Platone: Vita, Opere e la Teoria delle Idee

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Platone è nato nel 427 a.C. ed è morto nel 347 a.C. Visse ad Atene e sviluppò una visione critica degli schemi politici del suo tempo. All'età di vent'anni, incontrò Socrate, un evento che segnò profondamente il suo pensiero.

Dopo un periodo di studi a Megara, Platone tornò ad Atene nel 387 a.C. e fondò l'Accademia, un centro di studi filosofici che fu chiuso da un imperatore nel 529 d.C. Dal 387 a.C. fino alla sua morte, Platone insegnò e scrisse presso l'Accademia.

Opere

Le opere di Platone sono scritte in forma di dialogo, ad eccezione dell'"Apologia di Socrate" e delle "Lettere". L'"Apologia" riporta il processo a Socrate.

  • Dialoghi della giovinezza: In questi dialoghi è difficile distinguere il pensiero di Socrate da quello di Platone.
  • Dialoghi di transizione: Iniziano a separarsi dal pensiero di Socrate e le questioni affrontate sono più orientate verso la teoria delle idee.
  • Dialoghi della maturità: In questi dialoghi emerge il pensiero originale di Platone, in particolare la teoria delle idee e il dualismo antropologico.
  • Dialoghi della vecchiaia: Platone rivede e qualifica alcune delle sue teorie precedenti.

Teoria del Dualismo Ontologico (delle Idee)

Platone divide la realtà in due mondi distinti: il mondo sensibile e il mondo delle idee. Il mondo sensibile è una copia imperfetta del mondo delle idee. Platone paragona le idee all'essere di Parmenide, affermando che sono uniche, immutabili, intelligibili e perfette. Le idee sono la vera essenza delle cose e l'anima le conosce perché proviene dal mondo delle idee.

Le idee non esistono nelle cose materiali, ma sono entità perfette e complete. Platone stabilisce una gerarchia tra le idee, ponendo l'idea del Bene al vertice.

Il mondo sensibile è il mondo in cui viviamo, una realtà intermedia tra l'essere e il non-essere, una copia del mondo delle idee creata dal Demiurgo.

Il Mito della Caverna

Il mito della caverna illustra la condizione umana. Immaginiamo prigionieri incatenati in una caverna, che scambiano le ombre proiettate sul muro per la realtà. Solo liberandosi dalle catene e uscendo dalla caverna, si può accedere alla vera conoscenza.

Dualismo Antropologico (Pensiero Dualistico)

Platone concepisce l'uomo come composto da corpo e anima, un'unione temporanea e accidentale. Per spiegare la natura dell'anima, utilizza il mito del carro alato.

L'anima è paragonata a un carro trainato da due cavalli: uno docile (l'anima irascibile) e uno indisciplinato (l'anima concupiscibile). L'auriga rappresenta la ragione, che deve guidare il carro e controllare i cavalli. Quando l'anima concupiscibile prende il sopravvento, l'anima precipita nel corpo.

L'anima rimane legata al corpo fino a quando non raggiunge un equilibrio. Platone crede nella reincarnazione, perché alcune anime necessitano di più vite per raggiungere l'equilibrio. Il corpo è visto come una prigione, una punizione per l'anima che si è allontanata dal mondo delle idee e si è legata al mondo sensibile.

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