Platone e Hume: Confronto tra Idee, Realtà e Causalità
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La Teoria delle Idee di Platone
Non è possibile dare una definizione comune degli oggetti in continuo mutamento, ma è possibile per altri esseri. Questi esseri erano chiamati "Idee". Le cose sono separate dalle Idee, ma partecipano di esse. Il concetto di Idea come modello o criterio di verità appare fin dalle prime opere di Platone, come nell'Eutifrone, dove si ricerca l'idea di pietà. Tuttavia, la sua formulazione definitiva si trova nei dialoghi della maturità, in particolare nella Repubblica.
La teoria sostiene che le Idee esistono indipendentemente dalle cose particolari. Non sono una "comunanza" presente nelle cose, né semplici concetti o rappresentazioni mentali. Si tratta di entità con un'esistenza reale e indipendente; ogni Idea è una sostanza (ousia).
La teoria implica un raddoppiamento del mondo, una separazione tra due regni. Da un lato, il mondo visibile delle cose particolari; dall'altro, il mondo intelligibile delle Idee. Questa duplicità è illustrata nella Repubblica attraverso l'allegoria del bene, la similitudine della linea e il mito della caverna.
Questa separazione tra i due mondi entra in crisi nelle ultime opere di Platone, come si evince dal cosiddetto argomento del "terzo uomo": se le cose sono ciò che sono perché partecipano delle Idee, dovrebbe esistere un terzo ente, diverso sia dalle cose che dalle Idee, che renda possibile tale rapporto di partecipazione. E questo, a sua volta, richiederebbe un altro ente in comune con i precedenti, in un regresso all'infinito (regressus ad infinitum).
Il Problema della Realtà e della Causalità in Hume
L'indagine sulla conoscenza
Hume indaga la natura delle prove riguardanti l'esistenza reale e le questioni di fatto. Fino a questo punto, le impressioni e la memoria sono state più che sufficienti per garantire la realtà del presente e del nostro passato. Il problema sorge con il futuro, poiché di esso non possiamo avere alcuna impressione. Tuttavia, ci sono eventi futuri che ci appaiono ovvi; ad esempio, se vediamo qualcuno pronto a sparare, siamo sicuri che il colpo partirà. Su cosa si basano queste certezze?
I fondamenti del ragionamento
Secondo Hume, i nostri ragionamenti si fondano su alcuni principi chiave:
- Tutti i ragionamenti riguardanti le questioni di fatto sembrano fondarsi sulla relazione di causa ed effetto.
- Solo attraverso questa relazione possiamo andare oltre l'evidenza della nostra memoria e dei nostri sensi.
- La causa e l'effetto non possono essere scoperti dalla ragione, ma solo dall'esperienza.
- Tutti i ragionamenti basati sull'esperienza si fondano sulla somiglianza che riscontriamo negli oggetti naturali, la quale ci induce ad aspettarci effetti simili a quelli che abbiamo osservato seguire da tali oggetti.
L'abitudine (o consuetudine) ci porta a credere che lo stesso evento possa ripetersi. La nostra sicurezza riguardo al futuro si basa quindi sull'abitudine e non su un ragionamento logico.