Raimondo Lullo: Filosofia, Opere Letterarie e Contesto Medievale
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L'Arte di Raimondo Lullo
Obiettivi:
- 1. Convertire gli infedeli, in particolare i musulmani, attraverso la ragione e il dialogo, senza necessariamente cercare il martirio. Lullo credeva nella possibilità di dimostrare le verità della fede cristiana attraverso la logica, superando le dispute basate unicamente sui testi sacri della Bibbia e del Corano.
- 2. Scrivere "il miglior libro del mondo" contro gli errori dei non credenti, sistematizzando la sua Ars (Arte).
- 3. Convincere il Papa, i re e i principi a fondare monasteri per la formazione linguistica e teologica dei missionari.
È il modo in cui Raimondo intende realizzare il primo proposito della sua nuova vita: amare, lodare e servire Dio. L'obiettivo essenziale è diffondere la verità, rendendola immediatamente chiara ed efficace tra credenti e non credenti, imponendola con la forza dell'evidenza razionale. L'Ars è un'arte o una tecnica combinatoria che presenta la verità tramite formulazioni logiche che Lullo chiamava 'ragioni necessarie' o 'ragioni dimostrative'. Il Libro del Gentile e i Tre Saggi è una delle opere letterarie lulliane più note a carattere apologetico.
Opere di Raimondo Lullo
Prosa Filosofica
L'Ars brevis (o Arte breve per trovare la verità) fu il primo tentativo generale dell'Arte lulliana e fu scritta nel 1271. Precedente a quest'opera è il Libro del Gentile e i Tre Saggi (scritto originariamente forse in arabo o catalano intorno al 1274-1276). L'Arbor scientiae (Albero della Scienza) è una vera e propria enciclopedia organizzata tramite alberi allegorici che copre tutto lo scibile umano.
Opere Religiose ed Educative
Due opere notevoli sono il Libro dell'Ordine della Cavalleria, dedicato alla formazione del cavaliere ideale secondo la concezione medievale, e il Libro di Santa Maria, che racconta un dialogo tra due figure allegoriche, Orazione e Lode, che cercano modi per pregare e lodare la Vergine.
Narrativa
Le sue due opere narrative chiave, le più note e studiate, sono il Blanquerna e il Fèlix.
Libro di Evast e Blanquerna
Il romanzo di Evast e Blanquerna, come Lullo stesso lo definì alla fine dell'opera, è senza dubbio uno dei capisaldi della produzione lulliana. Spesso, il Blanquerna è stato etichettato come il primo romanzo della letteratura catalana e uno dei primi tentativi in Europa. È un romanzo idealista che ebbe un'influenza enorme sulla narrativa successiva del Medioevo. Il libro descrive con grande vivacità la vita medievale. Seguendo la sua vocazione religiosa, il protagonista tenta di raggiungere Dio attraverso un percorso di vita che, suo malgrado, lo vedrà diventare monaco, abate, vescovo e Papa. Infine, sceglie di ritirarsi come eremita.
Libro delle Bestie
Concepito formalmente come parte del Fèlix ma spesso considerato a sé, il Libro delle Bestie è una riflessione sulla politica sotto forma di favola animale. Spiega le macchinazioni di Na Renard (la volpe) per esercitare il potere a qualsiasi prezzo. Il libro è stato interpretato come un avvertimento al re di Francia, Filippo il Bello, affinché non si fidasse eccessivamente delle persone che lo circondavano.
Fèlix o Libro delle Meraviglie
Il Fèlix o Libro delle Meraviglie, scritto a Parigi tra il 1287 e il 1289, è un'opera dottrinale che unisce narrazione e dialogo tra maestro e allievo. Nel corso delle dieci sezioni del libro, il protagonista, Fèlix, viaggia per il mondo esplorando la distanza tra l'ordine divino della creazione e l'atteggiamento effettivo degli uomini. Attraverso eremiti e filosofi, Fèlix entra in contatto con tutte le branche del sapere del XIII secolo, da Dio alla natura, passando per l'inferno.
Menestrelli e Trovatori
Menestrelli
I menestrelli (o giullari) erano responsabili della trasmissione al pubblico delle poesie scritte dai trovatori, cantandole con l'accompagnamento di uno strumento musicale. Alcuni erano al servizio esclusivo di un trovatore, mentre altri avevano un repertorio che includeva opere di vari trovatori. Erano figure chiave per la diffusione della poesia trobadorica.
Trovatori
I trovatori composero poesia in lingua provenzale (occitano) nel XII e XIII secolo. Scrivevano poesia colta in lingua volgare, provenendo generalmente dalle classi elevate. I trovatori scrivevano sia il testo della poesia sia la musica con cui doveva essere diffusa.
Generi Poetici
- La cançó (canzone): Era il genere per eccellenza della poesia trobadorica, dedicato principalmente all'amore cortese. Aveva una melodia propria e solitamente constava di cinque o sei strofe (coblas) più un congedo (tornada).
- Il sirventes: Si contrapponeva tematicamente alla cançó. Il sirventes trattava di attacchi personali, satira politica o morale, propaganda, lamenti... Si cantava spesso sulla melodia di una cançó preesistente e conosciuta.
- Il planh (compianto): Era il genere attraverso il quale il trovatore lamentava la morte di un personaggio importante (un signore, un amico, un altro trovatore, una dama).
- L'alba: Poesia d'amore che esprime il dolore degli amanti per la separazione all'alba, dopo aver trascorso la notte insieme. Spesso vi interviene la figura della sentinella (gaita) che li avvisa dell'arrivo del giorno e si manifesta il timore dei maldicenti (lausengiers) e del marito geloso (gilós).
- La pastorella: È una composizione appartenente alla poesia d'amore. Descrive l'incontro (e spesso il dialogo amoroso o il tentativo di seduzione) tra un cavaliere e una pastorella in un ambiente campestre.
- La tençó (tenzone): Genere dialogato che esprimeva dibattiti tra due trovatori su temi vari (amore, politica, morale, letteratura). Poteva essere reale o fittizia.
Amore Cortese
L'amore cortese (fin'amor) è uno dei grandi temi della letteratura trobadorica. Questo tema centrale della lirica trobadorica si basa su una trasposizione del rapporto feudale vassallo-signore sul piano amoroso: il trovatore (amante) serve fedelmente una dama (spesso sposata e di rango superiore), alla quale giura fedeltà come un vassallo al suo signore (chiamandola midons, 'mio signore'). Il trovatore è il vassallo della dama (domina), solitamente sposata, e deve mantenere il loro amore (spesso adultero) segreto per timore dei maldicenti (lausengiers) e del marito geloso (gilós). Questo amore è definito fin'amor (amore perfetto, leale), caratterizzato dalla discrezione, dalla devozione, dalla nobilitazione che produce nell'amante e dalla tensione tra desiderio e irraggiungibilità.
Biografia di Raimondo Lullo
Raimondo Lullo (Ramon Llull) è considerato il creatore della prosa letteraria in catalano. Fu il primo autore europeo a utilizzare una lingua romanza popolare, il catalano, per trattare sistematicamente argomenti fino ad allora riservati al latino: filosofia, scienza, teologia, pedagogia, mistica.
Raimondo Lullo nacque a Maiorca intorno al 1232 e morì probabilmente nel 1316. Era figlio di coloni barcellonesi stabilitisi sull'isola dopo la conquista. Divenne siniscalco e precettore del futuro re Giacomo II di Maiorca. Si sposò con Blanca Picany, dalla quale ebbe due figli, Domènec e Magdalena.
Intorno ai trent'anni (circa 1263), mentre componeva una canzone d'amore profano, si sentì chiamato da Dio attraverso cinque apparizioni di Cristo crocifisso; abbandonò la vita di corte, si separò dalla famiglia e iniziò un radicale cambiamento di vita (la sua 'conversione').
Questa nuova vita di penitenza e apostolato lo portò a viaggiare instancabilmente per l'Europa (Italia, Francia, penisola iberica), la Terra Santa e il Nord Africa (Tunisi, Bugia), con l'obiettivo di convertire gli 'infedeli' (musulmani ed ebrei) al cristianesimo attraverso la persuasione razionale (la sua Ars), la formazione di missionari e la fondazione di scuole di lingue orientali (come quella di Miramar a Maiorca). Predicò le sue dottrine presso concili (come quello di Vienne) e università (come la Sorbona di Parigi), visitò corti papali e reali, e scrisse circa 250 opere in catalano, latino e arabo, che coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui il Libro della contemplazione in Dio, l'Arbor scientiae, l'Ars magna, il Libro dell'Ordine della Cavalleria, il Libro di Santa Maria, il Blanquerna, il Fèlix o Libro delle Meraviglie e il Libro delle Bestie.