterno Ritorno? (Risposta: No, non cambierebbe l'ordine naturale).
  • Non viene data troppa importanza all'individuo (all'io)?
  • Infine, la Volontà di Potenza è da intendersi come il Dioniso-fanciullo che gioca, o come una forza cosmica che sostiene il peso della riaffermazione del mondo?

Nietzsche esita tra queste idee, ma l'idea della riaffermazione (dell'Eterno Ritorno) persevera.

L'Arte come Chiave Ermeneutica

La filosofia, fin dalle sue origini, è stata assimilata alla scienza. Ma la scienza è la sapienza del logos, della ragione. Nietzsche riteneva che la ragione non fosse valida per la comprensione della realtà.

Concludendo che la sapienza non appartiene più al logos, la scienza cessa di essere un modello per la filosofia. Nietzsche non ha elaborato la sua dottrina per mezzo della ragione, ma in contrasto con essa. Per questo motivo, si può affermare che la dottrina di Nietzsche non è stata detta, ma solo criptata. Si rende necessaria, quindi, una filosofia ermeneutica.

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