Il Procedimento Amministrativo: Fasi, Conclusione e Silenzio

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La Legge 30/92 è la norma fondamentale a cui facciamo riferimento per lo sviluppo di questo argomento, approfondendo l'essenza di questa legge, la sezione relativa alle diverse fasi del procedimento amministrativo e le scadenze.

Tecnicamente, il procedimento amministrativo è costituito da una pluralità di atti coordinati tra loro, in modo che ogni atto sia valido solo se preceduto da quelli necessari e ogni atto successivo sia efficace solo se preceduto da quelli necessari. Il procedimento non deve essere confuso con il fascicolo amministrativo, poiché questo è l'incarnazione fisica del procedimento.

La Legge 30/92 definisce il procedimento come "il canale formale attraverso il quale si sviluppa una serie di atti in quella specifica azione amministrativa per conseguire un fine". Le fasi del procedimento sono disciplinate nel Titolo VI della Legge, "Disposizioni generali sul procedimento amministrativo", dedicato a stabilire le norme che disciplinano le fasi di tale procedimento.

Fasi del Procedimento Amministrativo

Le fasi del procedimento sono tipicamente 5:

  1. Inizio: Il procedimento può essere avviato d'ufficio o su istanza di parte. Le istanze presentate dalle parti interessate devono contenere:
    • a) Il nome e, se del caso, la persona che lo rappresenta, e l'indicazione del mezzo preferito o del luogo dove effettuare le notifiche successive.
    • b) I fatti, le ragioni e la richiesta specifica, esposta chiaramente.
    • c) Luogo e data.
    • d) Firma del richiedente o attestazione dell'autenticità della volontà espressa con qualsiasi mezzo.
    • e) L'organo, l'ente o l'unità amministrativa cui è destinata l'istanza.

    Le istanze simili possono essere riunite (accumulate), salva sostanziale identità e legame intimo, e contro la decisione di riunione non può essere oggetto di ricorso.

  2. Istruttoria: Il procedimento amministrativo è guidato dal responsabile del procedimento nella sua elaborazione. Le parti non devono chiedere nulla, è dovere dell'Amministrazione. I fascicoli vengono trattati secondo l'ordine di incoazione, cioè in base alla data di presentazione al protocollo. Si può derogare a tale ordine con un provvedimento motivato del responsabile del procedimento o dell'organo superiore che gestisce il fascicolo. Costituisce illecito disciplinare non rispettare l'ordine stabilito. Possono essere disposte in un unico atto tutte le formalità che, per loro natura, consentono un impulso simultaneo. Si dispone di 10 giorni per completare le formalità, a meno che una legge disponga diversamente.
  3. Fase Istruttoria (Continuazione): Una volta che il procedimento è iniziato e ha fissato una data di inizio secondo l'ordine di protocollo, inizia la fase istruttoria, dove si possono presentare memorie e documenti in qualsiasi momento nel corso del procedimento, prima della fase decisionale, compresi documenti o altri elementi di prova.
  4. Conclusione: Questi elementi saranno presi in considerazione dall'organo competente per la proposta di risoluzione in qualsiasi momento. Si possono invocare vizi di procedura e, in particolare, quelli che comportano la sospensione, la violazione di termini o il fallimento delle procedure, che possono essere corrette prima della risoluzione. Fine dell'assunto: può finire in due modi: la risoluzione normale (espressa o implicita, dal silenzio amministrativo) e straordinaria (licenziamento, dimissioni, scadenza). La rescissione convenzionale (per contratto, alleanze, accordi di gestione con terzi). Anche a causa della impossibilità di continuare per motivi sopravvenuti. Prescrizione o per la distruzione della cosa oggetto del procedimento. La risoluzione è il modo naturale per completare una procedura, l'atto in questione, compresa la decisione dell'amministrazione e conforme a tutte le problematiche in questione, deve essere coerente con le richieste e non aggravare la decisione iniziale. Dovrebbe contenere l'attuazione da parte dell'Amministrazione.
  5. Esecuzione: Infine, se si può considerare una fase, l'amministrazione può adottare provvedimenti per imporre le sue decisioni: ad esempio il vincolo del capitale, congelamento dei beni del debitore, la prestazione controllata, sanzione, coercizione sulle persone.

Il Silenzio Amministrativo

Silenzio Amministrativo: la mancanza di risposta, sia pro o contro. Anche se non è un atto amministrativo in sé, la legge gli dà valore e lo assimila a un atto e consente all'amministrato di difendere i propri interessi attraverso le risorse necessarie.

Quando l'amministrato fa una richiesta, entro 60 giorni, salvo che sia previsto un termine inferiore, deve richiedere un provvedimento espresso e dopo 30 giorni senza risposta si configura il silenzio amministrativo.

Nel silenzio amministrativo si deve distinguere tra procedimento avviato su istanza di parte e d'ufficio. Questo può essere positivo o negativo, o per accoglimento o rigetto.

  • 1. Procedura avviata su istanza di parte: la regola generale è il silenzio assenso, in quanto le parti interessate possono considerare accolte le istanze amministrative in tutti i casi, a meno che una norma di rango superiore, ovvero la legge, non disponga diversamente. In questo caso il silenzio sarà negativo per contraddizioni tra la richiesta e le leggi o il diritto comunitario.
  • 2. Procedimenti avviati d'ufficio: in questo caso il silenzio sarà negativo quando il procedimento può terminare con un provvedimento che riconosce o costituisce diritti per le parti interessate, per la revoca, per i procedimenti disciplinari e per gli effetti negativi che possono sorgere per chi è interessato.

Si può richiedere un certificato che attesti il silenzio, che deve essere rilasciato dall'organo COMPETENTE.

Anche se è dovere della Pubblica Amministrazione, attraverso i suoi funzionari, provvedere, questi provvedimenti sarebbero dannosi, in parte, se dovessero necessariamente trovare riscontro specificamente per iscritto, in quanto potrebbe verificarsi il caso che, in assenza di un provvedimento espresso, non si possa adire il contenzioso, quindi ci potrebbe essere una vera immunità giurisdizionale per l'Amministrazione e danneggiare seriamente gli interessi dei cittadini. È necessario regolamentare questa materia in modo più chiaro, affrontando le situazioni che generano dubbi, con particolare riguardo al giusto processo, in particolare in un atto di amparo.

"L'eccellenza di un governo si giudica dal suo ordine." - Lao-tzu.

"Il legislatore non dovrebbe mirare per la felicità in un certo ordine di cittadini con l'esclusione di altri, ma la felicità di tutti." - Platone.

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