Le Radici della Musica: Teorie e Evoluzione nell'Uomo Primitivo

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Le Origini della Musica: Teorie e Sviluppo nell'Antichità

Le origini della musica sono ancora in gran parte sconosciute. Etnologia e musicologia contribuiscono con dati preziosi, ma sono ancora lontane dal fornire un quadro completo.

Ipotesi sull'Origine della Musica

Diversi pensatori hanno proposto le loro teorie sull'origine della musica:

  • Charles Darwin: Collega l'origine della musica alla sua teoria delle specie. Discute dei suoni animali, che per lui esprimono stati d'animo. Gli uccelli, ad esempio, effettuano richiami verso l'altro sesso e le femmine scelgono il miglior cantante. Ritiene che l'uomo primitivo si sarebbe comportato allo stesso modo, e che l'evoluzione di queste "canzoni" sarebbe oggi chiamata amore. Tuttavia, analizzando le culture indiane, non ha riscontrato canzoni d'amore.
  • Karl Stumpf: Psicologo e fondatore dell'etnomusicologia in Germania, ritiene che la musica nasca dalla comunicazione dell'uomo primitivo, eseguita specialmente sulle lunghe distanze. Questo lo avrebbe portato ad alzare la voce e a formare gradualmente motivi musicali.
  • Karl Bücher: Crede che la musica nasca con i gruppi di lavoro che necessitano di un ritmo per essere più efficaci. Tuttavia, ciò richiede un certo grado di sviluppo, e nelle tribù primitive e nei villaggi di solito non esistevano opere collettive.
  • Rousseau e Herder Spencer: Per loro, il linguaggio musicale è l'origine. Gli accenti e le quantità hanno dato origine al canto e tutti insieme hanno formato il linguaggio. Così, musica e linguaggio erano originariamente uniti.
  • Schmidt: Ha considerato la pratica della preghiera comunitaria, parlata, come il primo passo verso la melodia.
  • Curt Sachs: Osserva che alcune tribù hanno canti con uno stile simile al nostro discorso, mentre altri presentano melodie ricche.
  • Adolfo Salazar: Ritiene che l'origine della musica si verifichi quando l'uomo scopre il proprio corpo come strumento musicale.

Non ci sono dati scientifici che ci permettano di stabilire un ordine cronologico preciso per la comparsa della musica.

Evoluzione Cronologica e Sviluppo Musicale

Terziario: Pliocene (-20 milioni a -1,5 milioni di anni fa)

Antropoide

Si verifica una divisione dei primati e l'adozione di una posizione eretta. Durante questo periodo, potrebbe essersi prodotta un'organizzazione ritmica rudimentale, derivante da passi, percussioni sui corpi, ecc.

Quaternario: Paleolitico Inferiore (-1,5 milioni a -100.000 anni fa)

Ominide

Si producono distinzioni razziali e la vita si svolge in piccoli gruppi. Potrebbe esserci stata l'imitazione dei suoni con la bocca e il pianto per esprimere emozioni.

Quaternario: Paleolitico Medio (-100.000 a -35.000 anni fa)

Homo Sapiens

Nessuno sa perché l'uomo di Neanderthal scomparve e perse le sue tradizioni. Tra i Cro-Magnon, Grimaldi e Chancelade, potrebbero apparire le nostre origini musicali. Con lo sviluppo del grido, la voce si adatta a vibrazioni volontarie. Non si può ancora parlare di musica in senso stretto, perché questa implica organizzazione e deve essere messa in pratica o avere una valenza artistica.

Paleolitico Superiore (-35.000 a -12.000 anni fa)

Homo Sapiens Sapiens Fossilis

Organizzazione sociale più complessa. L'uomo è in grado di creare oggetti con capacità minime di produzione sonora, espressione artistica e imitazione dei suoni della natura. Si verifica un lento adattamento fisico nell'uomo che gli consente di parlare e cantare. Si potrebbero realizzare oggetti che producono una certa altezza (pietre, ossa, aste...).

In questo periodo, in Europa e nella zona franco-cantabrica, sono stati trovati i primi segnali di pratica musicale (dipinti, ossa, midollo, flauti...).

Dalla Danza al Canto: Le Prime Forme Musicali

Nel Neolitico, si presume che l'arte visiva e la musica si siano evolute insieme. Si crede che la danza sia nata prima del canto, ma la danza sarebbe stata accompagnata da qualche tipo di ritmo, come battiti di mani o uno strumento rustico. Il grido ha dato luogo al canto.

Dato che le comunità tribali presentano lievi differenze, sia fisiche che spirituali, possiamo affermare che il "concetto di musica" dell'uomo primitivo ha poco a che fare con il nostro. La musica originale non era "artistica" e non esisteva l'"arte per l'arte".

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