Proprietà Fondamentali del Linguaggio Umano: Una Panoramica Completa

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Caratteristiche del Linguaggio Umano

Arbitrarietà

Il segno linguistico non possiede un rapporto naturale o necessario con la realtà a cui si riferisce. Si manifesta in diversi aspetti:

  • Rapporto significante-significato: Non esiste un legame intrinseco tra la forma di una parola (significante) e il concetto che rappresenta (significato). Ad esempio, non c'è nulla nella sequenza di suoni /'sɛdja/ che la leghi intrinsecamente all'oggetto 'sedia'.
  • Distinzioni fonologiche: La rilevanza di certe distinzioni sonore varia da lingua a lingua. Ad esempio, lo spagnolo moderno ha perso la distinzione tra vocali lunghe e corte presente in latino, senza che ciò cambi il significato di parole come silla.
  • Distinzioni concettuali: Le lingue segmentano la realtà in modi diversi; non c'è nulla di "naturale" nel distinguere certi concetti e non altri (es. diverse parole per tipi di neve in alcune lingue).

Canale Vocale-Uditivo

Il linguaggio umano primario viene prodotto dagli organi vocali e percepito dall'orecchio. Utilizziamo anche canali secondari come la scrittura.

Apprendibilità (o Trasmissione Culturale)

Qualsiasi lingua umana può essere appresa da un parlante. L'acquisizione della lingua madre avviene tipicamente durante l'infanzia; se questo periodo critico viene superato senza esposizione linguistica (fino all'adolescenza), l'apprendimento di una lingua diventa estremamente difficile o incompleto.

Discretezza

Il linguaggio umano utilizza un insieme finito di unità sonore (fonemi) distinte le une dalle altre. Queste unità si combinano per formare unità più grandi (morfemi, parole), ma sono percepibili come separate e contrastanti (es. /p/ vs /b/ in 'palla' vs 'balla').

Creatività e Produttività

Con un numero finito di regole e unità, i parlanti possono produrre e comprendere un numero potenzialmente infinito di enunciati nuovi, mai sentiti prima. Il linguaggio non è un repertorio fisso, ma un sistema generativo, probabilmente evolutosi per rispondere a complesse necessità comunicative.

Coesione

Si riferisce alla capacità linguistica di collegare tra loro i vari elementi di una frase o di un testo, garantendo che le parti siano grammaticalmente e semanticamente interconnesse (es. tramite pronomi, congiunzioni, concordanze).

Contestualità

Il significato di un messaggio è spesso determinato o influenzato dal contesto situazionale, sociale e linguistico in cui viene prodotto e interpretato.

Distanziamento (o Dislocamento)

Il linguaggio umano permette di riferirsi a cose, eventi e idee che non sono presenti nel momento o nel luogo dell'enunciazione (passato, futuro, luoghi lontani, concetti astratti). Questa è considerata una caratteristica distintiva della comunicazione umana.

Dissimulazione (o Prevaricazione)

Il linguaggio umano può essere usato per formulare enunciati falsi, ingannevoli o privi di riscontro nella realtà. La capacità di mentire è legata alla natura arbitraria e distanziata del linguaggio.

Doppia Articolazione (o Dualità di Struttura)

Il linguaggio si organizza su due livelli:

  • Il livello delle unità prive di significato (fonemi), che costituiscono il piano dell'espressione (struttura acustica/fonologica).
  • Il livello delle unità dotate di significato (morfemi, parole), che costituiscono il piano del contenuto (struttura grammaticale).

Senza le unità del primo livello (fonemi), non sarebbe possibile formare le infinite combinazioni del secondo livello (parole).

Svanimento Rapido

I segnali linguistici vocali sono transitori; svaniscono rapidamente dopo essere stati prodotti, liberando il canale per nuovi segnali. Al contrario, forme come la scrittura possono essere più durature.

Ricorsività

Le regole grammaticali possono essere applicate ripetutamente per creare strutture complesse e potenzialmente infinite (es. frasi dentro altre frasi, come nel discorso indiretto: "Maria ha detto che Paolo pensa che il libro sia interessante"). Questa capacità permette di incorporare enunciati dentro altri enunciati.

Riflessività (o Funzione Metalinguistica)

Il linguaggio umano può essere usato per parlare del linguaggio stesso, per descriverlo, analizzarlo o discuterne le regole e le caratteristiche.

Intercambiabilità dei Ruoli

Ogni parlante di una lingua può essere sia emittente (produttore di messaggi) sia ricevente (interprete di messaggi). Questo è tipico della comunicazione parlata.

Feedback Totale

I parlanti sono in grado di percepire (sentire) ciò che stanno dicendo mentre lo dicono. Questo permette loro di monitorare e correggere il proprio output linguistico in tempo reale, modificandolo se necessario.

Trasmissione Direzionale e Ricezione Localizzabile

Il suono del parlato si propaga in modo direzionale dall'emittente e può essere localizzato nello spazio dal ricevente, permettendo di identificare la fonte del segnale.

Trasferibilità di Mezzo

Sebbene il linguaggio umano sia primariamente orale-uditivo, il messaggio linguistico può essere trasferito su altri mezzi (es. scrittura, registrazione audio/video, linguaggio dei segni), mantenendo il suo contenuto essenziale.

Semanticità

I segni linguistici sono associati a significati specifici relativi a oggetti, idee, azioni, proprietà nel mondo reale o concettuale. Il linguaggio serve a veicolare informazioni significative.

Trasmissione Culturale (o Tradizione)

La competenza in una lingua specifica non è ereditata geneticamente, ma viene acquisita attraverso l'apprendimento all'interno di una comunità linguistica. Le convenzioni linguistiche sono trasmesse da una generazione all'altra.

Variazione (o Variabilità)

Tutte le lingue naturali presentano variazioni interne. La lingua cambia e si diversifica:

  • Nello spazio (variazione diatopica): Dando origine a dialetti e varietà regionali.
  • Nella situazione comunicativa (variazione diafasica): Adattandosi ai diversi contesti e registri (es. formale vs. informale).
  • Nel tempo (variazione diacronica): Evolvendosi storicamente.
  • Attraverso i gruppi sociali (variazione diastratica): Riflettendo differenze sociali, di età, genere, ecc.
  • A seconda del mezzo (variazione diamesica): Differenze tra parlato e scritto.

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