Platone: Teorie Fondamentali e Obiezioni alla sua Filosofia Politica

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Dialogo Menone

Nel Dialogo Menone, Socrate diventa il protagonista. Socrate si trova nel Menone e cerca di dimostrare che la teoria della reminiscenza è corretta. I Sofisti avevano sostenuto che l'acquisizione della saggezza fosse impossibile (il passaggio dal "non so" al "so"). Il dialogo contraddice questa tesi esponendo la teoria della reminiscenza.

Innanzitutto, il dialogo presenta la teoria. Socrate interroga uno schiavo per insegnargli la matematica e, in questo modo, dimostrare la possibilità di acquisire conoscenza. Disegna un quadrato e chiede: "Quanto dovrebbe misurare il lato del nuovo quadrato per avere una superficie doppia rispetto al primo?" Lo schiavo, al terzo tentativo, trova la soluzione.

Qui sorge una critica a questo dialogo: si osserva come Socrate, ponendo le domande, stia in realtà suggerendo la risposta allo schiavo, mettendo in discussione la spontaneità della scoperta.

Dialogo Fedone

Nel Dialogo Fedone, Fedone racconta ai discepoli di Socrate che al suo maestro resta un solo giorno di vita. Platone, per confortare il gruppo, affronta il tema dell'immortalità dell'anima.

Per spiegare ciò, è necessaria una comprensione del contesto del dialogo. (Si ricordi che Platone presuppone l'esistenza di verità assolute, che possiamo raggiungere, ma non attraverso i sensi, che non sono affidabili per questo scopo).

Platone cerca di dimostrare l'immortalità dell'anima. La sua argomentazione, se accettata come vera, implicherebbe che l'immortalità sia certa da qualsiasi punto di vista. Non è possibile dimostrare la falsità di questa teoria, ma si tratta di un'ipotesi che Platone presenta come vera.

La critica che viene mossa è che, poiché ognuno pensa in modo diverso, non si può accettare questa tesi come verità assoluta. Le idee relative a ciascun oggetto variano tra le persone. Ad esempio, l'idea associata alla parola "gatto" (o "CAT" / "GATO" in altre lingue) varia da persona a persona, dipendendo dalle esperienze individuali con tale animale.

Critiche alla Repubblica di Platone

Vengono mosse diverse critiche alla visione di Platone esposta nella sua opera principale, la Repubblica.

Critiche Specifiche

  • Una critica riguarda la figura del re filosofo e la sua presunta infallibilità. Come descritto nella Repubblica, lo Stato ideale è governato da un filosofo. Il re filosofo, essendo in possesso della conoscenza della Verità assoluta (che per Platone è unica e universale), dovrebbe prendere decisioni giuste e inattaccabili, liberando lo Stato dalla critica. Tuttavia, sorge il dubbio se il sovrano direbbe sempre la verità o potrebbe agire in modo ingannevole.

  • Viene anche criticata la natura autoritaria della società platonica, che sembra non rispettare la libertà individuale. Tuttavia, secondo Platone, le decisioni prese da un sovrano giusto e conoscitore della Verità sarebbero le più corrette e infallibili. Per questo motivo, si argomenta che, invece di concentrare il potere in una sola persona, esso dovrebbe essere diviso per garantire un controllo reciproco ed evitare abusi.

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