Psicologia Comportamentale: Le Fondamenta di Thorndike e Skinner

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Edward Thorndike: Le Fondamenta dell'Apprendimento Strumentale

Edward Thorndike, contemporaneo di Pavlov (con il suo Condizionamento Classico), è stato un pioniere nello studio dell'apprendimento strumentale. Egli dimostrò che un animale, se rinforzato da una conseguenza positiva, impara un comportamento specifico. Il suo esperimento più celebre coinvolse un gatto affamato in una puzzle box (gabbia problema), che imparava a scoprire il meccanismo per fuggire e raggiungere il cibo.

L'apprendimento dell'animale, secondo Thorndike, dipende dalle contingenze, ovvero il comportamento viene modificato dalle conseguenze. Questo apprendimento si manifestava nella riduzione del tempo di fuga dalla scatola o nel numero di errori nelle prove successive.

La Teoria dell'Associazione o del Collegamento dell'Apprendimento

Questa teoria postula che l'apprendimento sia la connessione o associazione tra un'impressione sensoriale (dallo stimolo al cervello) e il momento dell'azione. Questo risultato è ottenuto attraverso un processo di tentativi ed errori, dove il cervello registra la risposta corretta ed elimina quelle sbagliate. La prova di apprendimento si manifestava nella quantità di tempo (o nel numero di errori) che intercorreva prima di raggiungere l'obiettivo. Gli elementi nell'ambiente che facilitano questa associazione sono chiamati contingenze di rinforzo.

La teoria di Thorndike ha avuto un impatto significativo nel settore dell'istruzione.

Le Leggi dell'Apprendimento di Thorndike

Thorndike formulò diverse leggi per spiegare l'apprendimento negli animali e nell'uomo:

  1. Legge della Preparazione o della Disposizione

    Questa legge descrive la tendenza all'azione che si attiva per generare un atteggiamento in preparazione all'azione stessa. In altre parole, il corpo si prepara all'azione, portando a un'attivazione e alla generazione della risposta. Ad esempio, quando un animale insegue la sua preda, è pronto a saltarle addosso.

  2. Legge dell'Esercizio (o della Pratica)

    Afferma che i collegamenti si rafforzano attraverso la pratica o l'esercizio (Legge dell'Uso). L'apprendimento è possibile solo attraverso l'azione, rafforzata dalla pratica. Per un apprendimento efficace, è necessario un esercizio costante dell'azione; in mancanza di tale esercizio, la connessione si indebolisce, fino ad essere dimenticata (Legge del Disuso). La base dell'apprendimento sarebbe il processo di tentativi ed errori, con la risposta corretta che ha più probabilità di verificarsi se ripetuta immediatamente.

  3. Legge dell'Effetto

    Quando una connessione tra una situazione e una risposta è accompagnata o seguita da uno stato soddisfacente (rinforzo), la forza di tale collegamento aumenta, rendendo più probabile la ripetizione del comportamento. Al contrario, se è accompagnata o seguita da una situazione insoddisfacente (punizione), la forza della connessione diminuisce o si indebolisce.

    Thorndike si rese conto che la semplice ripetizione non garantisce l'apprendimento; la legge dell'effetto è efficace solo se accompagnata da un rinforzo o una punizione. La ricompensa è sempre più potente della punizione e, per essere efficace, deve essere contingente, cioè immediata. L'effetto della punizione è meno diretto; è necessario che l'animale sia esposto a ciò che lo preoccupa per prevenire il comportamento indesiderato.

    Questi principi costituiscono le basi del condizionamento operante, successivamente adottate da Skinner.

Thorndike e la Psicologia dell'Educazione

Thorndike è considerato un neocomportamentista. Egli considera la motivazione in relazione alla Psicologia dell'Educazione. Per aiutare i bambini, si doveva prendere in considerazione:

  • L'interesse per il lavoro svolto.
  • L'interesse del soggetto per il miglioramento.
  • Il significato o il senso che si attribuisce a ciò che si sta facendo.
  • L'atteggiamento verso il problema e l'attenzione.

A queste 3 leggi principali, Thorndike aggiunse 5 leggi subordinate: Risposte Multiple, Disposizione o Atteggiamento, Predominanza degli Elementi, Risposta per Analogia e Spostamento Associativo.

B.F. Skinner: Il Comportamentismo Radicale e il Condizionamento Operante

B.F. Skinner estese le idee di base di Thorndike, trasformando il principio della Legge dell'Effetto nel cuore delle teorie del comportamento che prevalsero in psicologia fino agli anni '60. Il suo lavoro si concentra sullo studio del comportamento negli animali e negli esseri umani.

Il Comportamentismo Radicale di Skinner

Skinner è definito come un "comportamentista radicale, ateoretico e descrittivo". Questo significa che si concentra sull'identificare ed esprimere le relazioni Stimolo-Risposta (S-R) funzionali, senza cercare di spiegarle attraverso costrutti interni non osservabili. Crede fermamente nella relazione S-R e sostiene che la teoria non è un dogma, ma deve essere continuamente confermata dall'osservazione empirica. Riprende i principi di Watson, ponendo l'accento sulle influenze esterne sul comportamento.

Definizione di Comportamento

Per Skinner, il comportamento è ciò che l'organismo fa e che può essere osservato. Se non è osservabile, non è considerato comportamento nel suo approccio. L'enfasi è posta sull'osservabile e sul misurabile, in linea con il metodo scientifico. L'obiettivo della scienza del comportamento è:

  • Comprendere
  • Prevedere
  • Controllare
  • Modificare il comportamento

Le leggi del comportamento, secondo Skinner, dovrebbero essere applicate a ciascuna persona individualmente, poiché ogni individuo ha una storia di apprendimento unica.

Critica alla Psicoanalisi

Skinner critica la psicoanalisi, ritenendo che non sia produttivo riferirsi a strutture della personalità che non possono essere misurate e che non si possano stabilire teorie su ciò che non è osservabile.

Skinner e l'Istruzione

Skinner mosse una critica all'istruzione tradizionale, sostenendo che la condotta degli studenti è spesso dominata da stimoli avversivi (come l'evitamento della punizione, le critiche, il ridicolo) piuttosto che dal raggiungimento di obiettivi positivi. Rileva un periodo troppo lungo tra il comportamento e il rinforzo, e una negligenza nei metodi di insegnamento.

Proposta Metodologica per lo Studio

Skinner propone un intervento in due settori:

  1. La costruzione di ampi repertori di comportamento verbale e non verbale.
  2. Un aumento della produzione di azioni che generano interesse o desiderio di imparare.

La sua metodologia di studio suggerisce che lo studente debba ricevere rinforzi frequenti e immediati, debba essere libero di procedere al proprio ritmo naturale e seguire una sequenza coerente. Critica il considerare lo studente come un destinatario passivo di informazioni; suggerisce che lo studente impari attivamente, perché il suo apprendimento deve essere rinforzato.

Il Ruolo dello Psicologo e la Visione dell'Essere Umano

Ruolo dello psicologo come terapeuta: Una migliore comprensione delle condizioni in cui il rinforzo funziona meglio prepara la strada per il controllo culturale attraverso tecniche di ingegneria sociale. L'obiettivo degli psicologi è rafforzare i comportamenti competitivi e adattivi adeguati ed eliminare quelli indesiderati.

Skinner considera l'essere umano come un soggetto che, sebbene non sia una "scatola nera" in senso assoluto, viene studiato focalizzandosi sugli input e sugli output osservabili, senza negare ciò che accade all'interno, ma senza farne l'oggetto primario di studio. Ritiene l'essere umano come una tabula rasa, una persona "vuota", in cui i cambiamenti nell'ambiente modificano il comportamento (posizione che ha attirato critiche). L'individuo è visto come neutro e passivo.

Per Skinner, se la motivazione esiste, è incentrata sui rinforzi; le forze interne non possono essere misurate, quindi non sono oggetto di studio scientifico. I fenomeni interni sono visti come correlati alla risposta, come legami causali intermedi S-R, sempre derivati dall'ambiente esterno. Non nega l'auto-osservazione introspettiva, ma osserva che non tutti i fenomeni interni sono indagabili tramite introspezione. Ciò che una persona presume di sé è spesso modellato e rinforzato dalla comunità verbale.

Metodologia Sperimentale

Skinner critica l'uso delle statistiche e il confronto tra gruppo sperimentale e di controllo, suggerendo esperimenti per lunghi periodi di tempo e con un singolo soggetto. La sua psicologia è meccanicistica e riduzionista.

Tipi di Comportamento e Programmi di Rinforzo

Un rinforzo è qualsiasi stimolo che aumenta la probabilità di una risposta.

Tipi Fondamentali di Comportamento

  1. Comportamenti Rispondenti

    Sono comportamenti automatici o riflessi, condizionati per associazione, causati da uno stimolo specifico (come nel condizionamento classico).

  2. Comportamenti Operanti

    Sono condotte emesse senza la necessità di presentare uno stimolo specifico, che si verificano spontaneamente e la cui ricorrenza nel tempo dipende dalle loro conseguenze sull'ambiente (rinforzi o punizioni).

Programmi di Rinforzo

Il rinforzo può essere somministrato in base al tempo trascorso o al numero di risposte emesse.

  • Programmi a Intervallo

    Il rinforzo dipende dal tempo trascorso, indipendentemente dal numero di risposte.

    • Intervallo Fisso (IF): Il rinforzo viene dato dopo un periodo di tempo fisso (es. stipendio mensile).
    • Intervallo Variabile (IV): Il rinforzo viene dato dopo periodi di tempo variabili. I programmi a intervallo variabile sono generalmente più efficaci nel mantenere il comportamento rispetto a quelli a intervallo fisso.
  • Programmi a Rapporto

    Il rinforzo dipende dal numero di risposte emesse dall'organismo.

    • Rapporto Fisso (RF): Il rinforzo viene dato dopo un numero predeterminato di risposte corrette.
    • Rapporto Variabile (RV): Il rinforzo viene dato dopo un numero variabile di risposte corrette. Tra tutti i programmi, il Rapporto Variabile ha la maggiore capacità di mantenere il comportamento nel tempo.

Voci correlate: