Principi e Struttura dell'Atto Amministrativo: Un Compendio Giuridico

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Concetti Fondamentali del Diritto Amministrativo

Capacità di Agire e Partecipazione Amministrativa

Le cause che modificano la **capacità di agire** sono: nazionalità, età, malattia, la condanna e l'interdizione dai pubblici uffici.

Esistono tre modalità di partecipazione alle funzioni amministrative:

  • La **partecipazione organizzativa**, che prevede l'incorporazione dei cittadini negli organi amministrativi.
  • La **partecipazione funzionale**, che coinvolge i cittadini in qualità di funzioni amministrative, senza essere tenuti a partecipare.
  • La **partecipazione cooperativa**, in cui il privato, senza cessare di essere tale e senza adempiere funzioni pubbliche, interviene sostenendo l'interesse generale in un senso specifico che l'amministrazione avoca a sé.

L'Atto Amministrativo: Definizione e Caratteristiche

L'**atto amministrativo** può essere definito come una dichiarazione unilaterale, non politica, dell'amministrazione, nell'ambito del diritto amministrativo. L'atto presuppone l'esistenza di una prestazione da parte dell'amministrazione.

Dalla comparsa di un atto, l'azione amministrativa può essere contestata amministrativamente o legalmente. L'atto è quindi oggetto di un controllo da parte dell'amministrazione, basato sulla legge.

L'emergere dell'atto, ai sensi del diritto amministrativo, si può individuare dalla **Rivoluzione Francese**.

Gli **atti amministrativi** sono affermazioni in quanto sono manifestazioni con rilevanza esterna. Essi possono essere:

  • **di volontà**: importano imprese legali che creano o modificano situazioni giuridiche (es. penali);
  • **di desiderio**: l'amministrazione può esprimere il proprio desiderio di trasformare o creare determinate situazioni giuridiche (es. opposizioni);
  • **di prova**: l'amministrazione può dare la propria opinione su una questione (es. punteggio);
  • **di conoscenza**: quando l'amministrazione sottolinea e dimostra certi fatti (es. certificazione).

I più importanti sono gli atti di volontà, poiché contengono l'unilateralità della creazione di diritti e obblighi.

Questi **atti unilaterali** sono quelli dichiarati, a differenza dei contratti, in quanto in questi ultimi sono richieste almeno due volontà, mentre nel caso dell'amministrazione essa può imporre determinati comportamenti agli individui in conformità con la legge.

Per loro natura, non esistono regole per distinguere tra gli atti e le norme giuridiche. Gli atti sono soggetti al diritto amministrativo e si distingue tra atto e azione amministrativa.

Nell'amministrazione, vi sono alcuni atti amministrativi che non sono soggetti al diritto amministrativo ma al diritto privato (i cosiddetti **atti separabili**).

Tipologie di Atti Amministrativi

I **tipi di atti**, quanto agli effetti sui singoli individui, sono:

  • **Atti favorevoli (pro)**: quando ampliano le possibilità legali e fiscali. Esempi: ingressi, concessioni, permessi, approvazioni.
  • **Atti sfavorevoli (lien)**: quando limitano le prestazioni. Esempi: sanzioni, espropriazione, divieti.

Per quanto riguarda i soggetti, si distinguono gli atti destinati ai cittadini che non sono oggetto di un rapporto speciale con l'amministrazione e quelli destinati a chi ha un rapporto speciale con l'amministrazione.

Controllo Giurisdizionale e Classificazione degli Atti

Per quanto riguarda il **controllo giurisdizionale** degli atti, esistono gli atti finali e quelli che mancano di sostanzialità, non avendo un proprio significato in relazione all'intero procedimento.

Gli **atti finali** sono quelli che pongono fine, si cristallizzano e concludono il procedimento amministrativo. Questi possono essere consistenti, non impugnabili dai tribunali e non aziendali, che possono essere contestati. Sono esclusi dalla giurisdizione contenziosa quelli la cui natura è di incontrare altri atti.

Le **regole di competenza** sono predeterminate nella loro interezza (es. il prezzo di un biglietto). Gli **atti discrezionali** offrono la possibilità di decisioni autonome e di gestione.

Riflessioni Filosofiche sul Diritto

Immanuel Kant direbbe: "La legge è l'insieme delle condizioni che consentono la libertà di ciascuno di accogliere la libertà di tutti".

Ma a volte, molto più eccellente è la virtù di chi rimane fedele alla pratica del bene, anche se il paese è senza legge e soffre di cattiva amministrazione. (Confucio)



Sottomissione dell'Amministrazione alla Legge e Fonti del Diritto Pubblico

La Sottomissione dell'Amministrazione alla Legge

La **sottomissione dell'amministrazione alla legge**: come indicato all'articolo 91, comma 78, "cittadini e autorità pubbliche sono soggetti alla Costituzione e ad altre normative". In questo senso, l'articolo 103 della Costituzione afferma che la pubblica amministrazione serve oggettivamente gli interessi generali in piena sottomissione alla legge.

È così che si realizza lo **Stato di diritto**, caratterizzato dalla sottomissione della pubblica amministrazione. Storicamente, questa sottomissione è passata dal cosiddetto **sistema amministrativo**, di origine francese, che ha portato a una soluzione al problema della subordinazione della legge statale, a un sistema in cui l'amministrazione è disciplinata dalla legge. È necessario che il diritto di essere soggetto sia un dovere speciale basato sul principio della disuguaglianza delle parti, noto come **diritto amministrativo** o **diritto pubblico**.

Fonti del Diritto Pubblico

Le **norme di diritto privato** sono quelle indirizzate ai privati. Nel **diritto pubblico**, le regole generali presuppongono sempre un destinatario verso lo Stato e, all'interno di questo, verso la pubblica amministrazione, che sono considerati soggetti di tale diritto. Una tale posizione soggettiva della pubblica amministrazione la rende garante del diritto stesso.

In generale, il sistema delle fonti è previsto nel Codice Civile, articolo 1.1, in cui si afferma che le fonti del diritto spagnolo sono la legge, la consuetudine e i principi generali del diritto. Questa idea generale dovrebbe essere specificata al momento di discutere l'insieme delle regole e delle linee guida per disciplinare la condotta della pubblica amministrazione. In questo senso, queste sono:

  • la **Costituzione**;
  • le **norme dell'Unione Europea**;
  • le **leggi**;
  • i **regolamenti**;
  • e, in qualche misura, il **precedente amministrativo**.

La Legge e i Regolamenti

I **regolamenti** sono norme emanate dall'esecutivo nell'esercizio delle proprie autorità di regolamentazione, di solito sotto il rango di legge. Questa posizione più bassa è la base delle seguenti conseguenze:

  • Sono soggetti a un **controllo di legittimità**, mentre la legge è subordinata alla Costituzione.
  • I regolamenti non abrogano le leggi, ma le leggi possono abrogare i regolamenti.
  • Sono soggetti al **principio di diritto**.

Esistono vari tipi di regolamenti in relazione alla legge:

  • **Indipendenti**: disciplinano materie in cui è prevista una riserva di regolamentazione.
  • **Esecutivi**: sviluppano una legge, come previsto nel presente documento.
  • **Di necessità**: sono dettati da un'emergenza.

Tali norme devono essere emanate da enti competenti, nel rispetto della **gerarchia delle norme**, dell'**idoneità allo scopo**, della **non derogabilità singolare** (vale a dire, le decisioni amministrative individuali non possono violare una disposizione generale) e del rispetto delle procedure stabilite legalmente. I regolamenti sono controllati per i procedimenti penali, per eccezione di invalidità, per azione diretta e per la questione dell'illegalità.

Il Soggetto Amministrato e i Suoi Rapporti con la P.A.

Il **soggetto amministrato** è qualsiasi persona fisica o giuridica, sia essa pubblica o privata, che è oggetto di un rapporto di subordinazione a una pubblica amministrazione. I rapporti della pubblica amministrazione con i cittadini sono regolati dal **diritto amministrativo**.

I soggetti amministrati possono essere classificati in:

  • **Semplici**: dove il soggetto è in uno stato di relazione generale con l'amministrazione.
  • **Qualificati**: dove il soggetto è, rispetto all'amministrazione, in uno stato di particolare attaccamento (es. un ufficiale).

Hanno la **capacità di agire** le persone che la detengono in base alle norme civili, inclusi i minori per esercitare e difendere i loro diritti, quando l'azione è permessa, con l'eccezione dei minori disabili.

Voci correlate: