Principi Fondamentali del Diritto Romano: La Codificazione delle Dodici Tavole
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Tavola I: L'In Ius Vocatio (Chiamata in Giudizio)
- Se qualcuno è citato in giudizio (*in ius*), bene. Se non si presenta, si ricorre alla testimonianza e alla cattura.
- Se si tenta di evitare o fuggire, si ricorre alla forza (*manus iniectio*).
- Se vi è malattia, età avanzata o disabilità, si deve concedere una sella (o veicolo). Se non lo si vuole, non si è obbligati a fornirla.
- Il garante del proprietario deve essere un proprietario. Se il proprietario è povero, si può andare garante per lui.
- Quando fate un patto, pubblicizzatelo. Se non si raggiunge un accordo, si deve presentare il caso al *comitium* o nel *forum* prima di mezzogiorno (*ante meridiem*).
- Le esposizioni orali devono avvenire con entrambi presenti. Dopo mezzogiorno, la controversia è aggiudicata a favore di chi è presente. Se entrambi sono presenti, si accettano le osservazioni fino all'ultimo momento prima del tramonto.
Tavola II: De Iudiciis (Sui Giudizi)
Secondo autori come Gaio, la somma della *sponsio* (scommessa sacramentale) era di 50 o 500 assi. Se la controversia riguardava la libertà di un uomo, anche se molto preziosa, la scommessa era di 50 assi.
- Se si ha una grave malattia, o un giorno fissato per la controversia, a prescindere dalla capacità di giudicare del convenuto o dell'arbitro, la giornata sarà quindi rinviata.
- Chi si rifiuta di testimoniare, deve essere chiamato a gran voce davanti alla porta di casa sua per tre giorni.
Tavola III: De Aere Confesso (Esecuzione)
- Dopo che il debito è stato riconosciuto (*aeris confessi*) o la cosa è stata aggiudicata (*res iudicata*), si concedono 30 giorni.
- Dopo tale lasso di tempo, si può esercitare la *manus iniectio*. Il debitore sarà presentato al tribunale.
- Se non si conforma al giudice, né fornisce alcuna risposta, il creditore può prenderlo, incatenandolo in corde o catene, di 15 libbre al massimo, o meno, a discrezione.
- Se il debitore vuole, può vivere a proprie spese. In caso contrario, sarà nutrito con l'equivalente di un chilo di farro (*pane fárreo*) al giorno. Si consiglia di dare di più.
- Dopo tre mercati (*nundinae*), si annuncerà l'ammontare del debito.
- Al terzo mercato, si applica la sanzione: il debitore può essere venduto oltre il Tevere (*trans Tiberim*) o, se ci sono più creditori, il suo corpo può essere tagliato a pezzi (se la divisione non è proporzionale, non è considerata frode).
(Aulo Gellio: il debitore nel frattempo può raggiungere un compromesso e fare offerte per un periodo di 60 giorni. In questi giorni può essere incatenato e presentato all'assemblea del pretore. Può pagare il denaro richiesto in tribunale. Dopo il terzo giorno si applica la sanzione inflitta, o viene venduto oltre il Tevere a stranieri).
Tavola IV: De Iure Patrio (Patria Potestas)
Se il genitore ha venduto il figlio per tre volte, il figlio è libero dalla *patria potestas* del padre.
Tavola V: Eredità e Tutela
Come è stato stabilito per il denaro e altre cose in materia di tutela, così deve essere per legge.
- Se si muore senza testamento, l'erede mancante sarà il più vicino nella successione agnatizia. Se non c'è successione agnatizia, l'eredità andrà alla famiglia Gentile.
- Secondo Gaio, coloro che non sono tenuti da tutore, secondo la Legge delle XII Tavole, sono sotto la tutela agnatizia.
- Se qualcuno è alienato, gli *agnati* e i *gentiles* hanno autorità su di lui e sul suo denaro. Ma se non ho avuto custodia, sarà (... un padre di famiglia o un tutore).
- (Secondo Ulpiano) Quando la legge si riferisce al datore di lavoro e al liberto, l'eredità... questa famiglia sarà in questa famiglia.
Tavola VI: Nexum e Mancipatio
- Quando si fa un accordo verbale (*nexum*) o una *mancipatio*, ciò che è dichiarato è legge (*uti lingua nuncupassit, ita ius esto*).
- Se coloro che hanno deciso di incorporare una trave (*tignum*) in un edificio insieme, non si può staccare... Come una vite strappata dal suolo, salvo che sia separata dall'edificio o si raccolga l'uva, allora può essere presa.
- Secondo Caio, se una moglie non vuole cadere sotto la *manus* del marito, si accordano che questa sia assente per tre notti consecutive, interrompendo così l'uso (*usus*) di quell'anno.
Tavola VII: Proprietà e Confini
- (Secondo Varrone, l'area che circonda il muro, il *limes*, è larga due piedi e mezzo). Se non si raggiunge un accordo, la controversia è giudicata da tre arbitri.
- È obbligatorio mantenere sgombra la strada. Se la strada è impraticabile, si può passare dove si vuole.
- Se l'acqua piovana causa danni... (Secondo Ulpiano, se l'acqua è dannosa per un individuo, egli ha diritto a ottenere il risarcimento dei danni dal proprietario).
Tavola VIII: Delitti e Pene
- Chi causa un danno per magia... (*Carmen*, formule magiche).
- Se per la lesione di un membro non è stato raggiunto un accordo, si applica la legge del taglione (*talio*).
- Se si rompe un osso di un uomo libero (a mano o con la frusta), la sanzione è di 300 assi. Se è uno schiavo, 150 assi. Se il danno è lieve, la sanzione è di 25 assi.
- Chi causa danni a un altro, deve risarcire il danno causato.
- Chi incanta i frutti altrui, o si appropria del miele altrui (secondo Plinio, merita di essere impiccato in onore di Cerere, ma se è un bambino in età prepuberale, si sceglie tra la fustigazione o il pagamento del doppio del danno).
- Se la persona ha commesso il furto durante la notte, se viene ucciso, è a norma di legge.
- Se il furto avviene di giorno e il ladro si difende con le armi, si deve gridare per implorare aiuto.
- Lance et Licio: Procedura attraverso un piatto e una corda legata attorno alla vita per entrare nella casa del sospetto e individuare l'oggetto del *furtum*.
- Se il furto è stato evidente (*furtum manifestum*), il danno è punito il doppio.
- Se il datore di lavoro (*patronus*) froda un cliente, è detestato (*sacer esto*, una sanzione religiosa, punibile con la morte).
- Chi è stato testimone o ha tenuto la bilancia (*libripens*) e si rifiuta di testimoniare, viene dichiarato indegno e incapace di testimoniare.
- Se l'arma sfugge dalla mano e causa la morte involontaria... Si deve offrire un ariete (sacrificio espiatorio).
Tavola IX: Diritto Pubblico
- Non si proporranno leggi che stabiliscano privilegi (*privilegia*) per singoli individui.
- Non si deciderà sulla pena di morte se non tramite l'assemblea plenaria (*comitia centuriata*).
Tavola X: Diritto Sacro e Funerario
- Il morto non può essere sepolto o cremato all'interno della città.
- Non si userà legna lavorata per il rogo.
- Le donne non devono graffiarsi le guance, né fare lamenti eccessivi al funerale.
- Non si raccolgano le ossa del defunto per celebrare un secondo funerale (eccetto in caso di morte in battaglia).
- Chi ottiene una corona, per il suo patrimonio, l'onore e le virtù (per il coraggio in battaglia), può tenerla in occasione dei funerali.
- Non si seppellirà oro con il defunto, ma se i denti sono legati con oro, non è considerata frode se viene sepolto o cremato con esso.
Tavola XI: Le Leggi Inique (Tabulae Iniquae)
[Sposalizio della plebe con i patrizi]
Secondo Cicerone, i primi decemviri scrissero 10 tavole con la massima correttezza e prudenza. L'anno dopo, altri decemviri li sostituirono, aggiungendo altre due tavole che qualificavano come leggi inique, e stabilendo sanzioni per i matrimoni: una legge inhumanissima che proibiva il *connubium* (matrimonio) tra patrizi e plebei.
(Secondo Tuccitano, i decemviri suggerirono l'intercalare dei giorni di calendario... che furono rivelati con pompa, come afferma Cicerone).
Tavola XII: Leggi Supplementari e Penali
- Se uno schiavo ha commesso un furto o causato danni... (si applicano le azioni nossali (*actiones noxales*), per cui il genitore o il proprietario del reo deve risarcire il danno o consegnare il colpevole).
- Se si rivendica falsamente la proprietà... si nomineranno tre arbitri i cui criteri condanneranno al doppio del danno.