Le Prime Due Generazioni di Computer: Innovazioni e Evoluzione
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Le Prime Due Generazioni di Computer: Un'Analisi Dettagliata
La storia dei computer è segnata da evoluzioni tecnologiche significative. Le prime due generazioni, in particolare, rappresentano un periodo di trasformazione radicale nell'informatica.
Prima Generazione (1940-1950): L'Era delle Valvole a Vuoto
Basata su tubi a vuoto, componenti elettronici simili a bulbi, che potevano essere organizzati in due stati diversi: taglio e saturazione. Questo permise la costruzione di sistemi digitali basati sulla logica binaria.
I computer principali costruiti in questa generazione includono:
L'ENIAC (1947): Composto da 17.500 valvole e 7.200 diodi a cristallo. Poteva addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere numeri decimali. Riempiva il basamento della University of Pennsylvania e consumava 100kW di energia elettrica. La sua velocità di elaborazione raggiungeva le cinquemila addizioni al secondo.
L'EDVAC (1949): È stato il primo computer con la filosofia di John von Neumann, con il programma memorizzato insieme ai dati.
L'UNIVAC (1951): Considerato il primo computer commerciale, fu acquistato dalla S. U. Census Bureau degli Stati Uniti.
IBM 701 (1952): La risposta di IBM all'UNIVAC, il primo computer elettronico costruito da IBM, capace di eseguire 17.000 operazioni al secondo.
Questi computer utilizzavano schede perforate e nastri perforati come periferiche di input e output. La programmazione avveniva direttamente in linguaggio macchina, molto distante dal linguaggio umano.
I computer di prima generazione erano utilizzati per gestire grandi volumi di informazioni, come le liste elettorali. A causa della complessità del loro utilizzo e del loro costo elevato, il numero di macchine costruite era molto limitato e destinato a un piccolo gruppo di utenti (grandi aziende).
Seconda Generazione (1950-1960): L'Avvento del Transistor
L'elemento base di questa generazione è il transistor, con caratteristiche elettroniche simili al tubo a vuoto, ma molto più piccolo e con un minore consumo di energia.
I computer principali costruiti in questa generazione includono:
Trad (1955) di Bell Labs: Il primo computer costruito interamente a transistor. Conteneva circa 800 transistor, consumava circa 100 watt e occupava solo un metro cubo.
IBM 7070 (1959): Poteva eseguire più operazioni contemporaneamente, come la realizzazione di calcoli e la lettura di schede perforate. Se il programma principale si fermava un attimo, ad esempio perché l'unità lettore di schede non era pronta, il computer poteva eseguire un'altra operazione fino a quando il programma principale era pronto a continuare.
IBM 1401 (1960): Una versione più economica della IBM 7070, destinata ai clienti di piccole dimensioni.
DEC PDP-5 (1963): Un minicomputer che avrebbe raggiunto il suo pieno sviluppo nella generazione successiva. Oltre alle sue dimensioni ridotte e al consumo energetico inferiore, il suo grande vantaggio era che la programmazione veniva effettuata tramite linguaggi di alto livello (più vicini al linguaggio umano). A tal fine, furono creati nuovi programmi che traducevano le istruzioni dal linguaggio di alto livello in linguaggio macchina.
Apparvero memorie basate su elementi elettromagnetici come i nuclei di ferrite, che consentivano una maggiore capacità in meno spazio.
Questi computer erano meno complessi da costruire e utilizzare, e il loro utilizzo aumentò massicciamente, perché erano più affidabili. Tuttavia, solo le grandi aziende potevano permetterseli.