Processi di Mediazione nell'Apprendimento Motorio: Fattori Chiave e Strategie Didattiche
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Il Paradigma dei Processi di Mediazione nell'Apprendimento
Il paradigma dei processi di mediazione descrive l'interazione dinamica tra le quattro aree chiave dell'apprendimento: il pensiero dell'insegnante, il comportamento dell'insegnante, il pensiero dello studente e il comportamento dello studente. Questo modello evidenzia come il pensiero dello studente influenzi il suo comportamento e, viceversa, come il comportamento influenzi il suo modo di pensare.
Fattori che Mediano l'Apprendimento degli Studenti
Ruolo dell'Insegnante
- Il Pensiero dell'Insegnante: L'insegnante, in qualità di soggetto riflessivo, orienta il proprio comportamento sulla base dei propri pensieri, in particolare nell'analisi delle pratiche didattiche. Questa capacità di analisi, complessa e basata su solide conoscenze accademiche ed esperienza, si traduce in una conoscenza professionale fondata su credenze, concetti, atteggiamenti, teorie e immagini. La sua preoccupazione principale è l'efficacia dell'insegnamento, che si manifesta nella pianificazione, nell'intervento educativo, nell'organizzazione della classe, nel controllo, nella gestione della classe e nella motivazione.
- Il Comportamento dell'Insegnante: Il comportamento dell'insegnante si esprime attraverso la presentazione dei compiti, la correzione delle prestazioni degli studenti, l'uso efficace del tempo di pratica e l'organizzazione dell'ambiente di apprendimento motorio. L'analisi del proprio comportamento e la pratica delle proprie abilità sono fondamentali per un insegnamento efficace.
Ruolo dello Studente
- Il Pensiero dello Studente: Il pensiero dello studente è influenzato da fattori quali il concetto di sé, la percezione, l'attenzione (volontaria o involontaria), la motivazione e l'attribuzione causale.
- Il Comportamento dello Studente: Il comportamento dello studente è influenzato da variabili quantitative, come il tempo di attività motoria, i tempi di attesa e l'organizzazione, e da variabili qualitative, come il livello di coinvolgimento, la condivisione dei successi e altre variabili che influenzano il comportamento.
Strategie per la Motivazione in Educazione Fisica
Le fonti di motivazione si dividono in due categorie principali: intrinseche ed estrinseche.
- Motivazione Intrinseca: Nasce dall'interesse personale dello studente per l'attività stessa, senza necessità di rinforzi esterni.
- Motivazione Estrinseca: Deriva da rinforzi esterni, come premi o riconoscimenti, forniti generalmente dall'insegnante.
L'insegnante dovrebbe favorire la motivazione intrinseca degli studenti. Per stimolare una motivazione intrinseca, è fondamentale:
- Creare opportunità per sperimentare la propria competenza: Le attività devono permettere agli studenti di percepire e sperimentare le proprie capacità.
- Promuovere l'autonomia: Gli studenti devono sentirsi autonomi nell'esecuzione delle attività.
Lo studente deve poter controllare l'attività attraverso messaggi di auto-approvazione o disapprovazione, valutando autonomamente la propria prestazione. Inoltre, deve percepire il compito come proprio, avendo la possibilità di autovalutarsi.
Variabili che Influenzano la Motivazione Intrinseca
- Variabili Esterne: Cultura, rinforzo sociale, aspettative degli altri e caratteristiche del compito.
- Variabili Personali: Differenze individuali tra studenti estroversi e introversi. L'insegnante può adattare le proprie strategie a queste differenze, ad esempio fornendo esempi visivi agli studenti più visivi.
- Variabili Cognitive: Obiettivi, aspettative, incentivi e autoefficacia. L'insegnante può e deve intervenire su queste variabili.
- Variabili Emotive: Stato emotivo dello studente, che influenza il comportamento e la predisposizione all'azione. Sono influenzate dal temperamento e dagli stati d'animo.
Competenza Percepita e Autoefficacia: Importanza Pedagogica
Competenza Percepita: La percezione che uno studente ha della propria capacità di svolgere un compito prima di affrontarlo. Se uno studente non si sente competente, potrebbe non sentirsi in grado di eseguire il compito (ad esempio, saltare un ostacolo).
Autoefficacia: La valutazione che uno studente fa della propria capacità dopo aver eseguito un compito. È il valore che attribuiamo alla nostra prestazione.
Entrambi i concetti sono cruciali in pedagogia. L'insegnante deve intervenire per aiutare lo studente a valutare il proprio livello reale di competenza o, se necessario, modificare il compito per renderlo più accessibile e stimolare la motivazione. L'insegnante può anche influenzare l'autoefficacia fornendo feedback positivi che incoraggino lo studente a riprovare e a migliorare.
Effetto Alone, Pigmalione e Profezia che si Autoavvera nel Paradigma dei Processi di Mediazione
- Effetto Alone: Un errore di valutazione causato da preconcetti positivi o negativi dell'insegnante, che influenzano la sua oggettività. Si colloca nel pensiero dell'insegnante e nella sua valutazione dello studente.
- Effetto Pigmalione: Le aspettative dell'insegnante, influenzate dall'effetto alone, condizionano i comportamenti attesi o desiderati negli studenti. Si colloca nel comportamento dell'insegnante.
- Profezia che si Autoavvera: Una falsa definizione iniziale che genera un nuovo comportamento, rendendo reale ciò che inizialmente era un'idea errata. Si colloca nel comportamento dello studente.
Relazione tra Competenza Motoria, Attribuzione Causale, Motivazione al Successo e Motivazione al Conseguimento di un Obiettivo
Motivazione al Successo e Competenza Motoria
La motivazione al successo è fondamentale per lo sviluppo della competenza motoria. Senza il desiderio di migliorarsi e di eseguire al meglio, non si può raggiungere un alto livello di competenza motoria.
Motivazione al Successo e Motivazione al Conseguimento di un Obiettivo
La motivazione al successo è legata all'auto-miglioramento, indipendentemente da valutazioni esterne. La motivazione al conseguimento di un obiettivo è invece legata a risultati quantificabili, spesso in confronto ad altri. Entrambe sono connesse alla motivazione intrinseca.
Attribuzione Causale
L'attribuzione causale del comportamento dipende dalla percezione individuale. La percezione della competenza motoria, la motivazione al successo e al conseguimento di un obiettivo, il concetto di sé, il comportamento, le interazioni e le aspettative sono strettamente legati all'attribuzione causale.
Stile Attributivo di uno Studente che Attribuisce il Successo all'Abilità
Uno studente che attribuisce il successo all'abilità presenta uno stile attributivo interno, stabile e incontrollabile.