Prospettive Filosofiche sull'Uomo: Da Hegel a Marx, Verità e Valore
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Prospettive Antropologiche Filosofiche
Hegel e la Ricerca dell'Assoluto
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, filosofo tedesco, cerca di risolvere il problema delle interpretazioni filosofiche sull'uomo. Hegel sostiene che la fonte assolutamente incondizionata di tutta l'esistenza è qualcosa che accade nel tempo, non un punto statico, ma un divenire. Questo primo essere, o idea, è astratto e vuoto, comportandosi come il nulla, poiché del nulla non si può dire nulla. Il nulla e l'essere si risolvono nel divenire, e da questo processo scaturisce la natura.
La Storia in Hegel
Per Hegel, la storia non è più la semplice narrazione di ciò che è accaduto. Sebbene la storia sia il passato, essa è una forza vitale, dinamica, che illumina il presente. È compito della filosofia scoprire il senso e la direzione di questa dinamica. La storia è espressione dello Spirito ed è la sua realizzazione. L'uomo si realizza nello Spirito universale; anche se gli uomini sono differenti tra loro, nessuno è al di là di questa sostanza universale.
L'Interpretazione Sociologica di Marx
Per risolvere il problema antropologico dell'uomo e della sua situazione, Karl Marx cerca la ragione di tutto ciò nella concretezza dei fatti. L'interpretazione sociologica dell'uomo porta a dire che il suo problema è quello della sua esistenza, della sua realtà concreta e delle sue circostanze. Questa è una prima tappa: la sua stessa esistenza, per cui la sua esistenza è un problema sociale e la "casa" dell'uomo è l'associazione immediata con due dimensioni: la storia e le condizioni oggettive di vita.
La Storia in Marx
La storia si incarna nell'uomo, nelle cose, nella scienza e nel pensiero. La storia non è imposta dall'esterno; essa si avvia dai bisogni immediati della vita umana e si sviluppa attraverso di essi. Nella storia vi è un determinismo aperto, per cui, sebbene le condizioni siano date, l'uomo è anche artefice del proprio destino attraverso il suo sforzo.
L'Uomo: Essere Naturale e Produttore
L'uomo proviene dalla natura; l'uomo è un essere naturale. L'uomo ha bisogno di altri esseri per manifestare le sue forze vitali e soddisfare le sue esigenze. Così l'uomo è naturale, concreto, umano e storico. L'uomo è un produttore. Si manifesta in una dinamica variegata e in continuo sviluppo. La differenza tra l'uomo e gli animali risiede nella produzione dei mezzi di sussistenza, che costituisce la sua vita materiale. L'uomo trasforma la natura attraverso il lavoro. La trasformazione della natura è un'attività esclusiva dell'uomo, che avviene nel processo di produzione sociale. Trasformando la natura, l'uomo trasforma se stesso.
L'Uomo Alienato
Nella società neoliberista odierna, l'uomo vive alienato e si sente estraneo a se stesso. Il lavoratore si sente infelice sul lavoro, perché mortifica il suo corpo e rovina la sua mente. Il lavoro non è volontario; è un lavoro forzato per sopravvivere. Gli operai, i contadini, gli intellettuali non sono ciò che dovrebbero essere; sono diversi, sono estranei a se stessi. Il loro lavoro non li realizza, ma li rallenta.
Uomo, Verità e Valore
L'Uomo e la Società
La società è un insieme di relazioni sociali, culturali ed economiche che esistono tra gli uomini, con il lavoro come relazione più importante. Consideriamo due realtà: l'individuo e la società. L'individuo è un essere che esiste solo grazie alla società, è determinato da essa, ed è questa la ragione d'essere della società. La società, in realtà, non esiste senza l'individuo ed è determinata da ciò che il singolo apporta. Entrambi sono interconnessi in modo permanente. Se l'individuo fosse già un essere sociale 'a priori' prima di entrare nella società, e se questa fosse già formata in anticipo, allora entrambe le realtà si sommerebbero aritmeticamente.
L'Uomo e la Cultura
La cultura è un mondo creato dall'uomo. L'uomo crea la cultura per governare meglio il mondo. In che relazione sono l'uomo e la cultura? L'uomo è immerso nella cultura e questa lo condiziona. Per comprendere meglio l'uomo, si potrebbe ipoteticamente analizzare il suo rapporto dialettico con la cultura. La cultura agisce sull'uomo, gli conferisce un modo di essere specifico, come le condizioni di vita in cui vive. Allo stesso tempo, l'uomo agisce sulla cultura, migliorandola per vivere in condizioni ottimali.
L'Uomo e il Valore
Il valore è l'astrazione di una qualità positiva, socialmente utile, derivante dal rapporto funzionale tra soggetto e oggetto. Per comprendere il processo di formazione di un valore, proponiamo un quadro di riferimento teorico:
- Il soggetto percepisce l'oggetto in un dato momento.
- L'oggetto è legato ad altri oggetti, formando un sistema complessivo.
- L'uomo ha una visione del mondo e reagisce di conseguenza con preferenze e interessi.
Proprietà dei Valori
- Relatività: I valori sono relativi e si basano sulla realtà; questa forma un tutto e le sue parti sono strettamente collegate. Il loro fondamento è la connessione che si stabilisce con l'uomo.
- Valenza/Dipendenza: I valori non sono elementi statici o intrinseci agli oggetti. Un valore emerge come prodotto funzionale tra l'uomo e l'oggetto. La stima dell'uomo è determinata dal valore dell'oggetto, e l'oggetto acquisisce valore perché l'uomo lo attribuisce. Un orologio, di per sé, "è lì" (esiste). Ma un valore deve essere riconosciuto, non esiste autonomamente.
- Polarità: Ogni valore si esprime in due poli: positivo e negativo. Ad esempio, il buono (positivo) è accoppiato con il suo opposto polare: il cattivo (negativo).
- Gerarchia/Grado: I valori possono essere stimati e disposti secondo un grado di preferenza. Alcuni sono più importanti di altri.
L'Uomo e la Verità
La verità è la conformità del pensiero con l'oggetto. Solo gli uomini la cercano e si interrogano su di essa. Affinché la verità sia tale, deve soddisfare tre condizioni:
- Universalità: La verità è evidente quando è riconosciuta e accettata da tutti gli uomini, o almeno quando esiste la possibilità che sia accettata come tale una volta conosciuta. Ad esempio, "l'acqua ha idrogeno e ossigeno" è una verità oggettiva per tutti. Se un contadino non lo sa, ciò non inficia la sua universalità.
- Natura Sociale: La verità deve essere verificata dall'uomo nella società e nella storia. Se qualcuno afferma che gli uomini si reincarnano, ciò non viene semplicemente accettato come verità, perché non è frutto del pensiero umano verificabile e non è universale. Per l'animale non esiste la verità.
- Carattere Logico: La verità riguarda i processi del pensiero, non gli oggetti in sé. Un'affermazione è vera se la realtà è esattamente come essa afferma o nega. La realtà oggettiva non è né vera né falsa; esiste semplicemente.