La Poesia Spagnola nel Dopoguerra: Correnti e Autori Chiave

Classificato in Lingua e Filologia

Scritto il in italiano con una dimensione di 2,8 KB

La Poesia Spagnola nel Dopoguerra: Contesto e Correnti

La Guerra Civile Spagnola fu un tragico spartiacque che divise il secolo in due parti disuguali. La letteratura, e in particolare la poesia, viveva un'epoca di splendore, tanto da far parlare di una seconda Età d'Argento o Età d'Oro. Autori delle Generazioni del '98 e del '14 pubblicavano ancora le loro opere, mentre la Generazione del '27 era al culmine della sua produzione.

L'Impatto della Guerra sulla Letteratura

Il conflitto portò alla morte di alcuni poeti (come Federico García Lorca), all'esilio per altri e alla censura per tutti. Tra gli esiliati si annoverano figure illustri come:

  • Juan Ramón Jiménez
  • León Felipe
  • Luis Cernuda
  • Jorge Guillén

La "Poesia Radicata"

Tra coloro che rimasero in Spagna, si affermò una logica di "normalizzazione", ovvero l'accettazione di una poesia neoclassica e di forme tradizionali (il sonetto e la metafora). Questa corrente prediligeva argomenti considerati "poetici" quali l'amore, la religione e il patriottismo. Si tratta di una poesia che offre una visione della Spagna imperiale e religiosa, che talvolta può risultare retorica vuota e, in ogni caso, al di là delle specifiche circostanze del tempo, priva di critica sociale.

Questo fenomeno è ciò che Dámaso Alonso definì "poesia radicata". Si sviluppò attorno a riviste dai titoli evocativi di glorie passate, come El Escorial e Garcilaso, i cui componenti si consideravano i "creatori della Gioventù" (tra cui García Nieto, Luis Rosales, Leopoldo Panero).

La "Poesia Sradicata"

Questa visione poetica coesisteva con un'altra che reagiva agli eccessi formalisti del gruppo precedente, adottando un linguaggio diretto e quotidiano che rompeva le barriere del "linguaggio poetico". In metrica, si preferivano i versi liberi e il verso sciolto per esprimere il disagio esistenziale dell'uomo del suo tempo e una nascente attenzione sociale. La questione religiosa assumeva qui un tono esistenziale, intriso di invocazioni a un Dio silenzioso di fronte alla sofferenza umana. Come affermò Victoriano Crémer: "meno perfezione e più urlo".

Questo gruppo si diffuse in province attraverso riviste come León e Tifón, con autori quali il già citato Victoriano Crémer ed Eugenio de Nora. La "poesia sradicata", termine coniato da Dámaso Alonso, trova la sua massima espressione nel suo libro Hijos de la ira (pubblicato nel 1944). Nello stesso anno, un altro poeta della Generazione del '27 rimasto in Spagna dopo la guerra, Vicente Aleixandre, pubblicò Sombra del Paraíso. Entrambi i titoli furono punti di riferimento fondamentali per lo sviluppo che la poesia avrebbe preso in seguito.

Voci correlate: