Principi Fondamentali e Soggetti Attivi nel Procedimento Penale Italiano
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Caratteristiche della Giurisdizione e Principi Processuali
La giurisdizione si fonda su principi cardine quali: unità, indipendenza, imparzialità, esclusività e competenza.
Principio di Immediatezza
In continuità con il principio di oralità, anche nella fase plenaria si manifesta il principio di immediatezza. Questo impone che il giudice, prima di emettere la sentenza, debba avere un rapporto diretto con le parti, i testimoni, gli esperti e con gli oggetti di studio, affinché possa fondare la propria decisione su basi solide. Esso comporta due conseguenze fondamentali:
- Il giudice deve considerare prioritariamente le prove assunte in relazione diretta con il fatto da giudicare.
- Lo standard della prova deve essere valutato il più presto possibile dopo la sua assunzione.
Il principio richiede anche un'immediatezza temporale, poiché le impressioni e i ricordi tendono a svanire dalla memoria dei componenti del collegio giudicante.
Distinzione tra Chi Insegna, Chi Non Riesce a Porvi Rimedio e Chi Decide
Si fa riferimento a tematiche quali la violenza di genere, il sequestro di persona e i reati di lesioni personali.
L'Ufficio del Pubblico Ministero (PM): Ruolo e Funzioni
Il Pubblico Ministero (PM) è formalmente una parte del processo poiché promuove l'azione giudiziaria, sollecitando gli interventi dei giudici, formulando richieste, presentando argomentazioni e offrendo elementi di prova in un ricorso. Dal punto di vista materiale, rappresenta l'interesse pubblico alla realizzazione della giustizia, agendo sia in opposizione che in competizione con la difesa.
In qualità di autorità pubblica, il PM è tenuto, sia nella fase di indagine che in quella dibattimentale, a considerare sia le circostanze avverse che quelle favorevoli all'imputato.
Il Principio del Contraddittorio
Un requisito fondamentale del principio del contraddittorio è che non può esserci processo senza che vi sia un'accusa formulata da qualcuno al di fuori dell'organo giudicante.
Esercizio del Potere Punitivo Statale
Lo Stato, nell'esercizio del diritto di punire, si articola nel procedimento penale agendo in due ruoli distinti: come richiedente (accusa) e come decisore (giudice).
Azione Penale del PM
- Il PM esercita l'azione penale che ritiene opportuna, ad eccezione dei casi riservati esclusivamente alla querela privata.
- Legittimazione nei reati perseguibili d'ufficio: Il PM ha l'obbligo di sostenere l'azione punitiva e, se del caso, la richiesta di risarcimento che si accumula nel procedimento penale, salvo rinuncia o riserve esplicite.
- Reati perseguibili a querela di parte: L'azione prosegue solo su querela privata. Il PM non può intervenire in questi processi.
- Reati semi-pubblici: La denuncia da parte della persona offesa o del suo legale rappresentante è il presupposto di ammissibilità. Non può esserci azione del PM prima della denuncia, ma una volta avviato il processo, il PM deve intervenire come se si trattasse di reati pubblici. Corrisponde al PM denunciare gli episodi in cui la vittima è un minore, un incapace o un disabile.
Le Diverse Figure di Accusa
Accusatore Particolare (Parte Civile) e Pubblico Ministero
Qualsiasi accusa privata (persona offesa o non offesa) può costituirsi parte nel processo, a prescindere dalla vittima, affiancando il PM.
- Il procuratore speciale è parte processuale (solitamente attiva e in attesa) nell'esercizio dell'azione penale, per il risarcimento del danno punitivo, salvo rinuncia o riserva.
A) Requisiti Soggettivi per l'Accusa Privata
L'esercizio dell'azione penale come accusa privata è aperto a:
- Cittadini spagnoli e stranieri.
- La fornitura delle garanzie richieste per la causa, se non esenti per trattati internazionali o reciprocità.
- Capacità di essere parte nell'accusa privata: Si intendono persone fisiche e giuridiche.
La legittimazione ad agire è considerata equivalente alla capacità di agire, equiparata all'esercizio dei diritti civili. Le persone giuridiche devono comparire tramite rappresentante legale.
La legittimità è data dall'essere persona offesa o danneggiata dal reato:
- Persona Offesa: Il legittimo proprietario del bene leso o messo in pericolo dal reato.
- Persona Danneggiata: Chi subisce una conseguenza dannosa a causa del reato.
Generalmente coincidono, ma non sempre (es. omicidio). Strettamente parlando, solo la vittima dovrebbe agire come accusa privata per interesse personale nella punizione; il danneggiato potrebbe esercitare solo l'azione popolare, ma la legge consente anche al danneggiato di agire come accusa privata.
B) Requisiti Oggettivi
Si riferiscono alla classe di reati per i quali può essere esercitata l'azione penale (pubblici e semi-pubblici, escludendo solo quelli privati).
- Reati pubblici: L'accusa privata può affiancare il PM, che sarà sempre presente.
- Reati semi-pubblici: Appare l'accusa privata insieme al PM, che è obbligatorio.
- L'accusa privata è autonoma rispetto al PM (può sostenere l'accusa anche se il PM si ritira).
- In genere, la parte civile segue il procedimento penale, ma non interviene nell'azione punitiva.
Per i reati semi-pubblici, la denuncia dell'offeso o danneggiato (o del suo legale se minore/incapace) è necessaria per l'avvio del processo. In questi casi, non è richiesta la costituzione come accusa privata, ma la denuncia è sufficiente per avviare il procedimento.
C) Requisiti di Attività dell'Offeso o Danneggiato
La persona offesa o danneggiata può comparire in due modi:
- Formulare una querela che avvia il processo e costituisce la parte. La mera presentazione della denuncia avvia solo il meccanismo procedurale.
- Offerta di azioni in un processo continuo: Se è stata offesa nella fase di indagine, avrà diritto di assistere al dibattimento e di esercitare l'azione civile (o rinunciarvi). In questo caso, compare tramite atto scritto, firmato da avvocato e procuratore, chiedendo di essere ammesso come parte. Questo comporta un limite preclusivo: nel processo ordinario, fino alla fase istruttoria; nel processo abbreviato, fino all'apertura del dibattimento.
L'Esercizio dell'Azione Popolare
L'azione penale può essere esercitata da persone che non hanno lo status di persona offesa o danneggiata.
- Contesto storico: Se l'atto criminale compromette l'ordine sociale, si riconosce a tutti i membri della società il diritto di chiedere, a nome dell'interesse collettivo, il ristabilimento dell'ordine violato.
- È un'azione contingente e attiva, agendo come parte autonoma; come l'accusa privata, può agire anche se il PM non la sostiene.
A) Requisiti Soggettivi dell'Azione Popolare
- Tradizionalmente, solo i cittadini spagnoli. Attualmente si accetta l'esercizio anche da parte di persone giuridiche (es. sindacati, associazioni di consumatori).
B) Requisiti Oggettivi
L'attore popolare non è né offeso né danneggiato dal reato, poiché non occupa una posizione giuridica lesa o minacciata; agisce a difesa dell'ordinamento giuridico per perseguire l'ordine sociale della giustizia.
- L'attore popolare interviene solo nei procedimenti per reati pubblici.
C) Requisiti di Azione
L'esercizio dell'azione popolare richiede necessariamente la denuncia, anche se il processo è già iniziato.
- L'ammissione della denuncia è subordinata al fatto che l'attore popolare fornisca una cauzione, del tipo e dell'importo determinati dal giudice.
Necessità dell'Intervento del Difensore
Processo Ordinario
Se è richiesta la nomina o la designazione di un difensore, lo stesso vale per l'avvocato, tranne nel caso di assistenza al detenuto o carcerato.
Processo Abbreviato
Qui non si distingue se l'avvocato è stato nominato dalla parte stessa o assegnato d'ufficio. Nel primo caso, l'avvocato sarà nominato dal Decano; nel secondo, il difensore d'ufficio assunto inizialmente la difesa e la rappresentanza, non essendo necessario l'intervento di un avvocato fino alla fase di apertura del dibattimento.
L'intervento del Pubblico Ministero è sempre obbligatorio dopo la conclusione delle indagini preliminari.
Esempi di Autodifesa dell'Imputato
In alcuni casi si può parlare di legittima difesa dell'imputato, ovvero la partecipazione diretta e personale dell'imputato al processo per preservare la sua libertà, o per evitare la condanna o ottenere la pena minima possibile (diritto di difendersi).
Il Codice di Procedura Penale (CPP) mostra varie manifestazioni di questa autodifesa, ad esempio:
- Proporre ricusazioni oralmente durante l'udienza (art. 58).
- Nomina di esperti (art. 356).
- Presenza degli imputati alle ispezioni visive con dichiarazioni personali (art. 333).
- Indicare testimoni quante volte si desidera (art. 400).
- Diritto all'ultima parola (art. 739).
L'esempio più chiaro è la prova dei reati, per la quale non è richiesta la presenza di avvocato o procuratore.
Elementi della Pretesa Punitiva: Aspetti Oggettivi
È necessario stabilire l'elemento oggettivo della pretesa punitiva.
Fatto Storico e Identificazione del Credito
La narrazione degli eventi da parte dell'accusatore è fondamentale per identificare il credito. Questo frammento di realtà fattuale è ciò che si intende perseguire e serve a verificare se i fatti sono realmente accaduti. Questo oggetto costituisce il fatto reato (gli eventi che si sarebbero verificati in un dato momento e che possono comportare conseguenze penali).
Teorie sull'Identificazione del Fatto Reato
Esistono due teorie opposte su cosa debba essere considerato elemento identificativo del reato:
- Teoria Naturalistica: Concentrata solo sul fatto puro, senza alcuna valutazione.
- Teoria Normativista: Identifica i fatti riconducibili a una disposizione di diritto penale applicabile al caso.
Attualmente è necessario combinarle adeguatamente. Il reato è un fatto storico, ma questi eventi non devono essere isolati dalla visione d'insieme delle norme.
Potere di Discriminazione e Nucleo Tipico
È necessario considerare gli elementi essenziali del diritto penale per definire quali eventi costituiscono un particolare reato. Il nucleo sono gli atti esecutivi tipici ai sensi della legge penale.
Si considera lo stesso evento quando vi è identità, almeno parziale, nelle condotte tipiche realizzate, e quando questa identità sussiste, anche involontariamente, in caso di concorso di persone, o quando vi è un bene giuridico leso o messo in pericolo, ovvero il cosiddetto "contenuto materiale dell'ingiusto".
Si richiede omogeneità dei reati, ovvero che l'interesse giuridicamente protetto sia qualitativamente uguale o affine (es. due reati di furto, o lesioni e tentato omicidio).
Fondamento Giuridico e Qualificazione del Fatto
Un problema aggiuntivo è se, oltre al fondamento fattuale, facciano parte dell'oggetto dell'azione penale anche il fondamento giuridico e la qualificazione del reato.
La Corte non è vincolata dalla qualificazione giuridica operata dalle parti; applica ai fatti le norme giuridiche pertinenti, potendo modificare la qualificazione giuridica sostenuta dall'accusa, purché la nuova sussunzione giuridica corrisponda a norme giuridiche omogenee.
Il bene giuridico protetto, salvo uniformità, non deve influenzare la determinazione dell'oggetto del processo.
Limiti del Giudice nella Qualificazione
- Procedimento Ordinario (reati gravi): La Corte è vincolata al titolo sostenuto dall'accusa. Se il giudice rileva un errore manifesto nella descrizione giuridica e vuole imporre una sanzione più elevata, dovrebbe suggerire alle parti di richiedere la riqualificazione. La legge consente anche la combinazione di aggravanti o attenuanti nelle forme di partecipazione e livelli di esecuzione (se l'accusa non accetta la tesi della Corte, non può accogliere la riqualificazione proposta). Questo evita oneri eccessivi per la parte accusatrice.
- Procedimento Abbreviato: La Corte può comminare una pena più severa rispetto alle conclusioni delle tariffe, ma solo se espressamente una delle parti ha adottato l'impostazione che il giudice o la Corte potrebbero aver esposto.
Richiesta Specifica della Pena
La richiesta specifica della pena non deve servire come elemento identificativo della domanda.
- Nel processo ordinario per reati gravi, il giudice non è vincolato dalla sanzione specifica richiesta.
- Nel giudizio abbreviato, esiste un vincolo sulla pena richiesta: "la pena non può superare quella richiesta per il reato più grave".