Platone: Dualismo, Cosmologia, Anima, Conoscenza, Etica e Politica
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Il Pensiero di Platone
Platone sviluppa la sua filosofia nel V secolo a.C., durante il periodo ellenistico, in una Grecia caratterizzata dalle polis, città-stato indipendenti. Atene, dopo aver sperimentato monarchia, oligarchia e tirannia, adotta la democrazia diretta, promossa da figure come Pericle. Tuttavia, la sconfitta nella guerra del Peloponneso segna l'inizio di una crisi per la città. In questo contesto di fermento politico, sociale e culturale, Platone, influenzato da Socrate e dai presocratici, elabora il suo pensiero, contrapponendosi in particolare ai sofisti.
Dualismo tra Mondo Sensibile e Mondo delle Idee
Platone postula una netta separazione tra due mondi:
- Mondo sensibile: il mondo fisico, caratterizzato da oggetti particolari e soggetti a continui cambiamenti.
- Mondo delle idee: la vera realtà, composta da idee immutabili, eterne e universali, che rappresentano l'essenza delle cose. Le idee sono intelligibili e accessibili solo attraverso il pensiero, costituendo l'oggetto di studio della scienza.
Le entità fisiche del mondo sensibile sono copie imperfette delle idee, che fungono da modelli. Tra i due mondi esiste un rapporto di "presenza": le cose sensibili partecipano delle idee. Platone affronta questioni complesse come la natura delle idee, la loro gerarchia e il loro rapporto con le cose sensibili. Egli sostiene l'esistenza delle idee basandosi su tre motivazioni principali:
- Il mondo delle idee è il fondamento del mondo sensibile, garantendone stabilità e immutabilità.
- Le proprietà delle cose sensibili sono limitate e rimandano all'universalità delle idee.
- La scienza può occuparsi solo di ciò che è universale, ovvero le idee.
Cosmologia: Il Demiurgo e la Formazione del Cosmo
Platone descrive la formazione del cosmo attraverso la figura del Demiurgo, un'entità immutabile che plasma una massa materiale caotica ed eterna, preesistente nello spazio, prendendo a modello le idee eterne. Il cosmo è concepito come una sfera, con la Terra al centro, circondata dai pianeti e dalla sfera delle stelle fisse. Il movimento dell'universo si basa su armonie musicali e proporzioni numeriche.
L'Anima e la sua Tripartizione
Platone afferma un dualismo anche nell'essere umano, composto da corpo e anima. L'anima è immortale e si unisce al corpo in un processo di purificazione. Essa è divisa in tre parti:
- Anima razionale: sede dell'intelligenza, situata nel cervello, è immortale.
- Anima irascibile: fonte delle passioni nobili, situata nel torace, è mortale.
- Anima concupiscibile: sede delle passioni ignobili e degli appetiti, situata nell'addome, è mortale.
Solo l'anima razionale, creata dal Demiurgo, si separa dal corpo alla morte e, dopo diverse incarnazioni, può tornare al mondo delle idee. Il corpo è visto come un ostacolo per l'anima.
La Conoscenza come Reminiscenza e la Teoria della Linea
Platone spiega la conoscenza attraverso la teoria della reminiscenza: l'anima, prima di incarnarsi, contempla le idee, acquisendo una conoscenza certa. Tuttavia, unendosi al corpo, dimentica ciò che ha appreso. Nel corso della vita, l'uomo ricorda gradualmente le idee attraverso l'esperienza. Conoscere, quindi, significa ricordare.
Successivamente, Platone elabora la teoria della linea, che suddivide la conoscenza in due ambiti principali:
- Opinione (doxa): si basa sull'immaginazione (il grado più basso di conoscenza), che si occupa delle immagini degli esseri sensibili, e sulla credenza, che si occupa degli esseri sensibili stessi.
- Scienza (episteme): si suddivide in dianoia, il ragionamento discorsivo tipico della matematica, che si avvale di immagini visibili per giungere a conclusioni deduttive, e noesis (il grado più alto), l'intelligenza pura che conduce alla vera conoscenza delle idee.
Etica: La Giustizia come Virtù Fondamentale
L'etica platonica si concentra sulla giustizia, considerata la virtù politica principale. Platone critica i sofisti, che insegnano la giustizia come una convenzione. Egli definisce la virtù come sapienza, raggiungibile dal filosofo. La giustizia è anche definita come armonia tra le parti dell'anima: l'anima razionale deve guidare, mentre l'anima irascibile e quella concupiscibile devono essere governate dalla ragione. Solo così l'individuo può essere giusto. Altre virtù morali sono:
- Prudenza: la capacità di scegliere di volta in volta il bene (legata all'anima razionale).
- Fortezza: la capacità di compiere azioni difficili (legata all'anima irascibile).
- Temperanza: il controllo dei piaceri sensibili (legata all'anima concupiscibile).
Politica: La Società Ideale e le Tre Classi Sociali
Platone delinea uno stato ideale basato su tre funzioni essenziali: produzione, difesa e governo. La società è divisa in tre classi corrispondenti:
- Produttori: responsabili dei bisogni materiali, del commercio e della produzione di beni.
- Guardiani: responsabili della difesa dello stato.
- Governanti (filosofi): responsabili dell'organizzazione dello stato.
I governanti sono coloro in cui prevale l'anima razionale e possiedono la virtù della prudenza. I guardiani sono caratterizzati dall'anima irascibile e dalla virtù della fortezza. I produttori sono dominati dall'anima concupiscibile e dalla virtù della temperanza. La giustizia nella società si realizza quando ogni classe svolge il proprio ruolo in modo armonioso.
Contesto Storico e Influenze
Il pensiero di Platone si sviluppa nel contesto della Grecia del V secolo a.C., caratterizzata dalle polis e dalla crisi di Atene dopo la guerra del Peloponneso. La sua filosofia è influenzata da Socrate, dai presocratici e in particolare da Parmenide. La sua critica ai sofisti rappresenta un elemento centrale del suo pensiero.