Il Problema della Terra nell'Impero Bizantino: Leggi, Latifondo e Prónoia

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Il Problema della Terra nell'Impero Bizantino

Le Leggi Agrarie e la Lotta al Latifondo

Romano I aveva un'origine non aristocratica, ed ebbe un principio politico: il latifondo metteva in crisi le strutture dello Stato.

La Legislazione Bizantina

Nel 922 scrive una novella (legge essenziale del diritto). La codificazione del diritto si produce in epoca giustinianea, e le leggi di Giustiniano erano in greco. Nel 726 con gli Isauri si scrive l'Ekloghé (scelta), che è un testo legislativo in greco. Le leggi sono tipicamente bizantine, con punimenti corporali. La nuova codificazione del diritto viene data da Leone VI, con le Basilikà (riedizione del diritto giustinianeo, in greco), che sono l'indice dell'evoluzione culturale. Sono più teoriche che reali. Leone VI emana una serie di novelle (meno incisive di quelle di Giustiniano). Il mondo bizantino è assolutista, e l'unico che può interpretare le leggi è l'imperatore.

La Legge di Romano I (922)

La legge di Romano (922) è volta a evitare il travaso della piccola proprietà terriera nelle mani dei grandi proprietari. I piccoli fondi devono restare nella comunità di villaggio. Vengono individuate 5 classi di persone con diritto di prelazione: parenti, titolari di fondi vicini, ecc.

Non sappiamo se la legge fu efficace, perché nel 927-928 c'è un inverno rigido, seguito da una carestia, e molti piccoli proprietari sono costretti ad alienare, vendono i loro beni, con il passaggio delle proprietà in mano ai grandi proprietari.

La Legge di Compromesso (934-936)

Nel 934-936 viene emanata una legge (di compromesso) ambigua, che prevede che se le proprietà cedute a un prezzo inferiore al valore reale fossero state pagate a un prezzo conveniente, i contadini potevano ricomprare le terre. È una legge che presumiamo inefficace perché i piccoli proprietari non possono pagare la terra, e devono vendere tutto per sopravvivere.

Sovrani e Aristocrazia

Poi alcuni sovrani sono più tiepidi (sono aristocratici): Niceforo Foca è favorevole all'aristocrazia. Il latifondo è civile, ecclesiastico (l'imperatore deve essere coronato dal patriarca di Costantinopoli) e monastico.

Basilio II e la Politica Anti-Aristocratica

Basilio II governa con pugno di ferro. Estende i confini dell'impero; ha una posizione molto radicale nei confronti dell'aristocrazia terriera, perché un nobile poteva contrapporre il suo proprio potere.

La Legge del 992

Nel 992 emana una legge severissima per risolvere la questione dei ricchi e poveri dopo aver fatto una visita a un latifondista di Siria, e tutte le proprietà private acquisite dai potenti a partire dal 922 vengono restituite senza indennizzo. Le proprietà pubbliche acquisite dall'epoca di Augusto devono essere restituite. Impone ai potenti di pagare le tasse per la terra non lavorata.

Impone un regime di terrore nel perseguire i potenti (provvedimenti completati da un'azione politica).

Dopo la fine del suo regno la situazione si ribalta.

Il Ritorno dell'Aristocrazia al Potere

Con Costantino VIII sale al potere l'aristocrazia burocratica (prima con Zoe), che resta al potere fino al 1081, quando Alessio I e l'aristocrazia militare salgono al potere.

La legislazione è inefficace perché essi sono anche grandi proprietari, ed i giudici erano anch'essi aristocratici o collegati a loro, e si produce una dilatazione notevole della grande proprietà terriera.

La Prónoia

La Prónoia è il precedente del feudalesimo; è una concessione di terre fatta dal governo imperiale a singole persone (o enti: monasteri) per avere in cambio dei servizi. Non è simile al feudalesimo occidentale perché il signore non aveva il diritto di giurisdizione.

La prónoia civile diventerà con i Comneni "prónoia militare": i signori armano uomini in arme. I grandi proprietari militari hanno molti uomini al loro servizio, e partecipano nel servizio militare.

Declino dell'Esercito dei Temi e Ascesa della Prónoia

Nella metà dell'XI secolo (sotto Costantino IX Monomaco) viene meno l'esercito dei Temi, perché si sfascia (a seguito dell'espansione del latifondo; viene largamente concessa l'esenzione), i soldati coloni passano al servizio dei signori e si ritorna all'esercito mercenario dopo la battaglia di Manzikert nel 1071. Poi si ritorna ai pronoiari, ma l'esercito di proprietari è più piccolo. Il sistema della prónoia è determinante.

Il Tardo Impero e l'Influenza Occidentale

Nel secolo XIV la ricchezza è in mano di pochi grandi proprietari pronoiari. A seguito dell'Impero Latino si inserisce il sistema feudale occidentale, con signori occidentali. Il potere centrale si indebolisce, e perde molti territori, ma anche perde coesione: tendenze feudalistiche. Nell'epoca dei Paleologi la ricchezza è detenuta da poche persone (pronoiari). Il mondo cambia e cambia il senso feudale.

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