Radici e Destino nelle Langhe: Il Viaggio di Anguilla

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Il Ritorno di Anguilla: Tra Memoria e Realtà

Anguilla, dopo aver fatto fortuna in America, fa ritorno nelle Langhe, la sua terra d'origine (basso Piemonte tra Cuneo e Asti). Qui ritrova Nuto, l'amico d'infanzia, che gli racconta gli eventi accaduti durante la sua assenza. Il protagonista cerca di ritrovare le proprie radici, ma il passato è irrecuperabile: la realtà non corrisponde all'immagine conservata nella memoria.

L'Identità Incerta di Anguilla

Anguilla non conosce le sue origini; una ragazza lo ha lasciato sugli scalini del duomo di Alba. Dice: "Così questo paese dove non sono nato, ho creduto per molto tempo fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l’ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto."

Da garzone, Anguilla si è trasformato in un uomo d'affari nel settore delle spedizioni.

La Prima Famiglia: Gaminella

La sua prima famiglia viveva nel casotto di Gaminella, composto da due stanze, una stalla, una capra e una riva di noccioli. Anguilla è cresciuto con Angiolina (un anno più grande di lui) e Giulia. Aveva diritto a cinque lire (uno scudo). La collina di Gaminella era caratterizzata da un lungo versante di vigne e rive (fiume Belbo). La famiglia si trasferì a Cossano. Padrino morì di vecchiaia, Giulia si sposò e morì colpita da un fulmine, Angiolina ebbe sette figli e morì di tumore.

Il Casotto Trasformato

Ora il casotto ha un bue, non ci sono più i noccioli, ed è abitato da Valino (un uomo secco e nero, vedovo, mezzadro). La madama della Villa, che ha comprato il casotto, viene a spartire i raccolti.

La Collina del Salto

Di fronte alla collina di Gaminella c'era la collina del Salto, con vigne spoglie. Rimaneva la stessa macchia di verde rame intorno alla spalliera del muro, la stessa pianta di rosmarino sull'angolo della casa, gli stessi odori di mele marce, erba secca e rosmarino. Ora c'erano anche un cane e un ragazzo, Cinto, zoppo e con una crosta sotto l'occhio, che viveva con una donna anziana e una più giovane. La vigna era ora coltivata a grano. Il Piola era il *nuto* (probabilmente inteso come mentore/figura paterna) di Cinto.

Il Ritorno nelle Langhe

Anguilla alloggia all'albergo dell'Angelo, sulla piazza del paese. Le persone non sono più le stesse; una volta vivevano in strada.

Nuto: L'Amico di Sempre

Nuto, amico del Salto, ha tre anni più di Anguilla. Forniva bigonce (recipienti di legno per la vendemmia) e torchi (per spremere l'uva) a tutta la valle fino a Camo. Non si è mai allontanato. Da giovane suonava il clarino nella banda, il che gli ha permesso di viaggiare. Falegname del Salto, abita a mezza costa. Ora è sposato, la sua casa profuma di gerani e oleandri. Dopo dieci anni di feste, ha smesso di suonare il clarino e si dedica alla falegnameria. Era ascoltato e ragionava con gli adulti quando Anguilla era piccolo. Da bambini, Anguilla e Nuto correvano nella riva o nel Belbo, in cerca di nidi. Nuto insegnava ad Anguilla come farsi rispettare alla Mora. Era un narratore di storie, insegnava ai più piccoli e aveva sempre un'opinione. Ora condividono la stessa esperienza di vita.

Nuto, durante il periodo fascista, nascose e soccorse un partigiano nella riva del Salto, pur essendo comunista.

Storie raccontate da Nuto (pag. 144): la storia della Bella dai capelli d'oro, che dormiva come una morta nel bosco e veniva svegliata da un cacciatore con un bacio; la storia del Mago dalle sette teste che, se una ragazza gli avesse voluto bene, sarebbe diventato un bel giovanotto, figlio del re.

L'Esperienza Americana

Anguilla descrive l'America: "C'è di bello che sono tutti bastardi". Parla di lunghe colline e del fatto che, come l'Italia, finisce nel mare. Ha lavorato nelle campagne e come lattaio a Oakland. La sera vedeva i lampioni di San Francisco, dove è stato in prigione e ha patito la fame. Ha sentito parlare di Nuto da un uomo di Bubbio. Nora è stata una delle sue ragazze.

Descrive campagne e vigne che sembrano giardini pubblici, aiuole finte, terre bruciate, montagne di ferraccio. Le persone non si conoscono tra loro.

Altra riva: Il Salto è una riva di gagge, felci e sambuchi.

La Seconda Famiglia: La Mora

La Mora si trovava verso Canelli, sotto la costa del Nido. Gli odori della Mora erano di legno fresco, vino, fiori, trucioli. Cirino era il servitore. C'era una stalla con un biroccio, manzi e una vacca. In cucina c'era un armadio con vetri e molte tazze. Il primo lavoro di Anguilla fu rompere una fascina e macinare il caffè. Sor Matteo non aveva studiato, aveva fatto il soldato in Africa.

  • Tapino: misero, infelice.
  • Coppo: Recipiente panciuto di terracotta usato per contenere olio, vino.

Genova: porto, ragazze, negozi e banche.

I Falò e la Luna

Falò: i contadini li accendevano a scopo propiziatorio per far piovere e aumentare i raccolti. Venivano fatti sempre la notte di San Giovanni. Alla fine, un falò diventa un fuoco di distruzione dove muore Santa, uccisa dai partigiani.

La luna: viene nominata quando l'uomo di Bubbio chiede ad Anguilla se ci sia un vino migliore; Anguilla risponde che lì non c'è niente, come sulla luna. Si suonava sotto la luna alla gara di Nizza. Dall'Angelo, lui e Nuto guardavano le vigne dai tetti sotto la luna. Secondo Nuto, la luna piena portava male: se si tagliava un pino a luna piena, veniva mangiato dai vermi. La luna è presente ovunque.

Una delle storie di Nuto: a Cassinasco c'era un uomo che, dopo aver venduto l'uva, stendeva i biglietti da cento su un canniccio e li teneva al sole per un'ora la mattina. Raccontava di spose, matrimoni scombinati, cascine con il morto in cantina.

Città e Campagna

  • Città: luogo della razionalità, della maturità, della modernità.
  • Campagna: luogo dell'infanzia e dell'irrazionalità.
  • Langhe: un modo di vivere, luogo di contemplazione e riflessione.

Le Ragioni della Partenza per l'America

Possibili motivi: Anguilla non aveva un talento, una cultura, un nome. Alla Mora stava troppo bene e credeva che fosse tutto il mondo. Non sapeva cosa ci fosse al di fuori e pensava ci fosse qualcosa di più bello.

Secondo Nuto: era destino, perché in paese tutti stavano male ma nessuno partiva. Anguilla, a Genova e in America, forse aveva un compito.

Vero motivo: Anguilla era andato a Genova come aiuto soldato, ma due suoi colleghi, Guido e Remo, erano stati arrestati. Teresa gli disse che c'era un bastimento che offriva lavoro in America.

I Bastardi

I padroni delle cascine, dopo aver venduto uva o grano, partivano con cavallo e carrozza verso Nizza o Acqui con i sacchetti di marenghi e giocavano tutta la notte. Alcuni si giocavano anche la moglie, e i bambini rimanevano soli e venivano cacciati di casa. Questi bambini venivano chiamati bastardi.

I bastardi venivano sempre raccolti da povera gente.

Anguilla e il Cavaliere

Anguilla prende il caffè con il Cavaliere, un avvocato calvo che non esercitava perché aveva sperperato le sue terre e i suoi beni in città.

Canelli

Canelli era la "strada del mondo" perché vi erano affari. C'era anche un platano, e dopo Canelli c'erano Nizza e poi Alessandria.

Il Prete

Il prete "va dove tira il vento", ma in realtà difende la repubblica e non i partigiani che hanno salvato la chiesa.

Le Feste

Gara di Nizza, San Rocco, gara di cavalli al Buon Consiglio.

Le Donne di Anguilla

  • Silvia: troppo ricca.
  • Teresa: a Genova (lui era soldato, attendente, e Teresa era la cameriera).
  • Rosanne: a Fresno (USA), bionda, alta. Per sapere chi erano veramente, dovevano fare dei figli.

Diventare Americano

Per diventare americano: dollari e cervello.

La Questione del Nido

La vecchia contessa di Genova aveva dato una festa sotto i platani e non aveva invitato quelle della Mora.

Il Nido

Il Nido era un parco intorno alla casa, con ghiaietta, vigne, grano, boschetti di noci e ciliegi. I fiori del Nido erano più belli dei vetri di una chiesa.

  • Lea: viale alberato.
  • Silvia sposa Matteo Crevalcore.

Cinto

È un ragazzino con una grave malformazione alle gambe che gli impedisce di muoversi agilmente e di condurre una vita normale. Cinto impietosisce Anguilla, che cerca di interessarlo con i suoi racconti e di essergli amico, riconoscendo in lui la propria fanciullezza. Nonostante il rapporto che lega padre e figlio, Anguilla non prende il posto del padre quando il ragazzo rimane orfano, affidandolo a Nuto e promettendogli che l'avrebbe portato con sé quando sarebbe stato più grande.

Irene, Silvia e Santa

Tre sorellastre, figlie del proprietario della fattoria della Mora. Sono bellissime e contese da molti giovani. Partecipano frequentemente alla vita mondana del paese, appartenendo a un ceto elevato.

Irene è condannata a un matrimonio infelice dopo essere stata smagrita dal tifo, Silvia muore per le conseguenze di un aborto segreto e Santa, ritenuta spia delle camicie nere, viene uccisa da alcuni partigiani e il suo corpo viene bruciato sulla collina di Gaminella.

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